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Buoni e cattivi
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Materiale linguistico moderno

Feltri, Vittorio

Buoni e cattivi : le pagelle con il voto ai personaggi conosciuti in 50 anni di giornalismo / Vittorio Feltri ; con Stefano Lorenzetto

Venezia : Marsilio, 2014

Abstract: Mezzo secolo di politica, economia, cultura, costume, cronaca, spettacolo e sport. Mezzo secolo di personaggi conosciuti da vicino oppure osservati da lontano: pontefici, presidenti, premier, ministri, leader di partito, magistrati, imprenditori, editori, giornalisti, attori, conduttori televisivi, artisti, campioni, galantuomini e criminali. Vittorio Feltri segna buoni e cattivi sulla lavagna della storia. Ne esce un catalogo umano in ordine alfabetico dettato dalla memoria, compilato insieme a Stefano Lorenzetto, che nel 2010 aveva intervistato Feltri ne Il vittorioso. Con tanto di voti in pagella, da 1 a 10, come usava un tempo sui banchi di scuola. Solo che qui gli alunni si chiamano Papa Francesco, Giorgio Napolitano, Silvio Berlusconi, Matteo Renzi, Beppe Grillo, Gianni Agnelli, Giulio Andreotti, Bettino Craxi, Umberto Bossi, Antonio Di Pietro, Enzo Biagi, Daria Bignardi, Adriano Celentano, Fiorello, Riccardo Muti, Gino Bartali, Pietro Pacciani... I buoni? Da Oriana Fallaci a Indro Montanelli. Voto: 10. I cattivi? Da Camilla Cederna a Gianfranco Fini. Voto: 2.

Operazioni straordinarie
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Materiale linguistico moderno

Tartaglia, Ezio

Operazioni straordinarie : fusioni, scissioni, leveraged buy out / Ezio Tartaglia

Roma : Aracne, 2014

Etnografia del quotidiano
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Aime, Marco

Etnografia del quotidiano : uno sguardo antropologico sull'Italia che cambia / Marco Aime ; prefazione di Jean-Loup Amselle

Milano : Elèuthera, 2014

Abstract: Riflettere sulla propria società, utilizzando gli strumenti a disposizione dell'antropologo, è un tentativo di condividere con gli altri membri del gruppo di appartenenza alcune possibili letture dei punti di rottura che segnano quella società. E di crepe nella società italiana attuale se ne riscontrano tante. L'Italia appare come una società frammentata che di conseguenza agisce in modo disordinato, cosa che impedisce il nascere di una coscienza collettiva. Da qui deriva anche la criticità del rapporto tra cittadino e Stato, un'istituzione che nel nostro paese conserva i tratti tipici dei regimi autoritari, sebbene celati nelle pieghe della legalità. Uno stato di cose che traspare in modo evidente se si analizzano in modo disincantato alcuni momenti topici della nostra vita pubblica, sia a livello istituzionale, sia a livello della quotidianità di massa. Ed ecco quindi come la parata del 2 giugno, la percezione della Borsa e del potere finanziario o lo sviluppo del sistema ferroviario nazionale diventano metafore quanto mai ricche ed esaurienti per capire l'evoluzione della società italiana. Prefazione di Jean-Loup Amselle.

La vita è un viaggio
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Severgnini, Beppe

La vita è un viaggio / Beppe Severgnini

Milano : Rizzoli, 2014

Abstract: La vita è un viaggio, e gli italiani viaggiano soli. Com'è difficile trovare chi ci guidi, chi ci accompagni, chi ci incoraggi. Siamo una nazione al valico: dobbiamo decidere se dirigerci verso la normalità europea o tornare indietro. Siamo un Paese incerto tra immobilità e fuga. Fuga all'estero, fughe tra egoismi e piccole ossessioni che profumano di anestetico (ossessioni tecnologiche, gastronomiche, sportive, sessuali). La vita è un viaggio non vuole indicare una meta. Prova invece a fornire qualche consiglio per la traversata. Suggerimenti individuali, non considerazioni generali (o, peggio, generiche). La destinazione la decide chi viaggia. Ma una guida, come sappiamo, è utile. Per partire non servono troppe parole: ne bastano venti, come i chilogrammi di bagaglio consentiti in aereo. Parleremo di insegnamento, incoraggiamento, ispirazione. Parleremo di brevità e precisione, qualità indispensabili in questi tempi affollati. Parleremo dell'importanza di trovare persone di riferimento. Parleremo della gioia d'impegnarsi con gli altri e, magari, per gli altri. Parleremo della saggezza di scoprire soddisfazione nelle cose semplici. Parleremo di scelte, atteggiamenti, comportamenti, insidie da evitare e consolazioni a portata di mano. Dopo Italiani di domani, un nuovo libro come navigatore. Un navigatore ironico, affettuoso e preciso. L'autore, ancora una volta, riesce a intuire il momento dell'Italia, le sue ansie e le sue possibilità: e lo fotografa con implacabile lucidità.

