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Licenziate i padroni
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Materiale linguistico moderno

Bentivogli, Marco

Licenziate i padroni : come i capi hanno rovinato il lavoro / Marco Bentivogli

Milano : Rizzoli, 2023

Abstract: «Lavoro: cambia tutto.» Quante volte lo abbiamo sentito dire sulla scia delle grandi trasformazioni che hanno investito il mondo produttivo. Eppure in Italia le dinamiche del rapporto lavorativo restano ancorate a vecchi concetti padronali, anche quando non di padroni/proprietari si parla ma di capi, capetti, manager e direttori delle risorse umane, che della mentalità e dei comportamenti padronali hanno preso tutto il peggio. È contro di loro che Marco Bentivogli si scaglia in questo libro, un libro che è un grido di rabbia: rabbia contro i «padroni» mediocri, rabbia per un Paese con molti capitali e pochi capitalisti, dove la ricchezza si eredita e il «capitalismo relazionale» fa sì che nelle aziende vengano cooptati i fedelissimi e gli amici degli amici che hanno frequentato le stesse scuole e gli stessi circoli. E questo non vale solo per il mondo delle imprese private: vale anche per quelle pubbliche, per la politica, il sindacato, le associazioni, la pubblica amministrazione… Questo però non è un libro per «difendersi» dai padroni. È il manifesto di una frustata culturale a una grande finzione: bisogna al più presto licenziare questa moderna cultura aziendale che di moderno ha solo le etichette. Qui troverete una denuncia senza mezzi termini dell’«abuso d’ufficio» che permea il nostro terziario e un’accusa ai capi «cane pastore» con l’ossessione del controllo, un controllo che serve solo a nutrire il narcisismo di chi lo esercita, ma che soffoca la produttività e insieme il «BenVivere» (meglio del benessere) delle persone. Troverete anche una riflessione sul senso del lavoro, sulla sua dimensione comunitaria – e dunque sulla necessità di inglobare all’interno di esso la «cura» (per se stessi e per gli altri) –, sulla responsabilità sociale dell’impresa e sulle sue concrete applicazioni. E infine uno sguardo sul futuro, che è già presente, in cui saper riconoscere oltre ai rischi anche le opportunità dell’intelligenza artificiale, che potrà aiutarci a potenziare ciò che nel lavoro costituisce la nostra prerogativa essenziale: la nostra umanità.

Umanità in rivolta
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Materiale linguistico moderno

Soumahoro, Aboubakar

Umanità in rivolta : la nostra lotta per il lavoro e il diritto alla felicità / Aboubakar Soumahoro

Milano : Feltrinelli, 2020

Abstract: Aboubakar Soumahoro difende i diritti dei lavoratori. Arrivato in Italia dalla Costa d'Avorio più di vent'anni fa, ha conosciuto da vicino le insidie di un tessuto civile sempre più logoro e incapace di garantire i diritti minimi di ogni essere umano. Il suo è un avvertimento: forse dietro "i mestieri che gli italiani non vogliono più fare" si nasconde il degrado delle condizioni generali di lavoro, che chi arriva in Italia sprovvisto di tutele e di diritti è costretto ad accettare per sopravvivere. È così che si spiega il gran ritorno della retorica del "prima gli italiani" e della "razza": uno stratagemma per abbassare il costo del lavoro e ridurre drasticamente la distanza tra dignità e sfruttamento. Questo manifesto riempie un vuoto nel dibattito politico italiano, perché dice in modo forte e chiaro che per non rinunciare al diritto alla felicità il nostro paradigma economico deve cambiare. Una nuova solidarietà deve nascere, così ha scritto Albert Camus, dalla rivolta di chi dice no a una condizione inumana di schiavitù. Aboubakar Soumahoro sa cosa significa essere privati di un diritto e per questo sa anche cosa significa lottare per conquistarlo. "Possiamo essere poveri, sfruttati e precari, ma non importa: usciremo dall'angolo".

