ANTONELLA AIROLDI

Biografia

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Fine lavoro mai - Ivan Carozzi

È un piccolo passo per una questione immensa che mi sta molto a cuore e con la quale non posso essere obiettiva.

Quello di Ivan Carozzi è un provare a mettere ordine fra libri sparsi, avvenimenti e sentimenti volti a capire più in profondità che qualcosa sta andando storto nella società digitale dove il lavoro è presente in qualsiasi orario (anche quello non retribuito).

Non bastano le storie, di quelle siamo circondati da ogni angolo. Quello che serve ora è approfondire cosa sta succedendo, come siamo arrivati a questo punto ed evitare il più possibile questi terribili bornout.

Jenny lo squalo - Lisa Lundmark

Ci sono bambini che sono polipi, che alzano sempre la mano e sono i primi a rispondere o a voler parlare anche se non sanno le risposte. E poi c’è Jenny che è uno squalo perché osserva gli altri, sa tutto ma preferisce non raccontarlo a voce alta perché a lei piace così: starsene seduta in biblioteca o al parco con il suo libro aperto sulle ginocchia. Come si fa a non amarla?

Leggere Lolita a Teheran - Azar Nafisi

Leggere per la seconda volta questo romanzo significa rientrare in quel soggiorno in punta di piedi, risedersi fra le ragazze, seguire qualche lezione di letteratura inglese e pensare a come nel 2023 si debba ancora chiudersi in uno spazio per essere se stesse.
La più grande critica ad Azar Nafisi è che il suo bisogno dell'immaginazione per salvarsi e non una reazione vera e sentita. Come contraddirla d'altronde? Non siamo forse così anche noi, nel nostro piccolo? Noi che invece che affrontare i problemi ci perdiamo in altro che amiamo e ci culla.

Il gruppo di lettura su queste pagine è stato uno dei più difficili perché sono infinite le tematiche da trattare, inspiegabili le regole che ti vogliono a testa china per strada e con colori sgargianti a casa, nascosta nella tua stanza.

Rileggerlo oggi è come lanciare sale su una ferita.

Memoria di ragazza - Annie Ernaux

Se Gli anni era un volo pindarico che rifletteva sul singolo per parlare della società, Memorie di ragazza è invece un racconto clinico, quasi morboso, di una donna che 55 anni dopo si volta indietro per riflette sulla sé diciottenne. La narrazione della sua prima esperienza fuori casa è l’occasione per raccontare tutto ciò che non ha mai provato prima. Un dubbio, però, si nasconde dietro ogni pagina: ciò che sta vivendo nella sua mente è un ricordo reale o solo uno scherzo della memoria?

Dovremmo essere tutti femministi - Chimamanda Ngozi Adichie

Uno spunto interessante per parlare ad alta voce di educazione, cultura e genere. Sono passati quasi 10 anni da questo discorso tenuto da Chimamanda Ngozi Adichie in occasione del TEDxEuston Conference del 2012 ed è bello vedere che in questo decennio qualcosa si è mosso, sempre più voci si sta facendo sentire creando fermento. È un inizio, ma un primo passo importante e fondamentale. Non è scontato affiancare al termine femminista i concetti di crescita e di esseri sociali. Sono le persone a fare la cultura e non c’è niente di più vero.

Le mosche d'oro

La curiosità per Le mosche d’oro nasce durante la presentazione della nuova ed omonima collana di Giulio Perrone Editore. Troviamo in queste pagine uno spaccato di storia di due paesi e di due individui, uno scontro continuo fra la vita borghese e contadina, fra la frenesia di città e di campagna, fra ciò che si nasconde fra le vie di Parigi e i campi toscani. Denise e Libero non possono che essere più diversi e proprio per questo sono due universi da esplorare, nella fragilità della prima e nell’incapacità di scegliere e prendere posizione del secondo. Il ritmo potrà sembrare lento ma la potenza delle parole ci ingloba in una storia che porta i segni del tempo ma ripresenta le grandi domande di ieri, oggi e domani.

Che cosa vediamo quando leggiamo - Peter Mendelsund

Il lettore è un supereroe e Peter Mendelsund ci dà moltissimi motivi per crederlo. Innanzitutto chi legge una storia viaggia nel tempo e nello spazio perché l’arte performativa della lettura permette di dare vita a una performance che il metaverso proprio si deve solo mettere in un angolo. Se a tutti noi sembra di leggere in linea, i nostri occhi e le nostre menti fanno in realtà salti qua e là: spiano le pagine che mancano, quelle già lette, ripercorrono passaggi dei capitolo precedente mentre si tuffano in quelli nuovi cercando di prevedere le prossime avventure. Leggere significa co-creare, essere scaraventati in un mondo che ci piace oppure no; che conosciamo o che vogliamo esplorare.
Leggere è realizzare uno spettacolo privato, si sceglie il trucco, la regia, gli interpreti e si dà vita a un proprio universo che, chissà perché, è sempre molto più bello di quello che troviamo nella trasposizioni cinematografiche.