Il mio primo dizionario degli anni '80
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Materiale linguistico moderno

Nardo, Roberto

Il mio primo dizionario degli anni '80 / Roberto Nardo ; disegni di Davide Pascutti

[S.l.] : Becco Giallo, 2014

Non chiamatemi straniero
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Caferri, Francesca

Non chiamatemi straniero : viaggio fra gli italiani di domani / Francesca Caferri

Milano : Mondadori, 2014

Abstract: Chi è italiano oggi? Solo chi nasce da genitori italiani o anche quei bambini e ragazzi, ormai oltre un milione, che nel nostro Paese vivono, studiano e crescono respirandone sin dall'infanzia la cultura e le tradizioni? Da questa domanda parte il viaggio di Francesca Caferri alla scoperta di quella che è stata definita la generazione Balotelli, i nuovi italiani di origine straniera. Una presenza sempre più familiare, soprattutto nelle scuole: oltre l'8% degli studenti nell'anno scolastico 2011-2012, dato che continua ad aumentare a ritmo vertiginoso. Da Treviso a Napoli, questi giovani raccontano in prima persona l'esperienza quotidiana a cavallo fra due mondi: quello a cui appartengono stabilmente, ma che fatica a dare loro spazio, e quello di provenienza, lontano, diverso, a volte oppressivo, che spesso li rinnega. Ne scaturisce un ritratto abbastanza sorprendente e variegato. C'è la voglia di emergere, il disincanto di chi in Italia continua a sentirsi un estraneo, il fiero senso di appartenenza alla nostra nazione, e chi sdegnosamente contesta qualsiasi etichetta. A dominare, però, è la delusione per una realtà che troppe volte ha sbattuto loro le porte in faccia, il senso di una identità sospesa, incerta, in bilico, come il futuro di questi ragazzi, su cui gravano i ritardi e le incongruenze della legislazione.

Riprendiamoci la vita
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Reichlin, Alfredo

Riprendiamoci la vita : lettera ai nipoti / Alfredo Reichlin

Roma : Eir, 2014

Abstract: Sento l'assillo di aiutare la nascita di una nuova generazione la quale ricominci a pensare la politica come storia in atto. E così pensi all'Italia. Si misuri cioè con il fatto che l'Italia è arrivata veramente a un appuntamento con la sua storia, nel senso abbastanza preciso che siamo a un passaggio tra un prima e un dopo, come del resto nella nostra storia è già avvenuto: il regicidio e le cannonate di Milano ma subito dopo la svolta del cosiddetto decennio giolittiano; la grande fuga del Re e dei generali l'8 settembre con la dissoluzione di ogni parvenza di Stato ma subito dopo un grande slancio ricostruttivo e l'avvento della Repubblica. Però senza dimenticare che tra questi esempi c'è anche il passaggio dallo Stato liberale alla dittatura mussoliniana. Ecco la sfida. La risposta a queste sfide richiede idee nuove e soprattutto strumenti nuovi. Questo libro di Alfredo Reichlin si pone il compito di riflettere sul futuro del Paese, e in particolare sul crocevia della sopravvivenza e della trasformazione della democrazia in una dimensione europea. Quali sfide ci attendono per non finire inglobati in un mondo costruito su una cittadinanza debole e su una democrazia debole? Quali forze si devono attivare per rispondere al grave declino economico, etico-politico e morale in corso? Questi compiti stanno di fronte alle nuove classi dirigenti del Partito Democratico e della società italiana più in generale.

