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Trovati 128 documenti.
Milano : Adelphi, 2023
Abstract: Nell’agosto 1956, in vista della pubblicazione di questa raccolta poetica, destinata a diventare celebre, Ingeborg Bachmann scriveva al redattore che si stava occupando del volume: «Sarei grata se nel risvolto non si desse la possibilità ai critici di “inchiodarmi” a un’interpretazione anticipata o simili». Le preoccupazioni dell’autrice non erano infondate, e difatti non mancò chi cercò di ricondurre Invocazione all’Orsa Maggiore agli schemi della critica letteraria dell’epoca. Tentativi peregrini, perché davvero nessuna categoria poteva attagliarsi alla poesia di quella giovane austriaca che già con la precedente raccolta si era imposta, nelle parole dello «Spiegel», come «la più importante poetessa tedesca del dopoguerra». Una poesia multiforme, cangiante, dove classico e moderno si fondono in versi ora audaci e spigolosi ora di chiara musicalità, e lo sguardo della Bachmann si mostra attento a cogliere la violenza della realtà e il dolore, in particolare nei paesaggi italiani, luminosi e arcaici, feriti e vitali, lontanissimi dai cliché della tradizione classico-romantica: «Nel mio paese primogenito, nel sud / mi assalì la vipera / e nella luce l’orrore». Un dolore che dev’essere accettato, reso concreto, se vogliamo superare i confini che ci vengono imposti e tendere all’impossibile, all’irraggiungibile, «sia esso l’amore, la libertà o qualsiasi entità pura». Se vogliamo diventare vedenti, sensibili al vero, il che implica smascherare le parole della frode, gli abusi di cui sono portatrici, affidandoci al linguaggio salvifico della poesia: «Vieni, grazia di suono e di fiato, / fortifica questa bocca, / quando la sua debolezza / ci atterrisce e frena. // Vieni e non ti negare, / poiché noi siamo in lotta con tanto male».
Poesie / Osip Mandelstam ; tradotte da Paul Celan ; edizione italiana a cura di Dario Borso
[S.l.] : Crocetti, 2023
Abstract: "Oh saggia, eloquente tristezza, oh libertà lontana dal rumore. Del firmamento inanimato, fisso, irridente cristallo!"
Ballate / Johann Wolfgang Goethe ; introduzione, traduzione, note e commenti di Roberto Fertonani
Milano : Garzanti, 2022
Abstract: Il volume raccoglie l'intero corpus delle ballate goethiane, pubblicate tra il 1800 e il 1815. Si tratta di componimenti in cui la premessa e l'epilogo costituiscono la cornice lirica di un racconto ricco di elementi narrativi, epici e drammatici. Goethe attinge alle fonti più disparate - classiche, medievali, indiane fino alle cronache della sua epoca come in Johanna Sebus - cercando di dare compiuta forma letteraria a storie e leggende tramandate dalla tradizione popolare. Si spazia dalla semplicità degli esordi fiabeschi (La violetta, Il pescatore) a un medioevo vagheggiato e un po' di maniera (Il re di Thule, Il re degli elfi), da atmosfere tenebrose e sinistre (Il ragazzo infedele, La danza macabra) all'armonia classica del mondo mediterraneo (Mignon ), sino agli incantesimi di una favola allusiva come L'apprendista stregone, destinata a grande fortuna anche per merito del poema sinfonico di Paul Dukas e più tardi della rivisitazione disneyana nel film Fantasia. Nella loro varietà di registri ? dal comico al tragico, dal patetico al sentimentale ? le Ballate sono un prezioso strumento per entrare nell'officina segreta della poetica di Goethe.
