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Palla al centro
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Materiale linguistico moderno

Renzi, Matteo

Palla al centro : la politica al tempo delle influencer / Matteo Renzi

Milano : Piemme, 2024

Abstract: Un libro che - come da tradizione - farà parlare di sé e farà molto rumore non solo mediatico. Matteo Renzi irrompe nel dibattito politico con un nuovo libro ricco di rivelazioni sul primo anno di governo Meloni e sulle prossime sfide che lo attendono. Matteo Renzi continua a essere un protagonista assoluto della politica italiana. In questo libro battagliero, coraggioso, ricco di aneddoti e rivelazioni scottanti sulle vicende politiche degli ultimi dodici mesi riflette sul momento storico che stiamo vivendo, sulle sfide che ci attendono come Paese, ma soprattutto rilancia le sue battaglie, le sue convinzioni, il suo punto di vista sulle cose, sempre in direzione ostinata e poco conforme al mainstream, anche in Europa. E sulla necessità di sviluppare idee forti senza inseguire solo la polemica del giorno come fanno le influencer, le influencer della moda ma anche quelle (e quelli) della politica. Perché le idee di oggi segneranno indelebilmente il futuro dell'Italia, attesa ad affrontare problemi troppo grandi per una classe politica così polarizzata, così divisa sulle questioni fondamentali. Un libro che - come da tradizione - farà parlare di sé e farà molto rumore non solo mediatico.

Capocrazia
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Materiale linguistico moderno

Ainis, Michele

Capocrazia : se il presidenzialismo ci manderà all'inferno / Michele Ainis

Milano : La nave di Teseo, 2024

Abstract: Un saggio lucido, polemico, attuale, sul prossimo terreno di scontro politico che i partiti sono chiamati ad affrontare nell'immediato futuro. Il tema, da sempre fonte di controversie, anche aspre, sarà ancor più il perno dell’attenzione pubblica, e susciterà un’esigenza d’informazione che ne illustri i vizi e le virtù. Il presidenzialismo è la grande riforma annunciata dal Governo Meloni, che potrebbe realizzarsi nella diciannovesima legislatura dopo decenni d’attese e di dibattiti. Già, perché l’Italia è un paese che ama le rivoluzioni ma affossa le riforme, come hanno imparato sulla loro pelle molti leader nostrani, da Berlusconi a Renzi. Anche per questo l’Italia ha sempre guardato ai modelli presidenziali degli altri (gli Stati Uniti e la Francia su tutti) come a un oggetto del desiderio fatalmente impossibile da raggiungere. Difficile allora fidarsi adesso di una riforma pasticciata che rafforza il potere del presidente del consiglio indebolendone il contrappeso, ossia il ruolo di garanzia del presidente della repubblica. Per giunta smentendo, senza consultare i cittadini, la promessa elettorale del centro-destra, che puntava all’elezione diretta del capo dello stato. Anche perché la verità è che un presidenzialismo sgangherato già ce lo abbiamo: è la capocrazia che domina la vita dei partiti, divenuti feudi di uomini soli al comando, è il potere sconfinato dei sindaci e dei governatori, è l’abuso decisionista dei decreti legge da parte del Governo di turno. Per riportare ordine nella nostra democrazia malata, bisogna allora riprendere in mano la Costituzione e tornare a interpellare gli italiani (che ormai disertano le urne con sfacciata abitudine), come fecero i padri costituenti che ci appaiono oggi giganti che guardiamo da troppo lontano.

