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Paddy Clarke ah ah ah!
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Doyle, Roddy

Paddy Clarke ah ah ah!

Milano : TEA, 1999

Abstract: Barrytown 1968. Paddy Clarke ha dieci anni, ama Geronimo, adora accendere fuochi, odia gli zoo, i baci, la scuola e non sopporta il suo fratellino. Paddy e Kevin, il suo migliore amico, costruiscono capanne, suonano i campanelli per scherzo, ma sanno che con una buona confessione il posto in Paradiso è assicurato. Ma Paddy è confuso: vorrebbe che la mamma e il papà smettessero di litigare e non capisce perché per essere amici di qualcuno bisogna odiare qualcun altro.

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Utente 9591
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In una squallida periferia irlandese in veloce espansione edilizia i bambini vivono in strada e rincasano la sera, sporchi e ammaccati. Non tutti i genitori sono amorevoli, non sempre i genitori sono amorevoli, gli insegnati non sono certo amorevoli, ma la scorribanda fra cantieri, campi e botteghe è perpetrata ai limiti della correttezza, della legalità della giustizia pur con la consapevolezza delle dure punizioni che attendono i nostri eroi al rientro.
La narrazione è in prima persona per voce di Paddy che ha dieci anni alla fine degli anni 60, una gran voglia di imparare cose nuove, un bel gruppo di amici, un fratellino che molesta continuamente e una famiglia accogliente (“mamma si fermava sempre per sentire cosa avevi da dire, voleva sempre sapere” “papà era un disastro in tante cose però non faceva scoregge”).
L’analisi degli avvenimenti e dei personaggi che si aggirano nella vita di Paddy è infantile e acuta, sarcastica e malinconica, divertente e spietata.
Si ride tanto e un po’, anche, si piange con lui.

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