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Trovati 332 documenti.

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Nel mare ci sono i coccodrilli
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Materiale linguistico moderno

Geda, Fabio

Nel mare ci sono i coccodrilli : storia vera di Enaiatollah Akbari / Fabio Geda

Milano : B. C. Dalai, 2010

Abstract: Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia

Mangia, prega, ama
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Materiale linguistico moderno

Gilbert, Elizabeth

Mangia, prega, ama / Elizabeth Gilbert ; traduzione di Margherita Crepax

Milano : Rizzoli, 2010

Abstract: Liz è bella, bionda, solare; ha una grande casa a New York, un matrimonio perfetto, un lavoro invidiabile. Eppure, in una notte autunnale, si ritrova in lacrime sul pavimento del bagno, con l'unico desiderio di essere mille miglia lontana da lì. Quella notte, Liz capisce di non volere niente di tutto quello che ha, e fa qualcosa di cui non si sarebbe creduta capace: si mette a pregare. Come reagireste se Dio (o qualcosa che gli assomiglia) venisse a toccarvi il cuore e la mente, non per invitarvi alla pazienza e alla rassegnazione, ma per dirvi che avete ragione, quella vita non fa per voi? Probabilmente fareste come Liz: tornereste a letto, a pensarci su. A raccogliere le forze, perché il bello deve ancora venire. Un amarissimo divorzio, una tempestosa storia d'amore destinata a finir male e, in fondo, uno spiraglio di luce: un anno di viaggio alla scoperta di sé. In questo irresistibile diario-confessione, Elizabeth Gilbert ci racconta le tappe della sua personalissima ricerca della felicità: l'Italia, dove impara l'arte del piacere, ingrassa di 12 chili e trova amici di inestimabile valore; l'India, dove raggiunge la grazia meditando in compagnia di un idraulico neozelandese dal dubbio talento poetico; e l'Indonesia, dove uno sdentato sciamano di età indefinibile le insegna a guarire dalla tristezza e dalla solitudine, a sorridere e a innamorarsi di nuovo. Mangia prega ama è la storia di un'anima irrequieta, con cui è impossibile non identificarsi.

Il bambino della casa numero 10
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Materiale linguistico moderno

Philps, Alan - Lahutsky, John

Il bambino della casa numero 10 / Alan Philps, John Lahutsky

Milano : Piemme, 2010

Abstract: John va ancora al college, eppure è già alla sua seconda vita. La prima l'ha vissuta segregato in un lettino a sbarre in un istituto di Mosca, una di quelle Case dei bambini ideate da Stalin e ancora esistenti. Trattato come un bambino fallato, come vengono considerati i piccoli che dopo diagnosi frettolose ricevono l'etichetta di idioti. John aveva un altro nome allora, Vanja, anche se quasi nessuno si rivolgeva a lui. Nessun legame con i bambini, questa è la regola per il personale. Nutrirli e cambiarli, senza guardarli, toccandoli il meno possibile. Un inferno in terra a cui sono condannati i bambini destinati all'oblio, che non possono nemmeno sperare in un'adozione. Ma Vanja non è ritardato. Vanja è un bambino sveglio, dagli occhi curiosi, ingordo di affetto e di contatti umani, l'unico in grado di parlare nella stanza in cui è prigioniero con una dozzina di sfortunati come lui. È grazie alla parola che per lui si accende una speranza. Un giorno una donna, una straniera, si affaccia alla sua stanza e gli regala una macchinina. Torna ancora le grida Vanja. Una richiesta d'aiuto che non si può ignorare. La donna, Sarah, moglie di un giornalista inglese, è in contatto con associazioni internazionali che cercano tra mille difficoltà di aiutare quei bambini. Torna Sarah, perché ci sono promesse che non è possibile disattendere, per nessun motivo.