Destinazione Euro
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Giordano, Francesco

Destinazione Euro : politica e finanza in Italia dal miracolo a Maastricht / Francesco Giordano

Roma : Donzelli, 2024

Abstract: Gli anni dalla fine del miracolo economico alla firma del Trattato di Maastricht – che definisce le tappe verso la moneta unica europea – costituiscono un percorso tortuoso e insieme appassionante. L’Italia emerge dall’arretratezza economica e si scopre più ricca; entra nel club dei paesi più prosperi, è tra i fondatori della Comunità economica europea. Eppure, in un rapido avvicendarsi di colpi di scena, mostra anche vulnerabilità sconcertanti e debolezze istituzionali – con oscure trame, crisi valutarie, un invadente malaffare – che ne mettono a rischio la traiettoria. Il benessere incrementa i consumi, ma il timore di ricadere nell’annosa povertà, una distribuzione del reddito molto squilibrata e un ampliamento dello Stato sociale in modo disorganico alimentano un conflitto sociale che via via si fa più acceso, fino a raggiungere l’apice nell’autunno caldo del 1969. Dove la mediazione politica fallisce, la tensione si sfoga nell’incontenibile espansione della spesa pubblica e in un’inflazione persistente. All’esigenza di un’economia più matura, che richiederebbe un circuito finanziario moderno e regole efficaci, si risponde con frustrante ritardo, anche in seguito alle ripetute crisi della lira, che impongono interventi di emergenza. A ciò si aggiungono lo shock petrolifero, che costringe a una prolungata austerity; il dissesto della grande impresa, spesso a trazione pubblica, che richiede costose ristrutturazioni; la crisi del sistema bancario; la debolezza delle istituzioni, soggette a opache connivenze. Sull’orlo del tracollo finanziario, il paese tuttavia mostra in extremis una ritrovata concordia, che permette inattesi recuperi al prezzo di intensi sacrifici. Decisivo il traino costituito dall’integrazione europea, che consente – seppure in maniera tardiva – un adeguamento normativo e istituzionale. La moneta unica si profila quindi come un agognato traguardo, al culmine di un cammino travagliato e per nulla lineare, ma capace, proprio per questo, di illuminare non poche lentezze, sviluppi e dinamiche del nostro tempo.

Miseria e nobiltà d'Italia
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Cassese, Sabino

Miseria e nobiltà d'Italia : dialoghi sullo stato della nazione / Sabino Cassese

Milano : Solferino, 2024

Abstract: L’Italia è un Paese nel quale si succedono le crisi, anzi c’è bisogno di crisi per realizzare i cambiamenti, perché le istituzioni si sviluppano grazie a esse. Ed è un Paese prismatico, con molte facce, più contraddittorio degli altri, nobile e misero allo stesso tempo. Il modo migliore per comprenderlo è allora dare voce tanto all’italiano quanto all’antitaliano che convivono in ognuno di noi. Come fa Sabino Cassese in questo saggio dal taglio originale e quasi autobiografico. Ogni capitolo si apre con un dialogo alla Diderot o alla Voltaire tra un riformista e un illuminista, uno statalista e un globalista, un militarista e un pacifista, un aristocratico e un plebeo: di fatto le due anime dello stesso autore che si interrogano a vicenda facendo luce su leggi e deroghe, burocrazia buona e cattiva, passato e futuro della Repubblica, pro e contro dell’Unione Europea, riforme presidenziali e ruolo del capo dello Stato. Due o più voci consentono infatti di confrontare sentimenti opposti, come il pessimismo della ragione e l’ottimismo della volontà, e di affrontare senza pregiudizi temi come il cambiamento di regime in atto, la provvidenza e la tirannia sanitaria, la giustizia e l’ingiustizia, il governo e il sottogoverno, la guerra e la pace, il progresso e il tramonto dell’Occidente. Un saggio lucido e ricco di spunti e citazioni che illustra pregi e difetti dell’Italia e degli italiani consegnandone un ritratto disincantato e rivelatore.

