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Trovati 35 documenti.

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Un inverno italiano
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Materiale linguistico moderno

Camilleri, Andrea - Lodato, Saverio

Un inverno italiano / Andrea Camilleri, Saverio Lodato

Milano : Chiarelettere, 2009

Abstract: Chi meglio di Andrea Camilleri può raccontare la tragicommedia che stiamo vivendo? Saverio Lodato ha dato voce al più popolare scrittore italiano che commenta giorno per giorno, dal novembre 2008 al maggio 2009, fatti, misfatti, personaggi e figurine che hanno invaso le cronache di giornali e tv. Ecco in scena le bravate di Piccolo Cesare insieme con il terremoto e la passerella elettorale, l'infinita emergenza extracomunitaria e i provvedimenti disumani del governo, la pena e lo sciacallaggio sul dramma di Eluana, la Chiesa di Tettamanzi (ma anche quella del papa), l'incivile polemica sul biotestamento, la ridicola censura a Vauro, il lodo Alfano che grazia Berlusconi... Un Camilleri controcorrente, tra storia e cronaca, tradizione e racconto.

L'Italia de noantri
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Cazzullo, Aldo

L'Italia de noantri : come siamo diventati tutti meridionali / Aldo Cazzullo

Milano : Mondadori, 2009

Abstract: Noantri è la parola chiave dell'Italia di oggi. L'Italia dei clan, delle famiglie, delle fazioni. Del dominio dei rapporti personali. Della politica divenuta prosecuzione degli affari con altri mezzi. Un paese mai così frammentato, eppure mai così uguale dal Piemonte alla Sicilia: unificato dall'egemonia di Roma e del Mezzogiorno. Forse al Nord si evade il fisco meno che al Sud? Forse il traffico è meno congestionato e non si suona il clacson per strada? Forse al Nord non si paga il pizzo, non si pratica l'usura, non si sfrutta la prostituzione, non si cede al racket, non si accolgono gli investimenti della camorra? Aldo Cazzullo parte dalla sua città, Alba, dove ancora trent'anni fa i miei nonni non avrebbero mai mangiato una pizza, e dove ora si vive di turismo quasi come a Taormina. E dalla sua terra, le Langhe, cuore dello scandalo del Grinzane Cavour e di un Piemonte che ha rinunciato all'idea di diversità dal resto del paese. Il viaggio prosegue nella Roma del Palazzo e dei Vanzina, del Vaticano e dei Cesaroni, capitale de noantri - perché escludere se puoi includere? - di un'Italia sempre più romanocentrica. Conduce al Sud, che nel costume e nel linguaggio, dalla mafia a Padre Pio, ha ormai imposto il suo primato culturale al Nord. Racconta come i nuovi italiani, i figli degli immigrati, stiano scalzando gli italiani veri, che hanno sempre meno voglia di lavorare. Analizza la meridionalizzazione di Pdl e Pd.

Opere scelte
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Ottieri, Ottiero

Opere scelte / Ottiero Ottieri ; scelta dei testi e saggio introduttivo di Giuseppe Montesano ; cronologia di Maria Pace Ottieri ; notizie sui testi e bibliografia a cura di Cristina Nesi

Milano : Mondadori, 2009

Abstract: II Meridiano presenta sei testi, scelti per la loro eccellenza letteraria a rappresentare le molteplici capacità espressive e tematiche di Ottieri: Donnarumma all'assalto (1959), il romanzo più celebre, uno dei vertici della letteratura industriale; La linea gotica (1962, premio Bagutta), in cui Ottieri parla di una linea gotica, mentale, di dilemmi spirituali, dell'anima che si proiettano nella geografia; L'irrealtà quotidiana (1966, premio Viareggio per la saggistica), storia romanzata di una ossessione reale, dove il romanzo non consiste più né in figure né in personaggi, ma nel moto della narrazione secondo Giuseppe Montesano; Confessa (1975), romanzo in cui grazie allo sdoppiamento dell'io narrante in un personaggio femminile la capacità di analisi dei sintomi e delle cause nevrotiche di Ottieri raggiunge uno dei vertici; II poema osceno (1996), cinquecento pagine di prose narrative e versi, un fiume in piena estremo, carnale, furioso; Cery (1999), romanzo in cui il tono comico e picaresco si unisce a una prospettiva di amore romantico.

