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Il cinema secondo Hitchcock
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Truffaut, François

Il cinema secondo Hitchcock

Milano : Il Saggiatore, 2014

Abstract: Due geni a confronto. L'autore dei Quattrocento colpi interroga provocatoriamente quello di Psycho. Analizzando la vasta produzione di Hitchcock, i due parlano di invenzioni visive, montaggio, taglio delle inquadrature, narrazione. Ma il discorso sfocia volentieri nella sfera del sogno, dell'eros, delle emozioni e svela la figura enigmatica e geniale di Hitchcock, tanto rigoroso e metodico nella sua arte quanto umorale e lunatico nelle sue relazioni con il mondo. Un viaggio ipnotico nella mente di un uomo che con i suoi film è riuscito a segnare la storia della settima arte, ma soprattutto un libro sul cinema, frutto di lunghi colloqui tra due artisti consapevoli degli strumenti della propria arte. Il loro discorso, semplice solo in apparenza, è interamente affidato alla consapevolezza artigianale del 'fare': tra le righe si staglia la precisa coscienza, in entrambi, di possedere strumenti speciali, di potere collocare il proprio lavoro al di fuori dell'"impero del verosimile", in territori governati da altre leggi, dove intere generazioni di spettatori e cineasti li hanno seguiti imparando ad amare il cinema.

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Si tratta di un Monumento imperdibile per chiunque ami l'Arte cinematografica, e infatti sentivo un certo senso di colpa per non averlo ancora letto fino ad ora.
Non saprei bene cosa dire a riguardo, visto che si tratta di un'intervista fiume (più un prologo e un capitolo aggiunto dopo la morte dell'Autore britannico) in cui non solo i due Cineasti sviscerano la Filmografia hitchcockiana, con sguardo sì ammirato (per Truffaut) e soddisfatto (per Hitchcock) ma anche capace di (auto)critica (per entrambi) decisa, aggiungendo anche interessanti aneddoti sulle genesi produttive e la vita di Hitchcock, ma si arriva più volte a esprimere una lucida teorizzazione di come fare Cinema, per raggiungere il grande pubblico mantenendo però una certa autorialità (questo è soprattutto Truffaut che lo nota nel suo "Maestro").
Recensirlo quindi non ha molto senso, a mio avviso, ma posso dire di aver trovato parecchi spunti interessanti per come guardare il Cinema e, soprattutto, per come eventualmente farlo in prima persona.
Magari non tutti i concetti sono da me condivisi pienamente, ma sicuramente le idee di Truffaut e, in particolare, di Hitchcock sono miniere d'oro da esplorare e tenere a portata di mano, motivo per cui auspico successive riletture.

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