Questo sito non utilizza cookie di profilazione ma solo cookie tecnici ai fini del corretto funzionamento delle pagine. Per maggiori informazioni clicca qui.
Community » Forum » Recensioni
Adelphi, 23/10/2013
Abstract: Furnes è un borgo fiammingo dove, accanto alle opulente dimore in cui si perpetuano opachi rituali borghesi, cominciano ad apparire i primi segni di una modernizzazione strisciante. Domina sulla piccola città la figura di Joris Terlinck, il borgomastro, che tutti chiamano Baas e che di Furnes è effettivamente il padrone: un padrone autorevole, arrogante, inflessibile, temuto. Intorno a lui, un tessuto di sguardi, chiacchiere, delazioni, subdole manovre. E una ragazza nascosta, in condizioni abiette. Ma, una sera come tante altre, persino nel borgomastro, in questo imperturbabile monolite, si apre una crepa. Simenon ci mostra, fino alle estreme conseguenze, che cosa accade quando l'implacabile e sinistro ordine quotidiano si lacera all'improvviso facendo affiorare per un attimo l'illusione di un'altra possibile esistenza. Quando lesse questo romanzo (steso, secondo le parole dello stesso autore, "in un vero e proprio stato di allucinazione"), Gaston Gallimard, che non usava essere indulgente con i suoi autori, scrisse a Simenon: "È un libro notevolissimo. Uno dei suoi romanzi migliori. Glielo dico con entusiasmo, non solo per amicizia, da vero lettore disinteressato"."Il borgomastro di Furnes", scritto nell'autunno del 1938, apparve nel 1939.
1691 Messaggi in 1547 Discussioni di 354 utenti
Attualmente online: Ci sono 82 utenti online