Il colpo di spugna
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Di Matteo, Nino - Lodato, Saverio

Il colpo di spugna : trattativa Stato-mafia : il processo che non si doveva fare / Nino Di Matteo, Saverio Lodato

Milano : Fuori scena, 2024

Abstract: Tutti assolti «per non aver commesso il fatto». Dopo la sentenza di Cassazione, il magistrato Nino Di Matteo, protagonista del processo sulla trattativa Stato-Mafia, prende la parola per ripercorrere e commentare – in questo libro-intervista con Saverio Lodato – uno dei più grandi argomenti tabù della storia italiana recente. «Rivendico, adesso che la vicenda processuale si è conclusa, il mio diritto a parlare. Le sentenze si devono rispettare, ma si possono criticare.» Un verdetto, quello della Suprema Corte, per troppi versi lacunoso, secondo Di Matteo, che butta al vento l’impianto probatorio emerso in due gradi di giudizio, consacrato in circa diecimila pagine di motivazioni delle sentenze e in questo libro ampiamente ricordato. Un autentico vademecum sull’intera vicenda. «Poche pagine pretendono di smontare la valenza probatoria di dati processuali emersi in anni e anni di lavoro – dice Di Matteo –, con valorosi ed esperti giudici di merito che avevano accertato fatti molto gravi.» Alla fine, sembra verificarsi ciò che diceva Leonardo Sciascia: se lo Stato italiano volesse davvero sconfiggere la Mafia, dovrebbe suicidarsi.

E noi splendiamo, invece
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Zan, Alessandro

E noi splendiamo, invece : l'Italia che esiste e che resiste / Alessandro Zan

Milano : Sperling & Kupfer, 2024

Abstract: «Ecco che essi ti insegnano a non splendere. E tu splendi, invece.» È da queste parole di Pier Paolo Pasolini che prende le mosse Alessandro Zan per mettere nero su bianco tutto ciò che è successo negli ultimi anni, a partire dal clamoroso affossamento della proposta di legge nota come Ddl Zan. Da quel giorno molto è cambiato, e non in meglio. L'affermarsi di un governo di destra guidato da Giorgia Meloni sembra aver messo una pietra sopra alla lotta per i diritti civili, precipitati all'ultimo posto dell'agenda politica. Tuttavia, questo non è un libro d'odio, di recriminazione o disillusione ma, al contrario, un libro di speranza. Perché se è vero che nel nostro Paese, e in Europa, le tendenze reazionarie sembrano guadagnare terreno giorno dopo giorno, sono tante, sempre di più, le persone che si fanno sentire per reclamare il proprio spazio e il proprio diritto di esistere al pari di chiunque altro. È a loro che Zan vuole dare voce, e lo fa non solo passando in rassegna la situazione dei diritti civili in Italia al tempo di Meloni e parlando di coloro che ogni giorno portano avanti queste battaglie, con un ricordo speciale e inevitabile all'amica Michela Murgia, ma guardando oltre, all'Europa intera, a quella dei diritti che resiste, contrapposta a quella dei nazionalismi e dell'intolleranza. Il volume di Alessandro Zan dimostra che, nonostante le barriere di odio e discriminazione sembrino rinsaldarsi ogni giorno di più, se continueremo a lottare per un mondo in cui, finalmente, saremo davvero tutti uguali, rimarrà sempre aperto uno spiraglio di luce.

Le sette dinastie
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Strukul, Matteo

Le sette dinastie ; La corona del potere / Matteo Strukul

Roma : Newton Compton, 2023

Abstract: Sette famiglie, sette sovrani, sei città: questa è l'Italia del XV secolo, dilaniata da guerre, intrighi e tradimenti. A Milano, l'ultimo dei Visconti cerca di garantire la propria discendenza, ma Venezia è in agguato. Basteranno i suoi alleati romani, i potenti Colonna, ad arginare la Serenissima, che può contare sull'appoggio dei Medici? Intanto, nel sud dell'Italia, si fa sempre più cruenta la guerra tra angioini e aragonesi. 1494. L'ombra di Carlo VIII si allunga come una maledizione sulla penisola italica. A Roma Rodrigo Borgia, eletto papa, alimenta un nepotismo sfrenato e colleziona amanti. Venezia osserva tutto grazie a una fitta rete di informatori, magistralmente orchestrata da Antonio Condulmer, Maestro delle Spie della Serenissima, mentre il re francese valica le Alpi e, complice l'alleanza con Ludovico il Moro, giunge con l'esercito alle porte di Firenze. Il destino della penisola italica è sempre più avvolto nell'incertezza...