Che si dice mentre tuona / Thilo Krause ; traduzione e cura di Roberta Gado
Milano : Marcos y Marcos, 2022
Abstract: Di questo sono fatte le poesie di Thilo Krause. Meditare, prendere coscienza e tradurre in poesia mentre si fa, si agisce: mentre si cucina, si passeggia, si viaggia. Come nelle poesie più classiche, chiare e semplici, al primo posto vengono i ritmi, i suoni, le immagini frutto di un'osservazione che ha la capacità di cogliere le radici delle cose: Fuori lampeggia. Dentro rimane, pigra, l'estate. Tra le felci brillano latte, bottiglie, spazzatura. Le poesie di Krause volano leggere come foglie, si trasformano in terreno fertile per la nostra immaginazione.
Faust / Nikolaus Lenau ; traduzione e introduzione di Alberto Cattoi
Milano : Carbonio, 2022
Abstract: Un uomo in cerca della verità, tormentato dal desiderio di conoscenza, disposto a gettarsi tra le braccia di Mefistofele pur di ottenerla, senza paura di sfidare la morale e immergersi nell'abiezione. È Faust, il mito con cui tanti grandi scrittori si sono cimentati nel corso dei secoli, da Goethe a Mann, a Marlowe. Poeta tragico e irrequieto, Nikolas Lenau si spinge persino oltre. Il desiderio del suo Faust è inesprimibile, totalizzante, incessante, animato dallo slancio romantico più puro, mai addolcito dalla quiete borghese. La sua ricerca è una danza di seduzione con le fiamme dell'inferno, e in questo vorticoso gioco di perdizione Lenau ci trascina impavido e ci consegna un poema magistrale che, scritto negli anni Trenta dell'Ottocento, ancora oggi risuona, coinvolge e ammalia, e rivive nelle note del Mephisto Waltz di Listzt, il celebre componimento ispirato proprio a quest'opera.
L'aurora boreale : autointepretazione / Theodor Däubler ; a cura di Luigi Garofalo
Venezia : Marsilio, 2022
Abstract: Das Nordlicht, il ciclopico poema di Theodor Däubler che conta più di trentamila versi, esce a Monaco di Baviera nel 1910, dopo una lunga gestazione iniziata ai piedi del Vesuvio. Viene ripubblicato a Lipsia tra il 1921 e il 1922, riveduto e arricchito di un brano introduttivo in prosa, voluto dallo stesso Däubler, che ne aiuta la lettura. Di questo testo, intitolato Die Selbstdeutung, è qui proposta per la prima volta la traduzione italiana, cui seguirà quella dell'intero Nordlicht. Un'opera in cui l'autore, come ha scritto Ladislao Mittner, «si sforza di stringere tutto il passato ed intanto anticipa genialmente l'avvenire», ispirandosi al mito dell'aurora boreale: in grado di svelarci non solo la sopravvivenza del sole all'interno di una terra che ne era parte e anela a ricongiungervisi, ma anche l'incessante cammino dell'umanità verso la vittoria dello spirito.
Elettra / Hugo Von Hofmannsthal ; introduzione di Gabriella Benci ; traduzione di Giovanna Bemporad
5. ed.
Milano : Garzanti, 2021
I grandi libri
Abstract: Elettra andò in scena a Berlino il 30 ottobre 1903: in pochi giorni ventidue teatri si assicurarono il lavoro, e tre edizioni del libro andarono esaurite. Il successo fu grande, più grandi ancora il rumore e lo scandalo, che durarono a lungo e si rinnovarono quando il compositore Richard Strauss nel 1909 si servì del testo come libretto per l'opera omonima iniziando una lunga, fruttuosa collaborazione con il poeta. Sulle tracce del mito di Elettra, Hofmannsthal evoca una classicità ben lontana dall'immagine serena e armoniosa resa iconica da Lessing, Winckelmann e Goethe: una Grecia cupa, selvaggia, dionisiaca in cui sono evidenti le suggestioni della teoria di Nietzsche sull'origine della tragedia. Reintepretato in chiave moderna e psicologica, alla luce dei contemporanei studi di Freud, il dramma di Elettra diventa emblema dell'impotenza dell'uomo a sottrarsi dalla cieca volontà del fato, alle oscure, irrefrenabili forza del sangue che di padre in figlio perpetuano violenze, tormenti e pulsioni ancestrali. Introduzione di Gabriella Benci.