Non è lavoro, è sfruttamento
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Materiale linguistico moderno

Fana, Marta

Non è lavoro, è sfruttamento / Marta Fana

Bari ; Roma : Laterza, 2019

Economica Laterza

Abstract: "In Italia il canto costante è che il lavoro `non c'è': però è lo stesso paese dove si chiede di lavorare gratis o senza tutele. Il tutto con spaventevoli ricadute culturali sul lavoro come merce degradata, una svalutazione umana e professionale che riguarda tutti. Marta Fana ci racconta non solo i numeri del lavoro, già deprimenti, ma la sua perdita di qualità. Non è un libro per economisti, questo combattivo pamphlet, ma un libro per lavoratori." (Alessandro Robecchi, "il Fatto Quotidiano")

Il lavoro che cambia
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Materiale linguistico moderno

Il lavoro che cambia : verso l'era digitale : terza indagine sui lavoratori italiani / a cura di Mimmo Carrieri e Cesare Damiano

Roma : Ediesse, 2019

Abstract: Questa terza indagine sui lavoratori si è svolta mentre è alle porte la rivoluzione digitale. I lavoratori italiani si mostrano preoccupati per gli effetti dell'introduzione delle nuove tecnologie, ma ancora di più appaiono insicuri e ansiosi per i problemi che stanno affrontando «ora»: in particolare per la tenuta dei loro redditi e per la stabilità dei posti di lavoro. Il ritratto che emerge dai dati dell'indagine costituisce un catalogo molto ampio delle diverse facce dei cambiamenti in atto tra i lavoratori italiani. Esso conferma alcuni aspetti noti ed importanti, come il buon livello di soddisfazione espresso da questi verso il loro lavoro e l'apprezzamento diffuso verso i miglioramenti ergonomici introdotti dentro l'organizzazione produttiva. Nello stesso tempo si manifesta nella percezione dei lavoratori il rafforzamento di alcuni problemi ormai cronici. Primo tra tutti quello dei bassi salari, che sovente diventano bassissimi, e che attecchiscono sempre più anche tra i lavoratori autonomi (ai quali viene per la prima volta dedicato un focus approfondito e di grande interesse). L'indagine ritrae - attraverso dati drammatici - anche un grande cambiamento in atto da tempo, che viene definito come «evaporazione della politica»: l'aumento della distanza tra lavoratori e politica e il loro sentimento crescente di essere trascurati e non rappresentati adeguatamente nella sfera pubblica. Un mondo del lavoro insicuro e bisognoso di nuove garanzie: che rivela però, insieme alle sue preoccupazioni, anche una inedita e rilevante domanda di nuovi beni pubblici e di riforme di grande spessore.

Colpita al cuore
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Bertinotti, Fausto

Colpita al cuore : perché l'Italia non è una repubblica fondata sul lavoro / Fausto Bertinotti

Roma : Castelvecchi, 2018

Abstract: Se oggi venisse chiamato un costituzionalista, da una qualsiasi parte del mondo, a soggiornare nel nostro Paese e gli fosse chiesto di riformulare l'articolo 1 della Costituzione in modo che corrisponda alla realtà presente, cosa scriverebbe? Volendo aderire alla dura verità dei fatti non potrebbe che sancire che l'Italia è una Repubblica "fondata sul mercato". La costituzione materiale che ha preso corpo nell'ultimo quarto di secolo ha eroso le basi della Carta e, infine, ne ha prodotto il rovesciamento. Ma chi sono gli assassini della Costituzione e dell'articolo 1, che ne è l'architrave? E come è potuto accadere che abbiano avuto mano libera? L'ex presidente della Camera Fausto Bertinotti tenta di rispondere a tutti questi interrogativi e ripercorre la storia d'Italia - e del lavoro - partendo dai "trenta anni gloriosi" iniziati con la promulgazione della Carta del '48 per arrivare al Jobs Act del governo Renzi.