Dentro le istituzioni
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Melis, Guido

Dentro le istituzioni : idee, giudizi, critiche, proposte / Guido Melis

Bologna : Il Mulino, 2023

Abstract: Le leggi, troppe e troppo spesso incomprensibili, il governo ingessato, i ministri talora inadeguati, il funzionamento imperfetto dello Stato, il personale quasi mai all'altezza, la lingua cavillosa e vacua, le procedure interminabili, la contabilità minuziosa ma spesso incapace di arrestare la corruzione, il conservatorismo di fondo. Insomma, i deficit della statualità italiana, giacché non basta emanare leggi: le norme, come scriveva già Montesquieu, sono come grandi reti capaci di catturare le mosche ma lacerate dalle ali degli uccelli. In questo libro Guido Melis propone una raccolta commentata di giudizi, analisi penetranti, interventi di studiosi e politici, polemiche, critiche e proteste, messe in ridicolo della burocrazia. Ma anche apprezzamenti e sagge proposte di riforma, idee nuove che per un attimo hanno prevalso e occasioni perdute per metterle in atto. Insomma, un viaggio volutamente non sistematico all'interno della questione istituzionale italiana, nell'intento di offrire, attingendo alla memoria del passato più o meno recente, motivi di riflessione su un problema apparentemente eterno e irresolubile.

E basta con 'sto fascismo
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Capezzone, Daniele

E basta con 'sto fascismo : cari compagni, ci avete rotto... / Daniele Capezzone

Milano : Piemme, 2023

Abstract: Il fascismo è la vera e propria ossessione della sinistra. Non ci sono una sola campagna elettorale né un solo momento di dibattito pubblico che restino esenti da questo logoro evergreen. Ogni episodio, non importa se vero, verosimile, presunto, inventato, che possa essere funzionale a infilare a forza una metaforica camicia nera alla destra è immediatamente esaltato e ingigantito a sinistra. Ma quando invece (è accaduto proprio a Capezzone all'università La Sapienza di Roma) sono i collettivi di sinistra a tentare di conculcare con la violenza la libertà di parola altrui, allora scatta il riflesso di minimizzare-attenuare-smorzare. Ogni giorno siamo costretti a liti sul passato, su quel fardello che ci portiamo appresso dalla nascita della Repubblica e non ci accorgiamo di quanto sia pervasiva e pericolosa l'agenda progressista, quella che negli Stati Uniti chiamano 'woke', con le sue insidie di conformismo, omogeneizzazione, rifiuto della differenza - per paradosso - proprio da parte di chi ama alzare retoricamente la bandiera delle diversità. Quello di Daniele Capezzone è un liberty speech sfrontato, che chiama in causa in modo esplicito gli avversari della sua visione e pure gli amici e gli alleati troppo timidi, o disorientati, o confusi sul senso stesso della battaglia da ingaggiare. È a suo modo un piccolo manifesto liberale e libertario, che non mancherà di suscitare polemiche e aspre reazioni.

La sciagura
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Scanzi, Andrea

La sciagura / Andrea Scanzi

[S.l.] : PaperFIRST, 2023

Abstract: “Il 22 ottobre 2022 Giorgia Meloni presta giuramento al Quirinale: è la prima presidente del Consiglio donna della Repubblica italiana, anche se una delle sue prime mosse ufficiali sarà quella di esigere di essere chiamata “il” presidente e non “la” presidente. La sua vittoria è dipesa da molti aspetti contingenti, tra cui l’assist perfetto di Mario Draghi, ma anche dal dato immutabile che l’Italia è un Paese naturalmente di centrodestra. La ragione più evidente e banale, però, è la motivazione “ultima spiaggia” di un elettorato sfinito: “Li ho visti tutti. Tranne lei: proviamola dai!”. E così ci ritroviamo un capo del governo che ascoltava canzoni antisemite e ora fa la guerra alle minoranze, si blocca se deve condannare il fascismo, afferma che i rom devono “nomadare e transumare” e combatte strenuamente per difendere la famiglia (la sua e basta). Senza contare le altre perle che Andrea Scanzi raccoglie e mette in fila: sì al blocco navale, ni alla sostituzione etnica, no ai centri di accoglienza che “distruggono i territori”, il mio caro amico Saied, quel gran genio di Orbán, guerra santa alle Ong, i migranti che partono sprezzanti del pericolo (perché non se ne stanno a casa loro?), è un complotto dell’Europa, è una trama ordita dalla Germania, è una congiuntura storica ideata dagli alieni. Ma se pensiamo a Meloni come a un fenomeno marginale e provvisorio, sbagliamo totalmente. Non sarà facile, non sarà breve e non sarà indolore. Saranno anni pesanti. Ma non abbiamo altro che questo: conoscere, reagire, resistere.”

