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Vicenza : Pozza, 2018
Abstract: Alla fine dell'800, Darwin e Marx vivevano a qualche decina di chilometri di distanza l'uno dall'altro a Londra, senza mai incontrarsi di persona. Il romanzo narra gli ultimi anni di vita di queste grandi personalità del XIX secolo, che, ciascuno a suo modo, influenzarono profondamente la storia dell'umanità. Il trait d'union è rappresentato dalla figura fittizia del dottor Beckett, giovane medico all'avanguardia, che casualmente si trova a curare entrambi con metodi rivoluzionari per l'epoca. Ateo convinto, Beckett è un sostenitore della teoria dell'evoluzione delle specie ed è affascinato dall'opera di Darwin, ma si interessa anche ai diseredati e alle teorie promulgate dall'esule Marx. Accortosi che Marx possiede una copia dell'Origine delle specie, mentre Darwin ha una copia in tedesco del Capitale con dedica di Marx, Beckett propone a Darwin un incontro con il filosofo/economista tedesco, ma lo scienziato rifiuta. In occasione di una cena organizzata a casa sua in onore di alcuni rappresentanti del movimento dei liberi pensatori, tuttavia, ha modo di conoscere ugualmente Marx. La serata è un disastro, perché i sostenitori di Marx vogliono dimostrare che le teorie di Darwin sulla selezione naturale si applicano anche alle società umane e inoltre plaudono al naturalista come "deicida". Darwin è turbato da tanta ferocia e da tale mistificazione della propria opera e lo stesso Marx non accetta che le scienze naturali possano essere usate per studiare i rapporti umani, mentre afferma la supremazia dell'economia e della filosofia. Mentre la discussione a tavola si fa sempre più animata, i due vecchi escono in giardino. Darwin, per natura conciliante e avverso ai conflitti, espone a Marx le proprie impressioni, dicendogli che lo reputa un idealista. Invece di scagliarsi contro questa affermazione, Marx tace nel giardino di Darwin, forse perché troppo debole per ribattere, forse perché troppo stanco o chissà.
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