Non è lavoro, è sfruttamento
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Fana, Marta

Non è lavoro, è sfruttamento / Marta Fana

Bari [etc.] : Laterza, 2017

Abstract: Giovani e meno giovani costretti a lavorare gratis, uomini e donne assuefatti alla logica della promessa di un lavoro pagato domani, lavoratori a 3 euro l'ora nel pubblico e nel privato: questa è la modernità che paga a cottimo. Sottoccupazione da un lato e ritmi di lavoro mortali dall'altro. Diritti negati dentro e fuori le aziende per quanti non vogliono cedere al ricatto. Storie di ordinario sfruttamento, legalizzato da vent'anni di flessibilizzazione del mercato del lavoro. Malgrado la retorica della flessibilità espansiva e del merito come ingredienti indispensabili alla crescita sia stata smentita dai fatti, il potere politico ha avallato le richieste delle imprese. Il risultato è stato una cornice legislativa e istituzionale che ha prodotto uno sfaldamento del mondo del lavoro: facchini, commesse, lavoratori dei call center, addetti alle pulizie in appalto procedono in ordine sparso, non sentono più di appartenere alla medesima comunità di destino. Le inchieste di Marta Fana sul Jobs Act e la sua lettera al ministro Poletti, condivise da migliaia e migliaia di lettori, hanno portato alla luce la condizione del lavoro in Italia, imponendola all'attenzione pubblica come voce di un'intera generazione

Il futuro al lavoro
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Spolverato, Gianluca

Il futuro al lavoro : l'Italia al tempo dello smart working tra conservatori, vittime e innovatori / Gianluca Spolverato

Milano : Guerini next, 2017

Abstract: L'Italia è una Repubblica fondata sul diritto del lavoro. Un diritto sfuggente, frutto di prassi territoriali, di un lungo susseguirsi di leggi e provvedimenti, di un affastellarsi di norme interpretative. Le vecchie categorie che lo definivano - impresa e imprenditore, lavoro e lavoratore, dipendenza, contratto, ammortizzatore sociale - sono saltate, ma i più sembrano non averci fatto caso. L'Italia è però anche il luogo dove il lavoro sta cambiando. Nonostante un contesto apparentemente immodificabile, c'è chi il salto in avanti l'ha già fatto. Per esempio, superando la logica di un lavoro misurato in ore. Oppure costruendo sistemi che favoriscono lo smart working, il «lavoro agile», recentemente riconosciuto da una legge che in questo volume si presenta nel dettaglio. 0 ancora, trasformando il vecchio concetto di ammortizzatore sociale in un nuovo welfare aziendale che ha come obiettivo il benessere di ciascun collaboratore, inteso come il portatore di un valore aggiunto insostituibile. Non dichiarazioni d'intenti, non sogni, ma concrete esperienze raccontate da chi ogni giorno «lavora sul lavoro». Il futuro al lavoro è un viaggio nel mondo di oggi: un presente che puzza di passato - con le sue mille pastoie, le contraddizioni, l'attesa di miracoli che non arriveranno mai - ma che a tratti profuma di futuro. Un futuro che cammina sulle gambe di chi sceglie di cambiare e sperimenta nuove strade per innovare. "Il futuro al lavoro" è una raccolta di storie vere

L'inganno generazionale
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Del Boca, Alessandra

L'inganno generazionale : il falso mito del conflitto per il lavoro / Alessandra Del Boca, Antonietta Mundo ; prefazione di Maurizio Ferrera

Milano : Università Bocconi, 2017

Abstract: Preoccuparsi del futuro dei giovani e della sicurezza degli anziani è normale in tempi di crisi e doveroso per una società che tiene alla giustizia distributiva e alla solidarietà verso i più deboli. Nel nostro paese però le preoccupazioni sono alimentate da un dibattito carico di polemica e vuoto di analisi, interessato più a suscitare indignate lamentazioni - spesso esagerate, quasi sempre infondate - che a cercare soluzioni. Questo libro smonta i luoghi comuni che imperversano e dimostra come i dati rivelino invece realtà più sfumate, inattese, talora rassicuranti. La disoccupazione giovanile è un problema serio, ma riguarda davvero il 4°% dei soggetti o un inganno statistico amplifica il fenomeno? È vero che i giovani possono trovare lavoro solo quando i più anziani liberano posti andando in pensione? Le statistiche dicono una cosa diversa. Riforma Fornero e Jobs Act sono sotto attacco, ma un patto fra le generazioni richiede che si smetta di guardare al passato per ragionare seriamente di soluzioni per il futuro. I dati qui presentati e i suggerimenti proposti indicano la via in un welfare che svolga la sua doppia funzione: riparare ex post, rispondendo ai bisogni di ciascuno, e preparare ex ante, formando capacità che accrescano le opportunità e il benessere di tutti