[S.l.] : Del Vecchio, 2021
Abstract: Celebrata al suo apparire nella Vienna di fine Ottocento come una vera e propria epifania che in Austria, in Germania e nel resto dell'Europa avrebbe impresso una cesura definitiva allo sviluppo delle lettere, ancora oggi la lirica del giovane Hugo von Hofmannsthal appare come uno di quei rari fenomeni in cui si concentra, al massimo grado di limpidezza ed efficacia, la cifra di un'intera epoca e di un intero mondo. A cinquant'anni dall'ultima raccolta di poesie pubblicata in Italia (la silloge einaudiana curata da Elena Croce nel 1971), questa edizione propone per la prima volta una scelta molto ampia della lirica di Hofmannsthal, orientata tuttavia sui soli componimenti che videro la luce su decisione e impulso dello stesso autore. Così, se nella prima delle tre sezioni di cui si compone il volume trovano accoglienza tutte le poesie che lo stesso Hofmannsthal selezionò e pubblicò nell'ultima edizione delle proprie opere da lui curata (1924), nella seconda figurano una ventina di liriche scelte dal curatore tra quante furono comunque "pubblicate in vita su riviste e periodici"; la terza sezione, infine, ospita il Prologo alla Antigone di Sofocle (1900), un testo che, quasi sconosciuto in Italia, oltre che per l'intrinseco valore poetico si segnala come un vero e proprio manifesto di poetica, in nulla inferiore alla tanto più nota e celebrata Lettera di Lord Chandos.
Milano : Adelphi, 2021
Abstract: Con i versi di una ballata, che a stento riescono a contenere l'impeto affabulatorio, Friedrich Dürrenmatt, come già nella Morte della Pizia, si inoltra sul terreno del mito. Il suo minotauro, creatura terrifica e insieme innocente, imprigionato in un labirinto che è un intricato gioco di specchi, si dibatte alla ricerca di una via d'uscita, in primo luogo da se stesso. E nel turbine di immagini in cui il mostro si perde, e si scopre, il mito rifulge di nuova luce.
Milano ; Udine : Mimesis, 2021
Abstract: Nei primi anni Settanta Rafik Schami si trasferisce in Germania, dove osserva la vita quotidiana della sua patria d'elezione con uno sguardo stupito e vivace. L'autore ha un fiuto particolarmente sensibile per gli aspetti più "esotici" dei tedeschi, ad esempio l'imperturbabile ostinazione con cui, invitati a cena, portano una bella marmitta di... insalata di pasta, come narrato dal protagonista del racconto che dà il titolo alla raccolta. Grazie alla sua opera narrativa, accattivante e ironica, Schami appare non solo come talentuoso esponente della letteratura tedesca di immigrazione, ma anche importante mediatore tra cultura orientale e occidentale.
La storia di Piramo e Tisbe : una novella tedesca medievale / a cura di Anna Cappellotto
Roma : Carocci, 2021
Abstract: Il volume offre la prima traduzione italiana del mito di Piramo e Tisbe, tratta dall'unica versione a noi giunta in alto-tedesco medio (prima metà del XIV secolo). La novella, anonima, rilegge una delle fabulae più note delle Metamorfosi di Ovidio, medievalizzandola profondamente. Conservata la sostanza narrativa, il testo racconta la potenza di un sentimento contrastato duramente, ma alimentato dalle parole che i due amanti si scambiano di continuo attraverso la crepa di un muro divisorio, medium prediletto d'amore. A causa dell'insensata arbitrarietà del fato, il loro incontro segreto si rivelerà funesto: la fine tragica viene suggellata da un legame indissolubile, come l'intreccio della vite che miracolosamente unisce gli amanti infelici nella tomba.
