Emma
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Materiale linguistico moderno

Austen, Jane

Emma

Abstract: Ereditiera giovane, bella e un po' viziata, sola e intelligente, Emma Woodhouse si impegna combinando matrimoni di amici e parenti senza pensare affatto al proprio. Ma la realtà e l'immaginazione si fondono nella sua mente e la comunicazione con il prossimo diventa difficile: tra la protagonista e gli altri personaggi nascono così una serie di fraintendimenti, quasi una commedia degli equivoci. In fondo Emma si rivela una divertente e implacabile satira di ogni pretesa di affidarsi ciecamente al raziocinio.


Titolo e contributi: Emma / Jane Austen ; introduzione di Ornella De Zordo ; traduzione di Pietro Meneghelli

Ed. integrale

Pubblicazione: Roma : Grandi tascabili economici Newton, 2010

Descrizione fisica: 313 p. ; 22 cm

ISBN: 9788854118980

Data:2010

Lingua: Italiano (lingua del testo, colonna sonora, ecc.)

Paese: Italia

Altri titoli:
  • *Emma

Nomi: (Autore)

Soggetti:

Classi: 823.7 NARRATIVA INGLESE, 1800-1837 (14) Classici moderni <genere fiction> (0)

Dati generali (100)
  • Tipo di data: monografia edita in un solo anno
  • Data di pubblicazione: 2010
  • Target: adulti, generale
Testi (105)
  • Genere: fiction

Sono presenti 2 copie, di cui 0 in prestito.

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LURANO 823.7 AUS LUR-14025 Su scaffale Prestabile
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Ultime recensioni inserite

   Jane Austen scriveva: "Sto per descrivere un'eroina che non potrà piacere a nessuno, fuorché a me stessa" ed aveva assolutamente ragione! Emma è impicciona, superba, classista, ipocrita, voltafaccia, immatura, provincialotta e un sacco di altre belle qualità.

Se ci ho messo 3 mesi per leggere questo libro, riuscendoci a leggere 9 libri di mezzo, un motivo c'è: questo libro è di una noia mortale!

E' troppo lungo per quel che vuole raccontare e lo è perché è carico di dialoghi e aneddoti inutili alla trama e ci sono troppi personaggi. In merito a quest'ultimo punto la Austen ha deciso di rendere la lettura più ardua decidendo di chiamare quasi tutti personaggi per cognome, considerando che ci sono casi di fratelli, coniugi (e in Regno Unito le mogli prendono il cognome dei mariti) e figli, potete immaginare quanto ragionamento si doveva fare per capire esattamente chi fosse il personaggio trattato.
Consapevole di star dicendo una cosa molto grave per alcune lettrici, dico che la scrittrice ha avuto la fortuna di vivere nel 19esimo secolo dove i libri stampati non erano molti; perché ritengo questo libro una diretta versione vittoriana e con personaggi e storie fittizie di un qualsiasi numero di Novella 2000, niente di più, niente di meno.

Il finale è pure prevedibile, fate voi.

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