Anarchismo e immaginario anticoloniale
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Anderson, Benedict - Campisano, Claudia - Boni, Stefano

Anarchismo e immaginario anticoloniale

Abstract:  Grazie a una visione della storia focalizzata sulla prospettiva dei colonizzati, e non dei colonizzatori, Anderson ricostruisce il   pathos  delle rivoluzioni antimperialiste – da Cuba alle Filippine – attraverso le vicissitudini dei suoi protagonisti. Che non a caso si "radicalizzano" proprio nelle carceri degli imperi occidentali, stringendo relazioni umane e intellettuali con altri ospiti abituali di quei luoghi: gli anarchici europei. Un incontro "esplosivo" – al quale Alfred Nobel dà, volente o nolente, una notevole spinta – che attiva circuiti internazionali di mutuo appoggio in grado di collegare lotte distanti in un sodalizio cosmopolita. D'altronde, dice Anderson, nel farsi della storia lo scambio di idee è altrettanto determinante dello scambio di fucilate. E in questa prima globalizzazione, con la sua marcata accelerazione delle infrastrutture di collegamento, le idee cominciano a circolare velocemente non solo per i potenti ma anche per i dissidenti. Come appunto mostra questa attenta ricostruzione di connessioni sottotraccia che restituiscono la potenza di un incontro che ha scardinato il vecchio mondo coloniale. 


Titolo e contributi: Anarchismo e immaginario anticoloniale

Pubblicazione: Eleuthera, 24/01/2025

EAN: 9788833022598

Data:24-01-2025

Nota:
  • Lingua: italiano
  • Formato: EPUB con DRM Adobe

Nomi:

Dati generali (100)
  • Tipo di data: data di dettaglio
  • Data di pubblicazione: 24-01-2025

 Grazie a una visione della storia focalizzata sulla prospettiva dei colonizzati, e non dei colonizzatori, Anderson ricostruisce il   pathos  delle rivoluzioni antimperialiste – da Cuba alle Filippine – attraverso le vicissitudini dei suoi protagonisti. Che non a caso si "radicalizzano" proprio nelle carceri degli imperi occidentali, stringendo relazioni umane e intellettuali con altri ospiti abituali di quei luoghi: gli anarchici europei. Un incontro "esplosivo" – al quale Alfred Nobel dà, volente o nolente, una notevole spinta – che attiva circuiti internazionali di mutuo appoggio in grado di collegare lotte distanti in un sodalizio cosmopolita. D'altronde, dice Anderson, nel farsi della storia lo scambio di idee è altrettanto determinante dello scambio di fucilate. E in questa prima globalizzazione, con la sua marcata accelerazione delle infrastrutture di collegamento, le idee cominciano a circolare velocemente non solo per i potenti ma anche per i dissidenti. Come appunto mostra questa attenta ricostruzione di connessioni sottotraccia che restituiscono la potenza di un incontro che ha scardinato il vecchio mondo coloniale. 

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