Una passione sinistra
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Gamberale, Chiara

Una passione sinistra / Chiara Gamberale

Milano : Bompiani, 2009

Abstract: La vita di Nina e Bernardo è ispirata da grandi ideali di sinistra, quella di Giulio e Simonetta da principi concreti di destra. Due coppie, insomma, con aspirazioni diverse ed esistenze fra loro apparentemente inconciliabili: ma uno scherzo del destino le fa incontrare e rivela loro una sotterranea possibilità di contatto... Complice la Grande Storia, quella delle vicende politiche e sociali di un'Italia in piena fase di transizione, dalla caduta del Muro di Berlino al giorno esatto dell'ultima vittoria elettorale di Silvio Berlusconi, Chiara Gamberale racconta, con ironia e disincanto, la storia di un'attrazione che ha come suo insolito presupposto il disprezzo reciproco. Una passione che non dovrebbe esplodere eppure esplode, una passione scomoda, ambigua: sinistra. Senza presupposti romantici, ma romantica suo malgrado: di fatto capace di travolgere differenze ideologiche e culturali e di insinuarsi nelle certezze di personaggi che, per la prima volta, si trovano così di fronte a un dubbio. A fulminante dimostrazione di come, oggi più che mai, tutto quello che più rifiutiamo - su un piano personale che si fa immediatamente politico - in qualche modo ci riguarda. E forse ci assomiglia.

Esiste l'Italia? Dipende da noi
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Esiste l'Italia? Dipende da noi : le tribù dello stivale, i nuovi italiani, lo stato di Milano

Roma : Gruppo editoriale L'Espresso, 2009

Abstract: La rivista Limes nasce nel 1993 e si impone rapidamente come prodotto di alto valore culturale. Frutto di varie e trasversali componenti intellettuali, e impreziosita da ricche cartine tematiche, Limes è un punto di riferimento imprescindibile per chi ha interesse per la geopolitica nazionale ed internazionale.

Nuovi sensi vietati
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Onofri, Massimo

Nuovi sensi vietati : diario pubblico e contromano, 2006-2009 / Massimo Onofri

Roma : A. Gaffi, 2009

Abstract: L'autore ritorna, dopo tre anni da Sensi vietati (Gaffi, 2006) alla critica della cultura e del costume firmando questa nuova raccolta di critiche letterarie pungenti e acute in cui il letterato, ma anche l'uomo Onofri guarda con un misto di disincanto e cinismo il mondo in cui vive, spiandone i riti e le liturgie, i capricci e le manie, le frivole e fugaci leggende televisive, le nuove glorie assurte nel firmamento del calcio come della politica, il parossismo e l'arroganza dei media, i fanatismi del nuovo conformismo. Nuovi sensi vietati rappresenta il secondo taccuino d'uno scrittore nato per il ritratto e l'epigramma morale e che non smette mai di divertirsi nell'osservare il mondo, con uno sguardo sottile e mordace che non si lascia mai sfuggire il richiamo della mediocrità e della piccolezza.

Acab
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Bonini, Carlo

Acab : All Cops Are Bastards / Carlo Bonini

Torino : Einaudi, 2009

Abstract: ACAB. All Cops Are Bastards. Il refrain di un celebre motivo skin anni Settanta diventa richiamo universale alla guerra nelle città, nelle strade. Michelangelo, Drago e lo Sciatto sono tre celerini bastardi. Sono odiati e hanno imparato a odiare. Basta leggere l'impressionante e inedita chat del loro reparto per capirlo. Cresciuti nel culto della destra fascista, si scoprono disillusi al termine di una parabola di violenza che è la loro educazione sentimentale. Nella narrazione di Bonini si svela, attraverso l'occhio e il linguaggio degli sbirri e una lunga inchiesta sul campo, la trama occulta dei più sconcertanti episodi di violenza urbana accaduti in Italia negli ultimi due anni. Che collega in un ritmo serrato e una scrittura emozionante episodi accaduti in tempi e luoghi diversi come l'assalto militare degli ultras a una caserma di Roma e la caccia al romeno nelle periferie, i Cpt per immigrati clandestini e gli scontri della discarica di Pianura. La catena dell'odio e delle impunità.

