Questo sito non utilizza cookie di profilazione ma solo cookie tecnici ai fini del corretto funzionamento delle pagine. Per maggiori informazioni clicca qui.
Community » Forum » Recensioni
Milano : Feltrinelli, 2022
Abstract: "Era come se prima di conoscerla avessi dormito, nascosto nell'oscurità, ma lei comparve e mi risvegliò, mi portò alla luce, legò ogni cosa intorno a me in un filo ininterrotto, intrecciò tutto in un merletto multicolore, e subito e per tutta la vita divenne un'amica." Parole piene di fiabesca magia che descrivono l'incontro del piccolo protagonista con la nonna materna, vera stella polare di questo romanzo autobiografico. Rimasto orfano di padre a soli cinque anni, Aleksej Peskov (vero nome di Gor'kij) si trasferisce a vivere con un nonno tiranno e una nonna materna meravigliosa narratrice. È lei che con il suo mondo di storie e leggende aiuterà il piccolo, curioso e sovente spaventato, ad affrontare la barbarie della vita. Colorata dalla povertà e da una brutalità orribile, è quest'infanzia che ha permesso a Gor'kij di comprendere - in un modo negato a un Tolstoj o a un Turgenev - la vita del russo comune e di rappresentarla in un racconto permeato di una dolce e struggente malinconia, inestricabile miscela di pianto e riso. Atmosfere e toni che si fatica ad associare all'autore universalmente considerato l'iniziatore del "realismo socialista" - un'etichetta che lo travolse rendendolo oggetto di opposti furori, esaltatori o denigratori, concentrati non tanto sulla sua opera, ma sulla sua vita o su ciò che della sua vita si è voluto mostrare. A quasi un secolo dalla sua scomparsa, è giunto il momento di rileggere i suoi libri, e di farlo con uno sguardo nuovo.
2 agosto 2024 alle 20:35
"Ricordando queste plumbee infamie della selvaggia vita russa, in certi momenti mi domando: ma vale la pena parlarne? E con rinnovata convinzione mi rispondo: sì, ne vale la pena; perché questa è verità, una verità ignobile e dura a morire, che sopravvive tuttora".In questa citazione Gorkij stesso riassume il fulcro della sua produzione letteraria: raccontare della vita della gente comune, di chi vive ai margini, di vagabondi, delle sue stesse origini popolari da cui parti' per diventare uno scrittore affermato ed amato già ai suoi tempi.
Questo romanzo autobiografico risale al 1913 quando l'autore aveva già più di quarant'anni: in esso colpiscono molto le descrizioni toccanti, a tratti commoventi, delle vicissitudini che lo hanno visto protagonista con le persone a lui più care e degli ambienti raffigurati con espressioni che mutano la scrittura in immagine poetica.
1615 Messaggi in 1477 Discussioni di 348 utenti
Attualmente online: Ci sono 52 utenti online