La versione di Giorgia
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Meloni, Giorgia

La versione di Giorgia / Alessandro Sallusti intervista Giorgia Meloni

Milano : Rizzoli, 2023

Abstract: Poche settimane dopo l’incarico alla guida del Governo, durante un veloce scambio di auguri con Giorgia Meloni, Alessandro Sallusti si lascia scappare una battuta: «Peccato che un presidente del Consiglio in carica non possa pensare di scrivere un libro per raccontare i suoi progetti». E lei: «E perché non può farlo?». Sallusti, preso in contropiede, la butta lì: «Non lo so esattamente, ma ci sarà un motivo se nessuno l’ha mai fatto». Lei: «Dovresti sapere che fare quello che hanno fatto tutti gli altri non è esattamente la mia specialità». Nasce così l’idea di questa conversazione in cui Giorgia Meloni rivela la sua visione autentica della vita e del mondo. Un racconto appassionato in cui fa i conti con le sfide del presente – dalla guerra in Ucraina alla crisi energetica, dalla transizione ecologica all’inflazione – e che ha il coraggio di puntare sulla responsabilità individuale, sul libero spirito d’iniziativa, sulla difesa della natura, su investimenti mirati per favorire la crescita e dunque ridurre il debito, su un’Europa protagonista nel mondo e vicina alle esigenze dei suoi abitanti, su un “Piano Mattei” in grado di portare opportunità e sviluppo in Medio Oriente e in Africa. “È fondamentale”, dice Meloni a Sallusti, “che gli italiani vedano un governo che, per carità, ha i suoi limiti e difficoltà, magari fa perfino degli errori. Ma ce la mette tutta, in buona fede, con umiltà e amore. Un governo che non ha amici da piazzare, lobby da compiacere, potenti da ripagare. Che non guarda in faccia a nessuno, che non intende fregarti, che ha il coraggio di dirti anche quello che non si può fare in un dato momento o contesto.” È il progetto che Giorgia Meloni sta sottoponendo al giudizio degli italiani e alla prova dei fatti, che alla fine saranno gli unici giudici indipendenti.

Nonostante il PD
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De Luca, Vincenzo

Nonostante il PD : fra partito fluido, PNRR al palo, Sud tradito e passioni tristi / Vincenzo De Luca

Milano : Piemme, 2023

Abstract: «Al Pd parlo con il linguaggio mio, non con le parole figlie del parassitismo, delle cooptazioni, e delle miserie personali, non essendo io debitore di nulla a nessuno; anzi, avendo fatto quello che ho fatto, non grazie al partito (quale che ne fosse il nome), ma nonostante il partito, da sempre.» Vincenzo De Luca è presidente della Regione Campania dal 2015. È stato il sindaco più amato d'Italia. Il piglio decisionista, la battuta sempre pronta, la determinazione appassionata lo hanno reso uno dei politici più noti, apprezzati e mediatici di questi anni. In questo libro sincero e ricco di riflessioni (e di passioni tristi, come le chiama lui) troviamo il politico raffinato che passa in rassegna vizi e virtù del Belpaese, soprattutto del suo amato Sud, con un'operazione-verità che sfata luoghi comuni e pregiudizi atavici, senza alcun fondamento. I problemi strutturali che da tempo tengono in scacco i buoni propositi, le pastoie burocratiche, le bugie della propaganda elettorale, i nodi irrisolti nell'economia, nelle istituzioni, nelle classi dirigenti, che fanno dell'Italia un Paese in lento declino. Senza risparmiare critiche feroci verso i suoi colleghi, verso il partito democratico - il suo partito - in cui spesso si è sentito protagonista poco gradito, traccia il percorso possibile di una rinascita, attraverso soluzioni pratiche e di buon senso. Quella di Vincenzo De Luca è un'analisi senza sconti della realtà. Ma è soprattutto il racconto di un uomo dedito alla res publica, di una parabola fatta di militanza e passione. Contro i profeti di sventura e i politici improvvisati.