Io la penso così
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Gervaso, Roberto

Io la penso così : contro l'Italia dei disvalori / Roberto Gervaso

Milano : Mondadori, 2009

Abstract: L'Italia: un Paese che sta in piedi perché non sa da che parte cadere. Un Paese dove le maschere hanno sostituito i volti. Dove la legge è uguale per tutti, ma non tutti sono uguali davanti alla legge. Un Paese dove d'insormontabile ci sono solo i cavilli. Un Paese di fedeli praticanti, non di credenti. Un Paese che crede nei santi solo se gli fanno il miracolo. Un Paese dove quel che è pubblico, non è di tutti: è degli altri. Un Paese dove la dietrologia è un bene di prima necessità. Un Paese che vive alla giornata in attesa di passare la nottata. Un Paese di furbi che trovano sempre qualcuno più furbo che li fa fessi. Un Paese dove non è tanto la serietà dei problemi che preoccupa, quanto la mancanza di serietà di chi dovrebbe risolverli. Un Paese diretto da una classe politica senza classe. Un Paese, come diceva Longanesi, dove si è estremisti per prudenza. Un Paese anarchico, conformista e trasformista. Il Paese di Arlecchino, Pulcinella, Fregoli, Pinocchio, Bertoldo, Maramaldo, Cagliostro. Un Paese di furbi e furbetti, che tirano l'acqua al proprio mulino, infischiandosene degli interessi generali, che saranno anche caciocavalli appesi, ma senza i quali un Paese rischia la deriva e il naufragio. Un Paese poco serio, ma creativo, fantasioso, intelligente, maestro nell'arte di arrangiarsi, versione bizantina e levantina del pragmatismo sassone.

Lettere luterane
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Pasolini, Pier Paolo

Lettere luterane / Pier Paolo Pasolini ; presentazione di Guido Crainz

Milano : Garzanti, 2009

Abstract: Nell'ultimo anno della sua vita Pasolini condusse, dalle colonne del Corriere della Sera e del Mondo, una rovente requisitoria contro l'Italia che vedeva intorno, distrutta esattamente come l'Italia del 1945. Partendo dall'analisi delle mutazioni culturali, Pasolini rintracciava i segni di un inarrestabile degrado: la crisi dei valori umanistici e popolari; le lusinghe del consumismo, più forte e corruttore di qualsiasi altro potere; le distruzioni operate dalla classe politica; una invincibile e generalizzata ansia di conformismo; le mistificazioni di certi intellettuali autoproclamatisi progressisti. Non è vero che la Storia va sempre avanti: l'individuo e la società possono regredire.

FAQ Italia
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Merlo, Francesco

FAQ Italia / Francesco Merlo

Milano : Bompiani, 2009

Abstract: Un'incalzante serie di domande accompagnate da taglienti risposte sugli aspetti politici, storici, culturali e di costume del dilemma Italia. Da Ruini a Berlusconi, da Manzoni a Sanremo, da mammismo a slow food, dal caso Englaro a Grillo, Merlo mette letteralmente a fuoco l'Italia, avvincendo il lettore con la sua prosa agile e sferzante ma anche con cantate satiriche e persino con un cruciverba (II blind trust di Berlusconi: mignottocrazia. La lingua onomatopeica del TG 1 : slurp).

Peccatori
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Caporale, Antonello

