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Abstract: Lettere a una nera di Françoise Ega, pubblicato postumo nel 1978, rappresenta un'inquietante testimonianza del nostro tempo. Nata in Martinica, Ega si trasferì a Marsiglia negli anni Cinquanta.Nel 1962, il desiderio di scrivere la colse quando, leggendo Paris Match, scoprì il destino di Carolina Maria de Jesus, una scrittrice brasiliana proveniente da una favela.È a questa "sorella" sconosciuta che si rivolge scrivendo il suo diario dal 1962 al 1964, e il resoconto intimo si trasforma in uno struggente manifesto contro la schiavitù moderna.È il diario di una donna che decide di farsi assumere come domestica per testimoniare i rapporti di potere che si instaurano, nel privato di una casa, tra una donna borghese bianca e la "sua" domestica nera. Le lettere di Ega provano da un lato un'esperienza vissuta in prima persona che distrugge il corpo, i muscoli, le mani, la schiena annientando l'identità di una donna.Dall'altro, come scrive Elsa Dorlin nella sua Prefazione, mostrano come queste dinamiche di dominio siano il risultato di un sistema più grande di oppressione, generato dalle politiche francesi di quegli anni.Le umiliazioni erano innumerevoli, i compiti ardui, e quando nuove ragazze sostituivano le altre, dovevano portare il nome della persona che veniva rimpiazzata.Nelle sue lettere Ega racconta la sua storia con un realismo impressionante, pieno di rabbia, ma anche di ironia.Il suo "rifiuto dell'alienazione" ci apre gli occhi su ciò che ancora oggi può accadere.Un documento raro, vero racconto di una tratta di schiavi contemporanea e testimonianza di una coscienza libera.
Titolo e contributi: Lettere a una nera
Pubblicazione: Fandango Libri, 09/02/2024
EAN: 9788860449641
Data:09-02-2024
Lettere a una nera di Françoise Ega, pubblicato postumo nel 1978, rappresenta un'inquietante testimonianza del nostro tempo. Nata in Martinica, Ega si trasferì a Marsiglia negli anni Cinquanta.Nel 1962, il desiderio di scrivere la colse quando, leggendo Paris Match, scoprì il destino di Carolina Maria de Jesus, una scrittrice brasiliana proveniente da una favela.È a questa "sorella" sconosciuta che si rivolge scrivendo il suo diario dal 1962 al 1964, e il resoconto intimo si trasforma in uno struggente manifesto contro la schiavitù moderna.È il diario di una donna che decide di farsi assumere come domestica per testimoniare i rapporti di potere che si instaurano, nel privato di una casa, tra una donna borghese bianca e la "sua" domestica nera. Le lettere di Ega provano da un lato un'esperienza vissuta in prima persona che distrugge il corpo, i muscoli, le mani, la schiena annientando l'identità di una donna.Dall'altro, come scrive Elsa Dorlin nella sua Prefazione, mostrano come queste dinamiche di dominio siano il risultato di un sistema più grande di oppressione, generato dalle politiche francesi di quegli anni.Le umiliazioni erano innumerevoli, i compiti ardui, e quando nuove ragazze sostituivano le altre, dovevano portare il nome della persona che veniva rimpiazzata.Nelle sue lettere Ega racconta la sua storia con un realismo impressionante, pieno di rabbia, ma anche di ironia.Il suo "rifiuto dell'alienazione" ci apre gli occhi su ciò che ancora oggi può accadere.Un documento raro, vero racconto di una tratta di schiavi contemporanea e testimonianza di una coscienza libera.
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