L'arte di essere Bill Murray - Gavin Edwards

Il Bill Murray descritto da Gavin Edwards è come te lo aspetti: sagace, dolce e sorprendente. La lettura scorre veloce anche se un poco confusionaria: aneddoti divertenti si alternano fra le pagine senza però essere unite da un fil rouge. Si ride e ci si stupisce senza sapere perché ma forse il bello è anche questo. La lunga filmografia è interessante, ma forse bisogna iniziare a leggere questa biografia avendo già diverse conoscenze di persone che ruotano all'attore perché spesso mi son ritrovata a dover googlare nomi e cose (cosa che odio terribilmente fare mentre me ne sto con il libro in mano e che infatti non ho fatto).

L'arte della cucina sovietica - Anya von Bremzen

L’arte della cucina sovietica è un’insalata russa di generi. L’ingrediente principale, che fa da collante a ogni capitolo/decennio, è il legame fra Anya, l’autrice del libro, e Larisa, sua madre, che nel loro angolo cottura americano riscoprono insieme le ricette che hanno fatto la storia culinaria (e non solo) della Russia. Alla base di quest’opera, che è quindi un ricettario solo all’apparenza, c’è in realtà il desiderio di raccontare le vicende della propria famiglia, di scrivere il memoriale di una bambina nata sotto il segno dell’Unione Sovietica da madre ebrea e da padre russo.

(Maggiori info su: https://tinyletter.com/Gnambook)

Cara pace - Lisa Ginzburg

Forse ci sono fin troppi cliché in questa storia che non riesco a non paragonare all’amica geniale come giustamente cita anche Nadia Terranova nella quarta di copertina. Eppure Cara Pace coinvolge per lo stile, per questo legame che è quasi utopico nella sua bellezza e crea invidia negli occhi del lettore che da sempre sogna una presenza come quella di Nina per Maddi: egocentrica ma sempre alla ricerca di un aiuto che faccia sentire importanti. È difficile giudicare questo libro, fin troppo facile perdersi nelle sue pagine.

Le divoratrici - Lara Williams

Si può divorare un libro come essere mangiati da un lupo, mannaro o semplicemente mammifero. Si può inghiottire una fetta di pane con marmellata e burro come essere dilaniati dalla rabbia o dalla paura, che a volte sono la stessa cosa mentre altre no. (...) Perché è la fame la vera protagonista di queste pagine, il desiderio vorace di prendere a morsi la vita quando quel senso di vuoto, che si sente nel centro del proprio corpo, dilania ogni singolo organo in attesa dell’arrivo di qualcosa, qualsiasi cosa, a colmare quello spazio. Succede con il cibo, ovviamente, ma anche con l’amore, l’odio e più in generale i sentimenti.

https://justanotherpoint.wordpress.com/2021/04/09/leggendo-222-le-divoratrici/

American born chinese - Gene Luen Yang

American Born Chinese è una storia di accettazione, soprattutto di se stessi. È il tentativo (decisamente riuscito) di Gene Luen Yang di amplificare il concetto di adolescente incompreso soprattutto se nato in una nazione e cresciuto in un’altra in cui l’aspetto fisico è completamente diverso ma i timori simili, i sentimenti pure e il tentativo di trovare il coraggio di esprimersi anche.

https://justanotherpoint.wordpress.com/2019/08/12/leggendo-196-american-born-chinese/

Ariston - Colaone, De Santis

Quella di Ariston è la storia di un hotel, un albergo nell’alta riviera adriatica che Renata eredita dal padre. Il racconto di questo piccolo universo a sé stante inizia durante la stagione del 1955 e decennio dopo decennio narra l’attesa dell’arrivo dei primi ospiti, i preparativi e le faccende di ogni giorno per farli sentire come dei re, passando poi dai pettegolezzi, di “quelle che il matrimonio dura dieci volte meno del fidanzamento” e di una realtà che tanto nasconde e poco si spaventa dalla mole di lavoro.

https://justanotherpoint.wordpress.com/2019/03/30/leggendo-190-ariston/

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