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La camera azzurra
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Simenon, Georges

La camera azzurra

Milano : Adelphi, 2003

Abstract: Sei così bello gli aveva detto un giorno Andrée che mi piacerebbe fare l'amore con te davanti a tutti.... Quella volta Tony aveva avuto un sorriso da maschio soddisfatto: perché era ancora soltanto un gioco, perché mai nessuna donna gli aveva dato più piacere di lei. Solo quando il marito di Andrée era morto in circostanze non del tutto chiare, e Tony aveva ricevuto da lei il primo di quei brevi, sinistri biglietti anonimi, solo allora aveva capito, e aveva cominciato ad avere paura. Ancora una volta, nel suo stile asciutto e rapido Simenon racconta la storia di una passione divorante e assoluta, che non indietreggia nemmeno di fronte al crimine. Anzi, lo ripete.

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Utente 10129
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È un romanzo incisivo e tagliente che, nonostante la brevità, riesce a scandagliare il lato più oscuro dell'animo umano. È la storia di un tradimento passionale, dominato dal piacere assoluto ed animalesco, come risulta ben chiaro dalle descrizioni erotiche delle prime righe. Ma Georges Simenon non si sofferma su questo aspetto, bensì sul quello distruttivo conseguente al troncamento non consenziente di una relazione extraconiugale. Lo fa mostrando la mente dei suoi personaggi, in modo lucido, asciutto. L'eco del personaggio di Andrée, benché non sia così presente sulla scena come Tony, è assordante, un assillo nella sua mente, un rimando continuo di un'ossessione che la caratterizza alla perfezione, in tutte le conseguenze di un amore a cui non si può e non si vuole rinunciare. E nonostante la sua assenza, la potenza di questo diabolico personaggio è innegabile, tanto da schiacciare anche chi cercava di sottrarsi e fuggire. L'autore crea una commistione perfetta tra più piani temporali, in una trama che abbraccia il passato ed il futuro di un processo, perfettamente integrato nella progressiva narrazione della vicenda. Il tutto, questa volta, si macchia di azzurro, il colore della stanza del peccato, un colore che trasmette freddezza, impassibilità, come quella di Andrée in tribunale ed anche una serenità sporcata, perché persa da Tony nel momento che mette in pericolo la tranquillità della sua vita coniugale. È un romanzo in cui anche la morte passa in secondo piano, di fronte alla spietatezza che la provoca. La scrittura è scorrevole, ricca di dialoghi, carica di tensione, stemperata dalle piacevoli descrizioni della scenografia. Una lettura che consiglio!

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