Al bivio
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Carrieri, Mimmo - Feltrin, Paolo

Al bivio : lavoro, sindacato e rappresentanza nell'Italia d'oggi / Mimmo Carrieri, e Paolo Feltrin ; presentazione di Guido Baglioni

Roma : Donzelli, 2016

Abstract: Quanto e perché i sindacati sono rappresentativi della realtà del lavoro in Italia? Fino a poco tempo fa la risposta a un simile quesito sembrava semplice e dava luogo a poche incertezze. Nella fase più recente, crescenti discussioni e persino roventi polemiche hanno messo in dubbio la forza dei sindacati italiani, già scossa da una certa marginalizzazione dall'arena politica e accentuata dalle prese di posizione dell'attuale governo e del premier Matteo Renzi. Forti di una lunga frequentazione e di una conoscenza rigorosa della materia, Mimmo Carrieri e Paolo Feltrin presentano ai lettori dati aggiornatissimi, che consentono di elaborare una risposta fondata a quel quesito. A dispetto di molti luoghi comuni, è così possibile constatare come le organizzazioni sindacali mantengono nel tempo, e in certa misura addirittura rafforzano di recente, il loro bacino di rappresentanza, nonché il loro notevole stock di iscritti. Emerge però, al contempo, una perdita di influenza sulla società più in generale, una difficoltà a dar voce a segmenti importanti del mercato del lavoro, una minore efficacia nella dialettica con il sistema politico. Il loro ruolo sembra dunque ridursi. A partire da queste tendenze, i due autori ragionano su innovazioni e correttivi possibili. Presentazione di Guido Baglioni.

Flessibilità contro precarietà
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Rotondi Francesco

Flessibilità contro precarietà : il jobs act di Matteo Renzi da che parte sta? / Francesco Rotondi ; con Filippo Di Nardo

Soveria Mannelli : Rubbettino, 2015

Abstract: La confusione regna sovrana quando si parla di lavoro. Prevale la propaganda a scapito della ragionevolezza e della comprensione dei reali processi in atto nell'economia e nei modelli di organizzazione del lavoro. In questo caos mediatico posizioni largamente minoritarie nel Paese trovano terreno fertile per affermarsi come idee prevalenti. È passato il messaggio sbagliato, ossia l'equiparazione di due concetti profondamente distinti ma rappresentati, soprattutto nel circo mediatico, come sinonimi e intercambiabili: parliamo di flessibilità e precarietà. Qualsiasi rapporto o contratto di lavoro a tempo è identificato con l'aggettivo precario senza nessun distinguo. Non esiste più il concetto di flessibilità ma solo quello di precarietà che l'ha fagocitato e metabolizzato. La realtà, però, è un'altra. Flessibilità e precarietà non sono sinonimi ma concetti contrapposti. La flessibilità è positiva ed è distinta dalla precarietà. Questo libro spiega perché, con l'ambizione di riaffermare le giuste differenze.

Lavorare manca
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Materiale linguistico moderno

Polo, Gabriele - Boursier, Giovanna

Lavorare manca : la crisi vista dal basso / Gabriele Polo, Giovanna Boursier

Torino : Einaudi, 2014

Abstract: Cosa succede se proviamo a osservare la crisi rinunciando al consueto punto di vista, se proviamo a inquadrarla ad altezza di sguardo? Succede che ai flussi della finanza si sostituiscono le storie, alle manovre economiche le persone. Spariscono le oscillazioni dei mercati e dello spread, appaiono volti, voci in protesta. A quest'altezza, crisi vuol dire soprattutto lavoro che manca. A raccontarcelo sono due giornalisti d'inchiesta, in un reportage che ha come sfondo le fabbriche simbolo della grande trasformazione italiana, le stesse che oggi sono simbolo del grande collasso. I protagonisti, invece, sono le donne e gli uomini che in quelle fabbriche non possono lavorarci o rischiano di non poterlo più fare: precari, disoccupati, cassaintegrati, esodati. I nuovi poveri italiani. Giovanna Boursier e Gabriele Polo hanno raccolto le loro storie di rabbia, lotta, disillusione, speranza e le hanno cucite insieme sul tessuto di una storia più grande: quella di un paese al quale manca la terra sotto i piedi, ma che si ostina a tenere gli occhi puntati verso il cielo.