Peccatori : gli italiani nei dieci comandamenti / Antonello Caporale

Milano : Baldini Castoldi Dalai, 2009

Abstract: Chi sono i nuovi italiani e cosa sognano, chi venerano, cosa santificano? Quali regole osservano, quante volte deviano e quanti peccati commettono? Il vaccino dal peccato è l'osmosi, il miscuglio che diventa zuppa densa, uniforme. Tutti uguali, tutti brutti e cattivi, tutti ladri. È banale, nel senso di ordinario, di consueto, di regolare. All'italiana è una definizione così comune che oramai serve per illustrare le vicende tristi, o soltanto buffe. Per ricordare i nostri stravizi o l'abitudine alla devianza. Per mettere in guardia (sono italiani!) o patire insieme (siamo italiani!). Qual è la nostra colpa e, soprattutto, dov'è la nostra colpa? La devozione al potere, la consegna del silenzio, il nuovo perbenismo. Affari e quasi sempre preghiere. La nostra nuova vita consegnata all'Imperatore, manipolata dai sondaggi, illustrata perennemente da una telecamera. Antonello Caporale, in questo nuovo viaggio, indaga sulle responsabilità di ciascuno, raccontando i fatti e le omissioni quotidiane di casa nostra. Specchio infranto di una società che non coltiva passioni ma solo furbizie. L'Italia vista dalla cima, Silvio e Veronica, e dal fondo, Noemi e le altre. Non avrai altro Dio ali'infuori di me... Dieci capitoli quanti sono i comandamenti. Traditi, violati, taciuti o, in un amen, dimenticati.

Bocca di rosa
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Podestà, Andrea

Bocca di rosa : scese dal treno a Sant'Ilario e fu la rivoluzione / di Andrea Podestà

Pieve al Toppo, Civitella di Val di Chiana : Zona, 2009

Lo stato canaglia
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Ostellino, Piero

Lo stato canaglia : come la cattiva politica continua a soffocare l'Italia / Piero Ostellino

Milano : Rizzoli, 2009

Abstract: Viviamo, si dice, in un Paese libero. Nulla di più falso: oggi in Italia tutto è vietato tranne ciò che è esplicitamente consentito. Da Nord a Sud, i cittadini si trovano ostaggio di uno Stato potentissimo, a cui un'infinità di regolamenti e decreti, imposte e balzelli permette di infiltrarsi in ogni recesso della vita quotidiana: dalle leggi sulla procreazione a quelle sulla prostituzione, dai meandri della giustizia all'autovelox. Un'Entità che governa, senza averne delega, la nostra esistenza ma che è nel contempo abbastanza debole da trovarsi nelle mani di una oligarchia incolta e becera, seppure voracissima. Intanto, nell'economia gravata dalla crisi, dilagano le distorsioni del mercato, dal canone televisivo alla vicenda Alitalia, passando per liberalizzazioni che sono solo una cortina di fumo di dirigismo e demagogia. A fare le spese di provvedimenti di salvataggio che a stento nascondono le eterne logiche di interesse, al solito, è il cittadino tassato e vessato, inibito nelle sue libere iniziative. In questa spietata analisi del declino culturale, politico ed economico italiano, Piero Ostellino presenta una preoccupante carrellata di nomi, fatti e dati. Denuncia la latitanza del pensiero liberale, asfissiato da collettivismo e corporativismo. Torneranno mai in Italia le idee, e le prassi, dell'autonomia, della responsabilità individuale, della certezza della pena? La risposta è un durissimo j'accuse rivolto alla pessima politica cui permettiamo di governarci.

Allonsanfan
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Orioles, Riccardo

Allonsanfan : la mafia, la politica e altre storie / Riccardo Orioles ; a cura di Francesco Feola e Luca Rossomando

Milano : Melampo, 2009

Abstract: Un giornalista impegnato a indagare le vicende più incandescenti degli ultimi decenni, nella Sicilia che vive le tragedie della mafia e le farse del potere. E poi, l'Italia che passa da prima a seconda Repubblica e che si divide come in un derby impazzito sui giudici e sulla legalità. O che scopre il razzismo nella sua pancia ormai benestante. E chiedetegli di testimoniare il suo tempo, di dar conto delle rivolte di preti e di ragazzi e di operai o del fluire apparentemente quieto della vita quotidiana con i suoi paesaggi e i suoi piccoli e grandi protagonisti. Dello scorrere di un'altra idea di sinistra sotto la pelle della politica. Della grandezza degli eroi moderni. Delle culture e dei modi di essere e pensare. Ed ecco questo affresco che si srotola come una sorpresa continua, raccontando come raramente li avete sentiti raccontare gli ultimi trent'anni di storia italiana.

