Rete Bibliotecaria Bergamasca

È il quarto volume della serie Le sfide di Apollo. Nonostante la trama ormai già delineata per quanto riguarda l'obiettivo finale e la struttura ad imprese a cui Rick Riordan aveva abituato il lettore fin dai primi libri di Percy Jackson, non mancano colpi di scena che la movimentano e spezzano i soliti meccanismi e rituali. Come sempre Riordan regala nuovi personaggi oltre a ripresentarne dei vecchi, che tornano a calcare le scene. È la volta di Hazel, Frank e Reyna, ma anche dell'arpia Ella e del ciclope Tyson, riproponendo l'ambientazione romana. Accanto a loro la novità di Lavinia, figlia di Tersicore, una ragazza che non passa inosservata per i suoi capelli rosa. Anche tra I nemici abbiamo delle new entry: Lucio Tarquinio il Superbo, ultimo re di Roma, assetato di potere, arrogante e noto per uccidere chiunque intralci i suoi piani. Accanto al tiranno troviamo anche gli eurynomos, demoni dell'oltretomba che hanno il compito di spolpare i cadaveri. Un loro graffio trasforma i mortali in non-morti. Sempre affascinante scoprire nuove creature mitologiche o presenti nella religione greca. Non mancano enigmi da risolvere legati alla profezia. Riordan è bravo anche a non ripetersi, ricalcando il volume precedente. La trama è sempre avvincente e ricca d'azione. Molto interessante la parte in cui Apollo viene portato a prendere consapevolezza degli errori passati, che rendono il personaggio ancora più umano, nonostante si riaffacci il suo lato divino: un bellissimo modo per rendere omaggio a Jason, con il suo invito ad Apollo di non dimenticare cosa voglia dire essere uomini. Un epilogo che fa ben sperare per un ultimo capitolo col botto.