La verità solo nella forma : poesie 1913-1949 / Hermann Broch ; a cura di Vito Punzi
Milano : De Piante, 2021
Abstract: La raccolta di versi di uno dei più grandi scrittori del Novecento, l'autore della trilogia "I Sonnambuli" e del romanzo epocale "La morte di Virgilio" Nel 1945, a New York, Hermann Broch pubblica uno dei romanzi capitali del secolo, di sempre, La morte di Virgilio. L'irruzione onirica - nel 1931 Broch aveva terminato la trilogia "I Sonnambuli" - e l'irrompere di tutti i generi, un'autentica esplosione etica, rende quel libro inclassificabile: alcune parti, in effetti, non sono più prosa ma monologo in versi, poesia. Di "sostanza poetica della Morte di Virgilio" parlò, per altro, Ladislao Mittner, introducendo la versione italiana del capolavoro. Broch ha punteggiato la sua disciplina letteraria di poesie: dal 1913 alla morte. Si tratta di versi occasionali, sagaci, rapaci, spesso abissali, che costituiscono un canzoniere sorprendente.
Schiuma di quanti / Durs Grünbein ; traduzione di Anna Maria Carpi
Torino : Einaudi, 2021
Abstract: Spesso nella poesia di Grünbein tutto parte da un'immagine colta al volo: un gruppo di migranti sdraiati in un prato, due moto incastrate dopo un incidente, una barca rovesciata da un'onda... Ma poi da quell'immagine nascono altre immagini, per associazioni a volte sorprendenti, sempre illuminanti. E riflessioni che coinvolgono le più varie branche del pensiero, non ultime le neuroscienze e la fisica quantistica. Queste connessioni improvvise e impreviste sono espresse in maniera lucida, non sentimentale, ma a partire dallo spiazzamento mentale toccano poi corde sempre più profonde e coinvolgenti. Oppure, se non da immagini, si parte dalle parole: da metafore come quella del cervello-ripostiglio in Umanista misantropo, una delle poesie più emblematiche; o da serie di parole legate tra loro da nessi fonetici e semantici, come nei Verbi bianchi. E si procede di lì, introducendo anche elementi autobiografici, in un argomentare a briglia sciolta, sempre sul filo delle analogie e delle evocazioni. I versi di Grünbein sono quanto di piúù ambiguo si possa pensare. Da un lato, con la loro lunghezza e la sintassi articolata, dànno l'impressione di un ragionamento logico e controllato, dall'altro propongono salti sfrenati in universi di senso a cui è possibile accostarsi solo con l'intuizione. È l'ambiguità dei grandi poeti-filosofi, categoria alla quale Grünbein appartiene ormai con piena sicurezza. Schiuma di quanti raccoglie poesie dalle ultime tre raccolte di Grünbein pubblicate in Germania, più una serie di versi ancora inediti.
Paesaggi in prestito : poesie didascaliche ed elegie / Marion Poschmann ; a cura di Paola Del Zoppo
[S.l.] : Del Vecchio, 2020
Poesia ; 19
Abstract: Il titolo richiama una tecnica paesaggistica tipica dei giardini cinesi e giapponesi, che consiste nell'incorporare elementi esterni all'ambiente nella composizione di un giardino grazie ad un attento uso di presenze e assenze, ne è un esempio una siepe che si interrompe all'improvviso per mostrare una pagoda che si staglia in lontananza. Poschmann si rapporta alla poesia con la stessa cura. Ogni giardino può essere un paradiso, ogni parco cittadino può rivelare il suo potenziale utopico, così nelle composizioni di Poschmann estetica, etica, esperienza sociale e politica sono strettamente interconnesse e volutamente inestricabili. Ogni paesaggio ha un suo linguaggio e il poeta ne riconosce tanto le peculiarità quanto la portata universale, natura e poesia divengono quindi simbolo l'uno dell'altro ed espressione reciproca. Il visibile e l'invisibile, le immagini interiori e quelle esteriori creano un'armonia sorprendente nella lirica di Marion Poschmann. Il senso si dischiude nell'ibridazione, nella continua analisi del limine che per sua natura sfugge trascinando l'occhio che lo analizza tanto in profondità che solo la creazione poetica può sperare di offrire un resoconto adeguato. Oggetti, luoghi, situazioni e azioni sono osservati con attenzione e descritti in termini tanto concreti da risultare spiazzanti. Come illuminati da una luce fin troppo intensa i paesaggi descritti appaiono sfocati e lasciano quindi spazio, nello sforzo di metterne a fuoco i dettagli, a memorie passate, metafore e sogni. Ad ogni lettura i contorni si fanno al tempo stesso più definiti e meno materiali lasciando trasparire l'immensa profondità nascosta dietro ogni verso.