I nuovi mostri
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Beha, Oliviero

I nuovi mostri / Oliviero Beha

Milano : Chiarelettere, 2009

Abstract: C'era una volta. C'era una volta chi si dava come compito quello di incalzare il potere e di controllarlo: un'elite culturale temuta e ascoltata. C'erano una volta i maestri, i Pasolini, i Moravia, gli Sciascia, i Calvino, ma anche i Bobbio, i Galante Garrone, gelosi custodi del libero pensiero. E ora? L'Italia non potrebbe essere quella che è senza la complicità del sistema mediatico e grazie all'assenza degli intellettuali, una categoria - scrive Beha - più 'del portafogli che del pensiero. A cominciare dai giornalisti. Ma è il quadro d'insieme che preoccupa (Stiamo rispondendo a Obama con Geronzi): un gigantesco concorso di colpa che attraversa molte categorie professionali, in nome del denaro e in virtù di una normalizzazione della banalità da troppi accettata. Il resoconto di Beha, lucido ma non rassegnato ci induce a reagire, così come molte associazioni di liberi cittadini hanno cominciato a fare. Contro il Golpe Bianco che ci sta svuotando. In appendice, le Resistenze ai Nuovi Mostri.

Coraggio, il meglio è passato
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Brambilla, Michele

Coraggio, il meglio è passato : viaggio nel nuovo conformismo italiano / Michele Brambilla

Milano : Mondadori, 2009

Abstract: In pochi decenni è stata spazzata via una tradizione ultramillenaria che regolava il nostro modo di essere in famiglia, a scuola, sul lavoro, nel tempo libero. Tutto è stato stravolto con l'idea che tutto sarebbe migliorato. E noi sembriamo colpiti da una singolare malattia: la convinzione di essere la generazione più intelligente nella storia dell'umanità. Ci crediamo più evoluti in ogni campo, non solo nelle scienze e nella tecnica, ma anche nella cultura, nella convivenza civile, perfino nel comune senso della morale. Ma è davvero così? Michele Brambilla ha compiuto un viaggio, da cronista, nel come siamo del paese reale, trovando un'Italia molto diversa rispetto anche solo a qualche anno fa: Ho fatto un giro a zigzag per cercare che cosa è rimasto degli usi e costumi della mia infanzia e giovinezza. Ho trovato ben poco, qualcosina dimenticata qua e là, in qualche angolino. Il mondo attuale si sente più forte, più intelligente e più colto. Ho cercato di metterlo un po' a nudo, alla berlina; e di mostrarne le incongruenze, le ipocrisie, i nuovi conformismi. Un tempo, ad esempio, la famiglia era il fulcro di tutto, si preferiva essere separati in casa piuttosto che romperla; oggi se non è allargata non merita neppure una fiction tv. I figli avevano sempre torto; oggi se vengono bocciati si ricorre al Tar. Il Natale era sacro anche per i non credenti; oggi pure i credenti evitano di festeggiarlo per non offendere i fedeli di altre religioni.

La bolla
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Maltese, Curzio

La bolla : la pericolosa fine del sogno berlusconiano / Curzio Maltese

Milano : Feltrinelli, 2009

Abstract: Ci stanno rubando il futuro! hanno gridato nelle piazze di tutta Italia gli studenti del movimento dell'Onda. Ma lo stesso grido potrebbe accomunare in realtà l'intero paese. Perché l'Italia si è fermata, ha perso la capacità di progettare il futuro, e la crisi economica non fa altro che rendere più visibile e più dolorosa una malattia contratta già da tempo. Il collasso è la radiografia impietosa ma reale di un paese che non sa più proiettarsi in avanti. Che spreca le sue migliori risorse intellettuali non riconoscendo loro alcun merito e costringendole a emigrare. Che non ha il coraggio di investire sull'innovazione e la tecnologia. Che sta perdendo la sfida della competizione internazionale. E che continua a devastare il suo territorio senza preoccuparsi di cosa troveranno le prossime generazioni. Al culmine della piramide, purtroppo, una classe dirigente che è più che mai parte del problema anziché una possibile soluzione. Una classe dirigente che nella sua parte conservatrice continua a coltivare la nostalgia di un passato autarchico, quando sul mondo non spiravano ancora i venti della globalizzazione. E che nella sua parte progressista appare immobile, incapace di ricambio generazionale, sorda agli umori del paese reale, addirittura messa in discussione dal punto di vista dell'onestà.

