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Venezia : Marsilio, 2006
Abstract: A Blackeberg, quartiere degradato alla periferia ovest di Stoccolma, il ritrovamento del cadavere completamente dissanguato di un ragazzo segna l'inizio di una lunga scia di morte. Sembrerebbe trattarsi di omicidi rituali, ma anche c'è anche chi pensa all'opera di un serial killer. Mentre nel quartiere si diffonde la paura, il dodicenne Oskar, affascinato dalle imprese dell'assassino, gioisce segretamente sperando che sia finalmente giunta l'ora della rivalsa nei confronti dei bulletti che ogni giorno lo tormentano a scuola. Ma non è l'unica novità nella sua vita, perché Oskar ha finalmente un'amica, una coetanea che si è appena trasferita nel quartiere. Presto i due ragazzini diventano più che semplici amici. Ma c'è qualcosa di strano in Eli, dal viso smunto, i capelli scuri e i grandi occhi. Emana uno strano odore, non ha mai freddo, se salta sembra volare e, soprattutto, esce di casa soltanto la notte... Lasciami entrare è una storia d'amore, vendetta e vampiri, un racconto sul dolore dell'infanzia e la forza dell'amicizia, dove sangue e orrore devono piegarsi alla potenza dell'amore e alla voglia di vivere.
23 settembre 2024 alle 16:14
Terminata la lettura di <i>Lasciami entrare</i> (<i>Låt den rätte komma in</i>) di John Ajvide Lindqvist, Romanzo alla base dell'omonimo Film di Tomas Alfredson (più del remake di Matt Reeves e della serie televisiva del 2022).
Sostanzialmente l'Opera cinematografica di Alfredson rimane abbastanza fedele alla narrazione e allo spirito dell'Opera letteraria di Lindqvist anche se, com'è naturale che accada, andrà a sfoltire parte del materiale di partenza. In particolare, il Libro dà molto più spazio a diversi personaggi secondari e sottotrame, in particolare dando rilievo a Tommy, amico più grande del protagonista Oskar e totalmente assente nella trasposizione filmica. Un altro aspetto molto importante (ed estremamente SPOILEROSO) riguarda il genere di Eli: analogamente a quanto accade a Sadako nel passaggio dal romanzo "Ringu" di Suzuki all'omonimo Film di Nakata, anche qui Eli nel Film di Anlfredson viene fatta passare al femminile mentre nel Romanzo di Lindqvist si esplicita la sua mascolinità. In realtà, però, più che "cambiare genere" il Film decide di mantenere il più possibile ambigua la natura di Eli e questo investe anche la sua sfera sessuale e di genere, e in questo anche il Romanzo, pur svelando un retroscena abbastanza crudo della trasformazione in vampiro del Personaggio, fino alla fine continua ad adottare un approccio a mio avviso non cisetero nel trattarlo.
Un'altra profonda differenza tra Romanzo e Film consiste nella maggior crudezza del primo rispetto alla delicatezza del secondo: crudezza per quanto concerne la violenza fisica, con una sottotrama riguardante vampiri guidati dal mero istinto, ma soprattutto una crudezza nell'affrontare il sesso, con una forte e disturbante presenza di pedofilia.
Personalmente credo di continuare a prediligere la maggior delicatezza e misteriosità del Film di Alfredson, ma il Romanzo di Lindqvist è pure, a mio avviso, un Capolavoro dell'Horror contemporaneo, in grado di stimolare riflessioni complesse sull'essere umano e la società. Consigliatissimo, quindi!
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