Il patto
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Calenda, Carlo

Il patto : oltre il trentennio perduto / Carlo Calenda

Milano : La nave di Teseo, 2023

Abstract: Trentatré anni fa, si apriva la Seconda Repubblica. Eravamo tutti lì a festeggiare la fine, insieme al sistema proporzionale, di un lungo periodo di politica asfittica e corrotta. Credevamo di entrare in una nuova era di modernità e dinamismo, ma le cose non sono andate come speravamo. In questi trent’anni tutti gli indicatori economici, sociali, culturali italiani sono peggiorati rispetto ai grandi paesi europei. Il numero di cittadini che votano e partecipano alla vita politica si è ridotto drasticamente. Nessuna riforma incisiva è stata varata. I salari reali italiani hanno perso il due per cento contro un aumento superiore al trenta per cento in Francia e Germania. Abbiamo letteralmente buttato trent’anni – lo dicono i numeri e le tendenze, che non sono né di destra, né di sinistra – e continuiamo a perdere tempo in una battaglia tribale che nulla ha a che vedere con il senso più alto della politica. In questo vuoto ultradecennale di governo, i protagonisti del dibattito pubblico hanno preso la forma di “poteri storti”: l’occupazione della Rai e dei giornali, la scomparsa della forza di rappresentanza dei sindacati e di Confindustria, le influenti signorie locali dei governatori regionali, l’ego smisurato di leader politici che si circondano di circoli magici e guardano al loro particolare più che al bene dell’Italia. La Seconda Repubblica ha mostrato tutti i suoi limiti, ora è tempo di un nuovo Patto per riformare il paese, che non potrà essere un lavoro di parte, ma un percorso unificante nello spirito repubblicano dettato dalla Costituzione. Nella nostra Carta, c’è tutto quello che occorre per uscire dall’impasse italiana – identità nazionale, diritti civili, doveri civici, strumenti per aggiornare l’ordinamento dello stato –, tocca a noi, ora, avere il coraggio di cambiare.

Confessioni di un ex elettore
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Padellaro, Antonio

Confessioni di un ex elettore : pensare con la propria testa all'epoca del governo Meloni / Antonio Padellaro

Roma : PaperFIRST, 2023

Abstract: Ci siamo davvero chiesti chi fossero i 22.840.317,5 cittadini italiani (il 44,90%) che alle Politiche del 25 settembre 2022 non sono andati a votare? E perché lo hanno fatto? Trattandosi di circa metà della popolazione italiana adulta questa Confessione di un ex elettore cerca di cucire le più diffuse pulsioni – razionali, irrazionali, rabbiose, beffarde, ingenue – di tale monumento al non voto. Per esempio, lo sgomento di chi dopo aver votato per una vita a sinistra un brutto giorno si risveglia fan di Giorgia Meloni. Quanto all’autore si riconosce in quel cittadino tormentato, diviso, dimezzato, scisso tra una lunga consuetudine ai seggi e la tentazione di starne lontano. Soprattutto, in seguito al suicidio-catastrofe del centrosinistra che ha spianato la strada al governo Meloni. Un pamphlet che è una Confessione allargata con una certa dose di contaminazione di generi dentro una notevole confusione. Lo stesso trambusto interiore che ci agita in parecchi.