La vocazione minoritaria
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Fofi, Goffredo

La vocazione minoritaria : intervista sulle minoranze / Goffredo Fofi ; a cura di Oreste Pivetta

Roma [etc.] : GLF editori Laterza, 2009

Abstract: Nel dialogo tra Goffredo Fofi e Oreste Pivetta sfilano gli ultimi cinquant'anni deL nostro Paese, dalla caduta del fascismo al boom economico, da Berlinguer e Moro al craxismo, all'era della televisione commerciale e al berlusconismo, fino alla sconfitta della sinistra. Fofi rievoca le sue esperienze tra i bambini affamati di Cortile Cascino a Palermo negli anni Cinquanta e quelli dei bassi della Mensa popolare a Napoli negli anni Settanta, nei movimenti del Sessantotto e nella successiva resistenza di fronte alla caduta del sistema politico e alla dispersione dei valori morali e civili. Campeggiano le figure di grandi personaggi dell'economia, della politica e della cultura, da Olivetti a Pasolini, dalla Morante alla Ortese, da Danilo Dolci a Nuto Revelli. Uomini e donne che cercarono criticamente di indicare vie alternative - nel lavoro, nella scuola e nell'educazione, nel modello del vivere cittadino. Il fallimento del loro progressismo e la nostra incuria hanno poi consegnato il paese al degrado politico, culturale, ambientale. Ma la storia racconta anche finali differenti: basti pensare alla traccia di potente educazione morale lasciata da Aldo Capitini o dall'esempio non dimenticato di don Milani, il prete di Barbiana.

I settanta
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Pollini, Luca

I settanta : gli anni che cambiarono l'Italia / Luca Pollini ; prefazione di Claudio Rocchi e Alberto Abruzzese

2. ed.

Milano : Bevivino, 2009

Abstract: Il libro racconta la cronaca degli anni Settanta, decennio che ha segnato, in modo indelebile, la storia del nostro Paese. Sono stati gli anni del terrorismo, della legge sul divorzio e sull'aborto, degli scontri di piazza e della crisi, sono nate le domeniche a piedi e le targhe alterne, le tv e le radio private. Oggi a distanza di trent'anni, molte pagine degli Anni Settanta sono ancora d'attualità: il processo di piazza Fontana, il massacro del Circeo, l'omicidio di Pasolini, il rapimento di Aldo Moro, le gesta di Vallanzasca.

Il caratteraccio
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Zucconi, Vittorio

Il caratteraccio : come (non) si diventa italiani / Vittorio Zucconi

Milano : Mondadori, 2009

Abstract: Perché siamo come siamo, noi italiani? Perché ci piacciamo sempre di meno e cominciamo a trovarci antipatici? Che cosa è accaduto nella nostra storia nazionale, da Porta Pia alle Veline, che ha fatto di noi quello che siamo diventati: rissosi, astiosi, perennemente arrabbiati contro gli altri e sfacciatamente ipocriti, capaci di celebrare il Family Day un giorno e di tradire la stessa Family il giorno dopo? Vittorio Zucconi sceglie, fra i tanti possibili, dieci eventi chiave della storia d'Italia - dalla presa di Roma alla Grande Guerra, dal fascismo al boom economico, da Tangentopoli a Berlusconi, passando per la tv di Mike Bongiorno, i furgoncini Ape e la gioiosa macchina da guerra post comunista - in cerca di quel cromosoma storto che non ha permesso di fare gli italiani. Sì, perché l'homo italicus, incline a denigrarsi con passione, ha ormai maturato la certezza di non possedere un vero carattere nazionale, ma un caratteraccio. Prendendo spunto da un ciclo di lezioni americane tenute agli studenti di una prestigiosa università del Vermont, il Middlebury College, Zucconi mette da parte, rispettosamente, Boccaccio e Cavour per rivisitare, con la sua ironia affettuosa tessuta di esperienze personali e con la coscienza di rivolgersi non ad accademici, ma a chi dello storia italiana sa molto poco (cioè quasi tutti), pregiudizi e cliché sul dramma pirandelliano degli italiani in cerca di se stessi.