Creare lavoro
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Meldolesi, Luca

Creare lavoro : come sprigionare il potenziale produttivo italiano / Luca Meldolesi

Soveria Mannelli : Rubbettino, 2014

Lavoratori come farfalle
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Cremaschi, Giorgio

Lavoratori come farfalle : la resa del più forte sindacato d'Europa / Giorgio Cremaschi

Milano : Jaca Book, 2014

Abstract: È stato tutto un sogno? L'autore, nato nel 1948, prima militante e poi dirigente FIOM dalla gioventù alla pensione, mette a confronto il mondo del lavoro degli anni '70 con la realtà attuale in un pamphlet che non fa sconti. La strada che ha condotto il sindacato più forte d'Europa all'attuale sconfitta è ripercorsa attraverso gli snodi della storia sociale e sindacale degli ultimi quarant'anni, molti dei quali vissuti in prima persona da Cremaschi. Lo scopo è dichiaratamente di parte: individuare la via per la quale il lavoro, i cui diritti durano poco come la vita delle farfalle, possa risalire la china, assieme a un paese precipitato nella rassegnazione alla disuguaglianza e allo smantellamento della democrazia. Il testo non indica un programma ma insiste sulla indispensabile condizione affinché tale risalita si realizzi: la totale emancipazione dal pensiero e dai modelli sociali dominanti fin dagli anni '80.

Dieci domande su un mercato del lavoro in crisi
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Reyneri, Emilio - Pintaldi, Federica

Dieci domande su un mercato del lavoro in crisi / Emilio Reyneri, Federica Pintaldi

Bologna : Il mulino, 2013

Abstract: Nell'attuale crisi economica, i comunicati con cui l'Istat presenta i risultati delle indagini sull'occupazione sembrano bollettini di guerra. Bordate di notizie allarmanti si susseguono ininterrottamente. Distorte, tuttavia, da luoghi comuni e false percezioni, a causa di una lettura dei dati poco attenta o scarsamente informata. Alcuni di questi luoghi comuni sono consolatori (in Italia la disoccupazione è inferiore alla media europea), altri sono fonte di drammatica preoccupazione (oltre un terzo dei giovani è disoccupato), altri ancora suscitano crescenti ansie (la precarietà è dilagante, i giovani istruiti faticano di più a trovare lavoro). Due autorevoli conoscitori del problema spiegano con chiarezza in dieci punti come stanno veramente le cose.

Forza lavoro
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Materiale linguistico moderno

Landini, Maurizio

Forza lavoro / Maurizio Landini

Milano : Feltrinelli, 2013

Abstract: Se le diseguaglianze crescono, la recessione non si ferma, i governi traballano e i padroni chiudono, delocalizzano, ricattano, come si fa a restituire al lavoro la centralità che pure la nostra Costituzione proclama nel suo primo articolo? E qual è il ruolo del sindacato in questi nuovi scenari? È vero che la classe operaia non esiste più, che la sua rappresentanza è in crisi, che non ci possiamo più permettere lo stato sociale e le garanzie che abbiamo conosciuto negli scorsi decenni (e che erano state conquistate, appunto, grazie a dure lotte sindacali)? In questo libro, Maurizio Landini pubblica, affronta i nodi irrisolti della realtà italiana. Partendo dalla crisi, dalla rabbia sociale, dalle condizioni del paese, della gente, dei lavoratori e passando per l'impotenza della politica, la sottovalutazione dei media, le logiche perverse dell'economia finanziaria e globalizzata, Landini tenta di proporre una visione alternativa al pensiero unico liberista. Una visione che passa attraverso diritti da difendere (non solo quello al lavoro, ma anche alla salute, alla scuola e al welfare in generale), precarietà e disoccupazione da combattere anche grazie a un reddito di cittadinanza, ma soprattutto attraverso un investimento massiccio in democrazia, cominciando dal sindacato.