Cosa tiene accese le stelle
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Calabresi, Mario

Cosa tiene accese le stelle : storie di italiani che non hanno mai smesso di credere nel futuro / Mario Calabresi

Milano : Mondadori, 2014

Abstract: Maria, la nonna di Mario Calabresi, andava a letto esausta, dopo una giornata spesa a lavare montagne di lenzuola e pannolini. Quella sera, quella in cui per la prima volta aveva usato la lavatrice, è stata, nei suoi ricordi, lo spartiacque tra il prima e il dopo. Calabresi ha ricomposto i frammenti di un tempo in cui si faceva fatica a vivere ma era sempre accesa una speranza, e di un presente così paralizzato da non riuscire a mettere a fuoco l'esempio di chi non ha smesso di credere nel futuro. Ed ecco un viaggio nel vissuto del nostro Paese attraverso le storie di chi - scienziati, artisti, imprenditori, giornalisti e persone comuni - è stato capace di inseguire i propri sogni, affrontando a testa alta le sfide collettive e individuali del mondo di oggi. C'è chi è riuscito a offrire una speranza per i malati incurabili, chi è diventato un prestigioso astronomo e spera ancora di vedere l'uomo su Marte, chi ha trasformato la sua tesi di laurea in un'azienda californiana di successo, e chi ha deciso di cambiare il proprio destino giocando l'unica carta a sua disposizione, lo studio. Per intuire che in mezzo allo sconforto diffuso la strada esiste, perché coltivando le proprie passioni non si rimane delusi e perché la libertà si conquista, anche, con la volontà. Per scoprire un giacimento di vita, energia e coraggio, un luogo in cui le stelle si sono accese per guidare il cammino degli uomini, la loro fantasia, i loro sogni, per insegnarci a non tenere la testa bassa, nemmeno quando è buio.

Da qui all'eternità
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Rizzo, Sergio

Da qui all'eternità : l'Italia dei privilegi a vita / Sergio Rizzo

Milano : Feltrinelli, 2014

Abstract: È accettabile, in un paese martoriato da una crisi infinita, che un deputato regionale cinquantenne, con l'età di Brad Pitt e Monica Bellucci, incassi un vitalizio dopo solo qualche mese di legislatura? E prendendo più del doppio di un operaio inchiodato 42 anni in fabbrica? Come possono i cittadini esposti da anni al massacro dei loro diritti, dall'innalzamento inarrestabile dell'età pensionabile al taglio degli assegni previdenziali, rassegnarsi all'intoccabilità dei privilegi ingiustificati di altri cittadini, considerati di serie A? Quello delle rendite perenni e spropositate, dei vitalizi scandalosi o delle poltrone perpetue è il più odioso dei vizi nazionali. Pubblici e privati: perché chi entra nel circolo vizioso del potere burocratico finisce per rimanervi felicemente intrappolato per sempre. Ci sono dirigenti pubblici pressoché inamovibili anche ben oltre la pensione. E poi ancora consiglieri regionali, assessori provinciali, generali, ambasciatori, top manager di banche e imprese che possono contare su infinite prebende e inappellabili incarichi a vita, sindacalisti a cui la politica garantisce sistemazioni eterne con vitalizi da favola. La colpa spesso è delle regole. Regole che hanno spalancato un abisso fra il Palazzo e il paese. Per rimettere in moto l'Italia si deve ripartire da qui. Mettere in discussione i privilegi eterni. Abbattere le rendite parassitarie. Cambiare le regole assurde che rischiano di distruggere il paese.

Storia di una professoressa
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Senesi, Vauro

Storia di una professoressa / Vauro Senesi

Milano : Piemme, 2014

Abstract: Ester è una professoressa, una che crede nel suo lavoro, nel suo ruolo. Fin da ragazza, fin da quando frequenta la parrocchia e aiuta don Carlo, un prete di borgata che legge ai ragazzi Don Milani al posto del Vangelo e che cerca di strappare i figli degli ultimi al loro destino di ignoranza ed esclusione. È stato lui a creare il doposcuola in cui Ester ha compiuto i primi passi come insegnante. Ma la storia non si ferma davanti ai muri dell'oratorio e, mentre Battisti e poi Guccini prendono il posto di Modugno sul giradischi, scorrono le notizie della guerra in Vietnam, le contestazioni studentesche, la bomba a piazza Fontana, le scritte Assassini sui muri della scuola. Qualcuno cambia chiesa, come Giovanni, il primo amore di Ester, quando scopre che Dio è morto e che ci sono battaglie più importanti da combattere, riunioni di comitato, e poi chissà. Attraverso la vicenda di Ester, prima scolara e studentessa e poi professoressa, Vauro ripercorre oltre quarant'anni di scuola e di società italiana, dagli anni Sessanta a oggi.