Milano : Mondadori, 2020
Oscar moderni ; 448
Abstract: Nella suggestiva e limpida melodia dei versi di Hermann Hesse, contrappunto ideale alla sua opera narrativa e saggistica, si ritrovano i temi a lui più cari: la sofferenza, la conoscenza, la libertà, l'amore. E proprio all'amore, soggetto poetico elementare e inesauribile, è interamente dedicata la seconda parte di questo volume. Perché attraverso l'amore, vera fonte di crescita interiore, ciò che Hesse ricerca è la consonanza con l'ordine cosmico, la comunione con la natura che costantemente si rinnova e si disperde in una complessità creativa che molto somiglia all'impulso dell'artista.
Poesie / Hermann Hesse ; a cura di Mario Specchio
3. ed
Milano : Guanda, 2020
Abstract: Nella poesia di Hermann Hesse si ripresentano, in sintesi, molti dei temi e degli interrogativi tipici di tutta la sua opera: lo scarto tra materialità e aspirazioni interiori, l'ansia costante di rinnovamento spirituale, la concezione del dolore come mezzo per raggiungere ciò che lega intimamente e misteriosamente la sostanza individuale alle ragioni universali dell'essere. Come emerge da questa antologia che attinge all'intero arco temporale della sua attività creativa, per Hesse la poesia è momento etico prima ancora che estetico e letterario; nella composta, essenziale eleganza dello stile, nella sua raffinata, musicale nitidezza, si esprime la necessità d'una tormentosa ricerca, attraverso il linguaggio, di un più elevato grado di coscienza e conoscenza.
Non separare il no dal sì / Paul Celan ; traduzione e cura di Elisa Biagini
Milano : Ponte alle grazie, 2020
Abstract: A cento anni dalla nascita, una nuova scelta di poesie tratte dalle maggiori opere di Paul Celan, poeta rumeno di lingua soprattutto tedesca, fra le voci più alte della lirica europea, curata e tradotta da Elisa Biagini, fra le più apprezzate poete italiane.
Ed. bilingue
Milano : Ariele, 2020
Sotto il ferro della luna / Thomas Bernhard ; traduzione di Samir Thabet
[S.l.] : Crocetti, 2020
Abstract: 56 liriche.
5. ed.
Milano : Garzanti, 2019
Abstract: I cinquantacinque "Sonetti a Orfeo" sono l'omaggio del poeta a una danzatrice, stroncata a 19 anni dalla leucemia. Maestro di ogni rinascita, Orfeo suscita l'idea della metamorfosi, dell'eterno ciclo della vita e della morte, e instilla nei versi la visione di una mistica unità nella quale i "due mondi" si fanno volti di una stessa realtà. Sono un vero e proprio racconto: tessono la trama degli eventi, dell'intreccio apparentemente incomprensibile delle cose, proponendo un'immagine visibile di quella ragione dei contrari e della differenza, che ci presenta il mondo nella sua ultima verità. Infatti Orfeo, il dio del canto, è il dio che canta questo mondo: il mutare delle cose e degli uomini che abitano presso di esse.