Per il lavoro
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Materiale linguistico moderno

Per il lavoro : rapporto-proposta sulla situazione italiana / a cura del Comitato per il il progetto culturale della Conferenza episopale italiana ; prefazione di Camillo Ruini

Roma ; Bari : Laterza, 2013

Abstract: Un profondo malessere affligge in Italia il mondo del lavoro; un malessere reso più drammatico dalla grave crisi economica in corso. I tratti di questo malessere sono molteplici e presentano in genere una maggiore gravità al Sud che al Centro e al Nord del paese. I motivi sono la scarsità endemica di lavoro, che colpisce soprattutto le generazioni più giovani e le donne; la mancanza di seri percorsi di formazione professionale; la rassegnazione di chi addirittura rinuncia o rifiuta alcune occupazioni, assegnate in modo quasi esclusivo a stranieri; la diffusione di lavori in nero, precari e mal pagati; la scarsità di apprendisti per l'artigianato, forse il patrimonio economico e culturale più grande del paese; il contrasto sempre più evidente tra i tempi del lavoro e i tempi della famiglia; un contesto istituzionale, giuridico e infrastrutturale fatiscente; e, ultimo ma non meno importante, una progressiva perdita di senso del lavoro stesso. Presi nel loro insieme questi aspetti mostrano in modo eloquente come nel malessere che affligge il mondo del lavoro si rifletta un malessere più generale che coinvolge l'intero paese. Questo Rapporto-proposta, nello spirito che ha contraddistinto i precedenti Rapporti - quello sull'educazione e quello sul cambiamento demografico -intende offrire un contributo di riflessione sul problema del lavoro e sulle sue diverse manifestazioni, suggerendo nel contempo alcune utili proposte. Prefazione di Camillo Ruini.

Il mercato senza lavoro
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Materiale linguistico moderno

Pelos, Ferruccio

Il mercato senza lavoro : crisi, occupazione e tutele oggi in Italia / Ferruccio Pelos ; prefazione di Pierre Carniti ; postfazione di Luigi Di Marco

Roma : Lavoro, 2013

Abstract: Il lavoro in Italia è soggetto a una progressiva riduzione delle tutele contrattuali, previdenziali e di welfare. I dipendenti con posto protetto, ritagliato sul modello fordista, a tempo pieno e indeterminato, sono 9 milioni, meno della metà degli occupati complessivi. Questo in linea teorica, perché la stragrande maggioranza si trova in aziende sotto i 15 dipendenti, mentre aumenta il lavoro grigio e crescono i contenziosi sui contratti. Somministrati, collaboratori coordinati e continuativi e a progetto, titolari di false partite Iva, irregolari sono quasi 7 milioni. Il mercato del lavoro muta radicalmente, le aree di garanzia si trasformano in aree di rischio. L'autore ne fa un'analisi completa, esaminando le varie tipologie contrattuali, secondo i dati quantitativi e la graduazione delle tutele, e dedicando particolare attenzione a un segmento di grande rilievo, quello della cooperazione sociale. Globalizzazione, crisi finanziarie, evoluzione tecnologica e produttiva portano anche a un declino degli attori sociali del lavoro. Il sindacato deve rinnovarsi se non vuole assistere allo sfarinamento del lavoro e della contrattazione, alla perdita di controllo dei processi. Un cambiamento di approccio può avviare un riposizionamento verso obiettivi generali di contrasto alla precarietà, di ammortizzatori sociali universalistici, di governo diverso della mobilità, di nuovi assetti della contrattazione. Prefazione di Pierre Carniti. Postfazione di Luigi di Marco.

Il lavoro prima di tutto
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Materiale linguistico moderno