Senza intellettuali
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Caravale, Giorgio

Senza intellettuali : politica e cultura in Italia negli ultimi trent’anni / Giorgio Caravale

Bari ; Roma : Laterza, 2023

Abstract: Non sono più i tempi in cui Togliatti dettava la linea agli storici marxisti, in cui lo scontro tra Craxi e Bobbio produceva un mutamento nella linea politica di un partito, in cui gli intellettuali partecipavano appassionatamente alla vita politica del paese. Ormai non è più neanche il periodo delle fondazioni, dei think tank o degli intellettuali ad personam di una ventina di anni fa. Oggi, semplicemente, politica e cultura hanno ritenuto di poter fare a meno una dell’altra. Perché? E soprattutto, come si è prodotta questa frattura? Un racconto delle tappe attraverso le quali si è arrivati a questa stagione del disamore, del disprezzo per i ‘professori’ da un lato, dell’inconcludenza e della vanità dall’altra. Un racconto che indaga le ragioni del discredito che ha investito le figure del politico e dell’intellettuale negli ultimi trent’anni; analizza il ruolo che in questo processo hanno avuto i mass media e l’università; riflette sulla dissoluzione di quel nesso tra politica e cultura, cruciale nella storia italiana del pieno Novecento. Un libro che, senza giudizi moralistici, pone al centro una delle questioni più significative del nostro tempo.

Bugie al potere
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Canepa, Carlo - Zagni, Giovanni

Bugie al potere : il fact-checking del governo Meloni / Carlo Canepa, Giovanni Zagni

Milano ; Udine : Mimesis, 2023

Abstract: Dal 2012 Pagella Politica è il principale sito di fact-checking politico in Italia. La sua missione è controllare se i politici dicono la verità e aiutare i lettori a comprendere che cosa muove le dinamiche della politica, basandosi su fatti e numeri. Bugie e promesse non mantenute hanno toccato da vicino il governo Meloni, di cui il 22 ottobre 2023 ricorre il primo anniversario dell’insediamento. Che bilancio possiamo trarre da questi dodici mesi? I proclami della campagna elettorale sono stati effettivamente realizzati? Qualche membro del governo ha mentito? I provvedimenti promossi si basano su dati e informazioni veritieri? Dall’esperienza di Pagella Politica nasce Bugie al potere, un saggio che valuta l’operato del governo analizzandone oltre 50 dichiarazioni tra le più controverse. Economia, immigrazione, lavoro, cambiamenti climatici, Unione europea e Pnrr: per ognuno di questi temi il libro spiega gli errori del governo – senza risparmiare i partiti di opposizione – mostrando come spesso il dibattito politico italiano poggi su falsi miti e luoghi comuni.

Il paese che siamo
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Pregliasco, Lorenzo

Il paese che siamo : l'Italia dalla prima Repubblica alla politica on demand / Lorenzo Pregliasco

Milano : Mondadori, 2023

Abstract: La Prima Repubblica ci sembra un mondo lontano e irripetibile. In bianco e nero, senza social, un mondo nel quale gli italiani guardavano alla politica in modo diverso, i partiti avevano milioni di iscritti e andavano a votare quasi tutti. Può suonare incredibile oggi, ma in un sondaggio del 1951 secondo l'80 per cento delle donne era desiderabile che il marito fosse più colto della moglie, mentre nel 1967 il 58 per cento degli intervistati riteneva che le donne non dovessero occuparsi di politica. Cosa è successo da allora? In che modo l'Italia è diventata il paese che è oggi? Lorenzo Pregliasco risponde a queste domande tornando indietro nel tempo, alla riscoperta di fatti e protagonisti che hanno segnato un'epoca. Perché, anche se sembrano appartenere a un passato lontano, ci sono momenti e figure che vivono ancora oggi attraverso le idee, i diritti e i modi di essere che ci hanno trasmesso. Non saremmo la stessa Italia senza l'articolo 1 della Costituzione, i referendum degli anni Settanta e l'esempio della lotta alla mafia di Falcone e Borsellino. Raccontando vite, passaggi e scelte decisive, Pregliasco ci porta in un viaggio alla riscoperta delle più importanti trasformazioni sociali e culturali del nostro paese: momenti trascurati dai programmi scolastici, spesso sconosciuti a chi non li ha vissuti direttamente, ma essenziali per capire l'Italia di oggi. Dalla nascita della Repubblica all'avvento dell'Antipolitica, passando per il boom economico, gli anni di piombo e Tangentopoli, l'autore indaga cosa è cambiato – e cosa no – nella sensibilità e nelle opinioni degli italiani e come siamo passati dall'adesione totale ai partiti di massa all'odierna «politica on demand». Un racconto coinvolgente e ricco di spunti di riflessione, che ci mostra come siamo diventati il paese che siamo.