Gli italiani prima dell'Italia
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Capra, Carlo

Gli italiani prima dell'Italia : un lungo Settecento, dalla fine della Controriforma a Napoleone / Carlo Capra

Roma : Carocci, 2014

Abstract: È nota la frase attribuita a Massimo d'Azeglio, fatta l'Italia bisogna fare gli italiani, ma è concepibile provare a invertire la successione cronologica tra i due processi, giacché per fare l'Italia era pur necessario che esistessero in qualche forma e in numero sufficiente gli italiani, con un bagaglio di lingua e memorie comuni e di idee condivise, tra le quali la coscienza della propria arretratezza rispetto alla parte più sviluppata dell'Europa e il desiderio di superare la tradizionale frammentazione politica. La prima si affermò e si diffuse tra le classi colte a partire dagli ultimi decenni del Seicento, il secondo fu un portato dell'età rivoluzionaria e napoleonica, in cui ebbero un peso determinante lo sconvolgimento degli antichi assetti politici e l'esperienza dello Stato moderno con i suoi ordinamenti, i codici, l'esercito, la scuola. Di qui la periodizzazione adottata, che abbraccia quasi un secolo e mezzo di storia italiana e fa largo posto, accanto agli aspetti politico-istituzionali e alle vicende culturali, alle strutture economiche e alle forme di socialità proprie del nostro lungo Settecento.

Il palazzo di vetro
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Corbucci, Riccardo

Il palazzo di vetro : la trasparenza come strumento di prevenzione della corruzione / Riccardo Corbucci

[Roma] : Editori Riuniti University Press, 2014

Abstract: Cosa hanno in comune gli scandali del Mose di Venezia, dell'Expo di Milano, dei Mondiali di Nuoto di Roma 2009 e della cricca della Protezione civile dell'Aquila e del G8 della Maddalena? Sono tutti esempi di una corruzione sistemica, capace di mettere a libro paga funzionari, dirigenti pubblici, ministri, deputati, amministratori locali, spingendosi fino ad inquinare gli organismi di controllo preposti al contrasto della corruzione, con il coinvolgimento nelle recenti indagini di esponenti della Guardia di finanza, magistrati della Corte dei Conti e giudici del Consiglio di Stato. Un sistema corruttivo paragonabile ad un cancro, che si espande e si riproduce nella vita di ognuno di noi, pur rimanendo invisibile. Per vincere la guerra alla corruzione, trasparenza e controllo da parte dei cittadini rappresentano le fondamenta del palazzo di vetro, sui cui si fondano le attuali norme di contrasto alla corruzione, fino al recente decreto emanato dal governo Renzi per rafforzare i poteri dell'autorità anticorruzione guidata dal magistrato Raffaele Cantone. La trasparenza e il controllo da parte dei cittadini dell'attività della pubblica amministrazione rappresentano le deboli fondamenta del palazzo di vetro, poiché lo Stato non ha ancora provveduto a dotare i cittadini di una formazione sociale e culturale adeguata, che consenta di definire un codice universale, comprensibile per tutti, che permetta di identificare le condotte illecite da denunciare.

Ritorni di fiamma
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Isnenghi, Mario

Ritorni di fiamma : storie italiane / Mario Isnenghi

Milano : Feltrinelli, 2014

Abstract: L'attivo e il passivo di una storia collettiva - tanto più se drammatica e divisiva - si misurano anche così, da come si vivono le sconfitte da parte dei vinti, e le vittorie da parte dei vincitori.