Fassina, Stefano

Il lavoro prima di tutto : l’economia, la sinistra, i diritti / Stefano Fassina

2. ed. con una nuova introduzione Come abbattere lo spread sociale

Roma : Donzelli, 2012

Abstract: Non siamo dentro una lunga crisi ma nel mezzo di una grande transizione. Tra il 2007 e il 2008 si è rotto l'equilibrio, insostenibile sul piano macroeconomico, sociale e ambientale, promosso nel trentennio alle nostre spalle dal paradigma neoliberista. La causa di fondo della rottura non è la finanza avida e irresponsabile. È la regressione del lavoro, dei padri e dei figli, e la conseguente impennata della disuguaglianza di reddito, ricchezza, mobilità sociale e, inevitabilmente, potere economico, mediatico e politico. L'insistenza dei conservatori europei e di larga parte delle tecnocrazie sulla ricetta liberista per uscire dal tunnel porta - è sempre più evidente - alla fine del modello sociale europeo e delle democrazie delle classi medie, oltre che al collasso dell'euro e dell'Unione europea. Le forze del centrosinistra per un lungo periodo sono corse dietro alle mode del momento: ritiro della politica per l'autoregolazione dell'economia; demonizzazione dell'intervento pubblico; meno ai padri più ai figli; archiviazione del partito intellettuale collettivo per il vuoto leaderismo mediatico. Soltanto la Chiesa di Benedetto XVI, sulla scia di un pensiero secolare, ha messo a nudo le radici etiche, culturali e politiche dell'equilibrio saltato. Ora, dall'altra parte dell'Atlantico e in Europa, i progressisti rialzano la testa e guardano, senza i paraocchi ideologici degli avversari, la realtà: le insostenibili disuguaglianze, le contraddizioni, i conflitti.

Il lavoro prima di tutto
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Materiale linguistico moderno

Fassina, Stefano

Il lavoro prima di tutto : l’economia, la sinistra, i diritti / Stefano Fassina

Roma : Donzelli, 2012

Abstract: Non siamo dentro una lunga crisi ma nel mezzo di una grande transizione. Tra il 2007 e il 2008 si è rotto l'equilibrio, insostenibile sul piano macroeconomico, sociale e ambientale, promosso nel trentennio alle nostre spalle dal paradigma neoliberista. La causa di fondo della rottura non è la finanza avida e irresponsabile. È la regressione del lavoro, dei padri e dei figli, e la conseguente impennata della disuguaglianza di reddito, ricchezza, mobilità sociale e, inevitabilmente, potere economico, mediatico e politico. L'insistenza dei conservatori europei e di larga parte delle tecnocrazie sulla ricetta liberista per uscire dal tunnel porta - è sempre più evidente - alla fine del modello sociale europeo e delle democrazie delle classi medie, oltre che al collasso dell'euro e dell'Unione europea. Le forze del centrosinistra per un lungo periodo sono corse dietro alle mode del momento: ritiro della politica per l'autoregolazione dell'economia; demonizzazione dell'intervento pubblico; meno ai padri più ai figli; archiviazione del partito intellettuale collettivo per il vuoto leaderismo mediatico. Soltanto la Chiesa di Benedetto XVI, sulla scia di un pensiero secolare, ha messo a nudo le radici etiche, culturali e politiche dell'equilibrio saltato. Ora, dall'altra parte dell'Atlantico e in Europa, i progressisti rialzano la testa e guardano, senza i paraocchi ideologici degli avversari, la realtà: le insostenibili disuguaglianze, le contraddizioni, i conflitti.

Scurriculum
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Casicci, Paolo - Fiorillo, Alberto

Scurriculum : viaggio nell'Italia della demeritocrazia / Paolo Casicci, Alberto Fiorillo

Roma : Aliberti, 2011

Abstract: Quando Paolo Casicci e Alberto Fiorillo hanno deciso di scrivere Scurriculum. Viaggio nell'Italia della demeritocrazia hanno trovato un mucchio di storie esemplari. Storie che dimostrano in modo inequivocabile come l'attuale sistema, ignobile e suicida, mortifichi i più bravi costringendoli spesso a regalare la loro intelligenza e la loro preparazione alle università, alle aziende, ai Paesi stranieri, e premi al contrario quanti hanno in tasca la tessera giusta o il numero del deputato giusto. I quali utilizzano sistematicamente le aziende statali o comunali come sfogatoio per i trombati o premio per i fedelissimi. 0 ancora per agganciare vistose signorine dai curriculum estrosi. Quanto lo stesso errore possa infettare la società italiana, rendendola sempre più debole e incapace di stare al passo di un mondo che cambia a velocità immensamente superiore alla nostra, è dimostrato da questo libro passo dopo passo. Prefazione di Gian Antonio Stella.