L'oppio dei populisti
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Vittoria, Armando

L'oppio dei populisti : risentimento di status e politica anti-immigrazione in Italia (2008-2022) / Armando Vittoria

Milano ; Udine : Mimesis, 2023

Abstract: La politica del risentimento populista assume ormai, in prevalenza, il volto dell’anti-immigrazione. Dai margini delle nostre democrazie essa prende forma nell’opposizione a coloro che appaiono come i nuovi, potenziali membri del demos, con cui dividere risorse, anche valoriali, e diritti. Questa è, in fondo, l’agenda dei partiti variamente definiti come populisti, sovranisti o far-right: proteggere “prima” chi è dentro la democrazia e consolare il popolo colpito dalla globalizzazione con una terapia di policy palliativa. Terapia fondata su nuove divisioni sociali, di genere, ma soprattutto etniche. La politica anti-immigrazione è diventata, insomma, l’oppio dei populisti: dei partiti, ma soprattutto degli elettori. In Italia è ormai maggioritario il consenso verso quelle piattaforme incentrate sul protezionismo economico e industriale, repressive sui flussi migratori e restrittive sull’estensione della cittadinanza, “nativiste” e neo-patriarcali sull’educazione e la famiglia, sui diritti alla procreazione o all’aborto, sulle unioni civili o sulla genitorialità non tradizionale. La tesi alla base delle ricerche contenute in questo volume è che la rapida ascesa dei partiti far-right in Italia, in particolare tra le elezioni del 2013 e del 2022, si spieghi prevalentemente sul lato della domanda politica, attraverso quelli che appaiono esserne i due “driver”: la paura di un arretramento nello status e nella ricchezza di una consistente piccola e media borghesia, e il risentimento anti-immigrazione che questa esprime.

Post scriptum 2
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Reduzzi, Giglio

Post scriptum 2 / Gilio Reduzzi

Lecce : Youcanprint, 2023

Sovranità limitata
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Canfora, Luciano

Sovranità limitata / Luciano Canfora

Bari ; Roma : Laterza, 2023

Abstract: La marcia del neofascismo italiano verso l’atlantismo più radicale incominciò subito dopo la stipula del patto politico-militare tra gli Stati Uniti e il governo franchista spagnolo. Questo confortevole contesto, collaudato da oltre settant’anni, spiega la naturalezza con cui gli eredi del Movimento sociale italiano (MSI), mutate le denominazioni, giunsero tempestivamente a far parte del governo italiano sin dai primi anni Novanta e, nei mesi scorsi, al vertice di esso. Con quanta dedizione ai fondamenti della Repubblica si può arguire dalla definizione datane da Giorgio Almirante nel gennaio 1988: «Repubblica bastarda». Le premesse remote di questo idillio vanno ricercate nel modo in cui, conclusasi la seconda guerra mondiale, prontamente decollò la guerra fredda. La cui conclusione – crollo del mondo ‘socialista’ e trionfo dell’alleanza atlantica – ha determinato un ampio schieramento di poteri e di opinioni pubbliche che riconnette la remota contrapposizione ‘o Roma o Mosca’ agli sviluppi tuttora in atto: all’insegna del «dunque avevamo ragione».