Case
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Bencivenga, Ermanno

Case / Ermanno Bencivenga

Milano : Cairo, 2014

Abstract: Non siamo puri spiriti. Siamo corpi che abitano uno spazio, e il modo in cui lo abitiamo riflette ed esprime il nostro essere, le sue qualità e le sue patologie. I protagonisti di questi sei racconti hanno, in diverse forme, un rapporto particolare con il proprio spazio vitale, che definisce la loro esistenza come un appuntamento mancato, un'attesa inutile in una terra di nessuno per una realizzazione e una gioia che hanno dichiarato perpetua indisponibilità. In questi racconti, piccole tranche de vie, talvolta la casa soffoca e opprime i protagonisti; talaltra s'impone precisamente attraverso la sua assenza (una delle manifestazioni più intense di presenza, avrebbe detto Sartre). Ci sono Carlo e Laura Dadda che costruiscono tutta la vita intorno a un salone che si trasforma nella loro rovina; ci sono gli Iovine, Raffaele e Antonietta, notai da generazioni così impegnati a dimostrare al mondo la propria fortuna da non vedere l'umiliazione cui sono costretti; ci sono Luca Spiazzi, single incallito, felice di essere scampato al pericolo di accasarsi e Stefano Trotti che lavora quattordici ore al giorno per mantenere un appartamento dove dorme soltanto, stremato, la notte; poi ci sono i coniugi Cutrupi, lui nobile decaduto, lei figlia di un fornaio arricchito, schiavi in modo diverso di un antico palazzo e Demetrio Rota che compra un biglietto di sola andata per New York per lasciarsi alle spalle la casa costruita dal padre, in Calabria, che da focolare è diventata carcere.

La terza Italia
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Materiale linguistico moderno

Spadafora, Vincenzo

La terza Italia : manifesto di un Paese che non si tira indietro / Vincenzo Spadafora

Milano : Mondadori, 2014

Abstract: Sono quasi cinque milioni gli italiani che prestano la loro opera nel cosiddetto terzo settore: il mondo del dare, l'universo della gratuità e della solidarietà umana, religiosa o laica che sia. L'Italia cadrebbe a pezzi senza il lavoro di associazioni, onlus, operatori sociali, volontari, piegata com'è dalla crisi e dalla latitanza delle istituzioni. Questo libro fotografa le periferie del mondo intrecciando storie di vita dura, malaffare, riscatto sociale e impegno civile a ricordi personali: si parte dalla Terra dei fuochi (la zona dove l'autore è nato, sita fra Napoli e Caserta, e ormai tristemente nota quanto Scampia) per arrivare a Roma, sfiorando i palazzi e chiamandoli spesso in causa per le mancate scelte e gli scempi nazionali. Ma si passa anche dal Ruanda e dalla Striscia di Gaza, dalle carceri minorili e da Lampedusa, dalle scuole italiane e dai laboratori teatrali dove si cerca di sottrarre i giovani alla chimera dei soldi facili della camorra. Pagine scandite dalla vibrante ostinazione a costruire un mondo migliore e segnate dal dolore provato in gioventù per il difficile rapporto con il padre. Una lettura che commuove e rassicura: commuove quando entra nelle profondità dei ricordi famigliari e rassicura perché disegna un'Italia generosa, viva e pronta a ripartire. Su Wikipedia dovrei scrivere: 'Vincenzo Spadafora è uno che ci crede', invece l'enciclopedia digitale non prevede tanta semplicità romantica di autodefinizione...

Romanzi
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Materiale linguistico moderno

Di_Ruscio, Luigi

Romanzi / Luigi Di Ruscio ; a cura di Andrea Cortellessa e Angelo Ferracuti

Milano : Feltrinelli, 2014

Abstract: Luigi Di Ruscio è stato poeta e narratore. Dagli anni cinquanta è stato subito riconosciuto come un talento violento, dissacrante, che si è presto smarcato dall'etichetta sbrigativa di poeta-operaio per costruire una possente, vorticosa avventura letteraria che comincia dentro l'Italia ferita del dopoguerra. Quando Di Ruscio, nel 1957, lascia le Marche per trasferirsi in Norvegia, dove ha lavorato e costruito una famiglia, le sue prose si fanno ancora più intense e febbricitanti. La sua lingua, esiliata, si apre, si scardina, si reinventa. Il ritmo si fa convulso e netto. Non meno di scrittori come Gadda, D'Arrigo, Roversi e Pagliarani, Di Ruscio finisce per dare corpo a opere che, come dice Andrea Cortellessa, recano su di sé le macchie, gli urti, le ferite della storia: termometri sempre in azione, segnavento che non si fermano mai; e che, così a lungo esposti all'infuriare degli eventi, si rivelano anche accumulatori, giacimenti, immensi archivi viventi d'una storia che continua a passare senza essere mai passata del tutto. Palmiro, Cristi polverizzati, Neve nera e Apprendistato, raccolti per la prima volta insieme in questo volume, ben corrispondono a quelle che l'autore ha chiamato memorie romanzesche - una complessa, beffarda immagine dell'Italia degli anni cinquanta, l'unica Italia che lo scrittore ha di fatto conosciuto.

