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Milano : Garzanti, 2019
Abstract: Quando "Colazione da Tiffany" venne pubblicato per la prima volta, nel 1958, il «Time» definì la sua eroina Holly Golightly: «la gattina più eccitante che la macchina per scrivere di Truman Capote abbia mai creato. È un incrocio tra una Lolita un po' cresciuta e una giovanissima Zia Mame... sola, ingenua e un po' impaurita». Di tutti i suoi personaggi, disse Capote più tardi, lei era la sua preferita, ed è facile capire perché. Holly è una cover-girl di New York, attrice cinematografica mancata, generosa di sé con tutti, consolatrice di carcerati, eterna bambina chiassosa e scanzonata. È un personaggio incantevole, dotato di una sorprendente grazia poetica. Intorno a lei ruotano tipi bizzarri come Sally Tomato, paterno gangster ospite del penitenziario di Sing Sing; O.J. Berman, il potente agente delle star di Hollywood; il «vecchio ragazzo» Rusty Trawler; Joe Bell, proprietario di bar e timido innamorato...
6 gennaio 2025 alle 18:44
È un breve romanzo che colpisce molto per la sua protagonista, una giovane donna libera, indipendente, indifferente ai giudizi della gente e al tempo stesso fragile nella sua continua ricerca di un posto e di un qualcosa che le appartenga. Eppure non è così semplice, come mostra il suo continuo rifuggire da relazioni stabili e da affetti; persino sul suo biglietto da visita, sotto il suo nome compare la scritta "in viaggio", e nel suo appartamento tutto è ancora stipato nelle valigie. La sua vita sembrerebbe l'apoteosi della dissolutezza, con continui festini organizzati nel suo appartamento ed uomini che la ricercano in continuazione, ma Holly non perde mai l'eleganza ed il fascino. Appare come la classica femme fatale che fa cadere tutti ai suoi piedi senza perdere la dignità. La storia è narrata in prima persona, ma la voce non è quella della protagonista, bensì quella dello scrittore da lei chiamato Fred ma di cui non verrà svelato il nome, nonché suo vicino di casa, che fa un tuffo nel passato per raccontare di lei, ormai svanita senza lasciare tracce. La scrittura di Truman Capote è fluida ed essenziale ed il libro si legge velocemente. Benché avessi delle aspettative maggiori non posso dire di non essere rimasta affascinata da questo personaggio ed il merito va all'autore che si è calato in un universo al femminile, cogliendone forza e fragilità. Sarà che ho un debole per i gatti, ma il finale l'ho adorato.
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