Il libro non mi è piaciuto per diversi motivi: innanzitutto perché non vi è un filo conduttore, un'idea che attraversi la raccolta; sarebbe stato più indicato intitolarlo "I discorsi degli uomini più celebri della storia" dato che l'autrice non spiega quali sono le ragioni per le quali ha ritenuto fossero questi e non altri i discorsi più famosi della storia.
Oltre a ciò, dei 45 uomini ( e donne) di cui si parla nel testo 6 sono autocrati o dittatori ( Robespierre, Napoleone, Lenin, Mussolini, Hitler, Stalin) e forse, scavando nella storia dell'umanità, si sarebbero potuti trovare altri uomini celebri, medici, scienziati, premi Nobel, statisti, studiosi, artisti, scrittori, più adatti ad essere acclusi al testo per le parole ed i discorsi che hanno pronunciato. O magari banalmente sarebbe bastato dare voce a coloro i quali i regimi li hanno contrastati.
Il testo è veramente poco curato tanto che, ad esempio, quando si introduce Papa Giovanni Paolo II, viene riportata non la sua biografia ma quella di Papa Giovanni XXIII.