Le stelle non sono lontane
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Materiale linguistico moderno

Morvillo, Candida

Le stelle non sono lontane / Candida Morvillo

Milano : Bompiani, 2014

Abstract: A 25 anni, Astrid è la stella del pomeriggio Tv e la fidanzata di Giangi di Settembrini, un giovane aristocratico, noto alle cronache rosa come campione di eleganza e playboy, ma che la sera si addormenta sul divano senza neanche guardarla. Arrivare a condurre lo show del sabato sera sarebbe per Astrid la svolta di un'intera carriera, il riscatto sociale di una vita, ma altre conduttrici, altrettanto agguerrite, le contendono lo stesso programma e i favori dello stesso potente: il presidente Cesare Gallia, capriccioso padrone della casta al governo. L'arrivo di una misteriosa busta verde sgretolerà in un attimo le speranze di Astrid, costringendola ad affrontare i suoi segreti e le sue paure. In un'unica, decisiva, settimana, scandita dall'attesa per la festa di compleanno del presidente e dall'attesa per la presentazione dei palinsesti, si intrecciano i destini di questi e altri personaggi e si dipana un romanzo corale, popolato di politici nevrotici, principesse sull'orlo di una crisi di nervi, escort mascherate da sante, minorenni disinvolte, faccendieri di ogni risma, insospettabili cripto gay. Per tutti, il passato riemergerà a presentare il conto e, presto, tutti si ritroveranno a rischio di perdere tutto.

Dialogo sull'Italia
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Materiale linguistico moderno

De Rita, Giuseppe - Bonomi, Aldo

Dialogo sull'Italia : l'eclissi della società di mezzo / Giuseppe De Rita, Aldo Bonomi ; premessa di Riccardo Bonacina

Milano : Apogeo, 2014

Abstract: Siamo governati da élite che sanno volare alto, che riescono a inserirsi in complesse trattative internazionali, ma accentuano sempre più la differenza tra ciò che, usando categorie risorgimentali, potremmo chiamare il primo e il secondo popolo. C'è un popolo immerso nella quotidianità e nella fatica del vivere e un altro popolo che pensa il sentimento del primo e ne costituisce, quindi, il legittimo sovrano. Oggi ci troviamo in una situazione molto simile a quella che, nel XIX secolo, vide nascere le nozioni di società di mezzo, classe, comunità. Sono solo cambiati i tempi e il secondo popolo non più in grado di leggere i desideri o i pensieri del primo e, di conseguenza, lo lascia solo. Dobbiamo ripensare molte cose e accorgerci che cresce il desiderio di una comunità e di quello spazio comune che chiamiamo società di mezzo.

Italo globali
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Materiale linguistico moderno

Italo globali : viaggio nell'Italia che vive al ritmo del mondo / a cura di Gabriele Caramellino ; testi di Alberto Abruzzese ... [et al.] ; con una intervista a Donald Sassoon

Bologna : Lupetti, 2014

Abstract: L'Italia riserva sempre sorprese. Questo libro racconta quelle positive. Quali sono gli italiani che hanno visto il futuro e lo stanno percorrendo? La risposta è affidata a coloro che hanno saputo costruire un lavoro, un business, una visione al passo con l'evoluzione dei tempi. Italiani digitali. Scritto con un taglio divulgativo e con un linguaggio accessibile a tutti, con i contributi di specialisti di comunicazione ed innovazione, questo libro si rivolge tanto al lettore curioso quanto a chi voglia attingere, per lavoro, idee utili sul mondo che verrà. Giovani emergenti e professionisti affermati si uniscono in un grande ritratto della vita e del business al tempo del web, e lo fanno attraverso un libro: per rallentare il ritmo frenetico della routine quotidiana e fermare su carta idee, pensieri e strategie su cui vale la pena di riflettere. C'è chi ce la fa anche in un momento storico di crisi: le storie raccolte in questo libro documentano l'Italia e gli italiani che hanno la capacità di muoversi con il mondo. Perché guardare al mondo è la via maestra per tornare a crescere.