Fiammiferaia di Kabul
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Materiale linguistico moderno

Mohamadi, Diana - Bourreau, Marie

Fiammiferaia di Kabul / Diana Mohamadi con la collaborazione di Marie Bourreau

Milano : Piemme, 2009

Abstract: Ho tredici anni e tredici tra fratelli e sorelle. Mi chiamo Diana, un nome da principessa, perché mia madre era rimasta affascinata dal matrimonio di Lady D trasmesso alla tv. Degli inglesi che lavoravano per la Croce Rossa a Kabul hanno trovato irresistibile la dissonanza tra un nome rivestito degli ori della Corona e la mia condizione di piccola fiammiferaia. Ma io non voglio fare della mia vita un simbolo. Non voglio diventare la portavoce delle piccole miserabili afgane. Io lotto ogni giorno per diventare la donna che vorrei essere, e non per vedermi ridotta a un semplice nome. La mia vita è dura, ma dopotutto sono stata più fortunata di mia sorella maggiore che, per 2.000 dollari, a tredici anni è stata data in sposa a un uomo molto più anziano. Io sono ancora libera, anche se ho perso per strada qualche illusione. In fondo, cos'è la vita se non una lotta costante tra ciò che sono, ciò che vorrei essere e ciò che non sarò mai? In questo però sono avvantaggiata. Essere donne in Afghanistan è più facile. Non devi far altro che accettare quel che sei, tutt'al più dolerti di ciò che non sarai. A noi non è concessa la fase intermedia, quella di avere i mezzi per realizzare i propri sogni. E oggi non è diverso da ieri. Ma io mi rifiuto di darmi per vinta. E per questo che ho accettato di scrivere la mia storia: per sfidare il destino e mettere alla prova il mio coraggio.

Razzo rosso sul Nanga Parbat
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Messner, Reinhold

Razzo rosso sul Nanga Parbat / Reinhold Messner ; traduzione di Valeria Montagna

Milano : Corbaccio, 2010

Abstract: Scritto di getto nel 1970, all'indomani del più grande successo e della perdita più terribile - la salita del suo primo ottomila e la morte del fratello Günther che con lui aveva raggiunto la vetta del Nanga Parbat questo diario non avrebbe mai dovuto vedere la luce. Almeno secondo il capo spedizione, Karl Herligkoffer, che voleva essere il detentore dell'unica verità sulla conquista del Nanga Parbat. E che di fatto per anni accusò Messner di aver tradito lo spirito di gruppo, di non essere in realtà salito in cima, di aver scelto una via di discesa sbagliata e impossibile, di avere trascinato con sé il fratello meno in forma e di averlo abbandonato a morte sicura nei pressi della vetta. Ha taciuto tuttavia i suoi errori, primo fra tutti quello di aver usato un razzo di segnalazione di colore sbagliato, spingendo Messner a intraprendere l'ultimo tratto che lo separava dalla vetta senza attrezzare la via. Per decenni Messner ha urlato la sua verità, portando dentro di sé il dolore per la morte del fratello e per l'ingiustizia subita e solo con il ritrovamento del corpo di Günther, nel 2005, esattamente dove aveva detto che era stato travolto da una slavina, ha potuto ritrovare un po' di serenità. Nel frattempo è diventato il più grande alpinista di tutti i tempi. E ora, dopo quarant'anni, vuole tornare ancora una volta su quell'episodio terribile, con la testimonianza più diretta e immediata: il suo resoconto di allora.

Un'aliena nel cortile
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Sainsbury, Clare

Un'aliena nel cortile / Clare Sainsbury ; prefazione all'edizione italiana di Theo Peeters e Enza Crivelli ; con un saggio di Tony Attwood

[S. l.] : Uovonero, 2010

Abstract: Clare Sainsbury aveva vent'anni quando lesse le caratteristiche della sindrome di Asperger e si riconobbe nella descrizione. La diagnosi fu un enorme sollievo per me. Finalmente i miei problemi avevano un nome e gli altri potevano dire: ecco che cosa ha Clare, non si tratta di una mancanza di impegno o della voglia di fare la difficile. Questo libro, vincitore del Best Academic Book Award del supplemento educativo del Times, nasce dal desiderio di Clare di raccontare la propria storia, con particolare riguardo alle esperienze avute a scuola, per evitare che altri come lei diventino oggetto di derisione o di prepotenze. Perché nessun altro passi le ore di ricreazione in un angolo del cortile pensando di essere un alieno.

Aria sottile
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Krakauer, Jon

Aria sottile / Jon Krakauer ; traduzione di Lidia Perria

16. ed.

Milano : Corbaccio, 2010

Abstract: Il 10 maggio 1996 una tempesta colse di sorpresa quattro spedizioni alpinistiche che si trovavano sulla cima dell'Everest. Morirono 9 alpinisti, incluse due delle migliori guide. Con questo libro, l'autore, che è uno dei fortunati che riuscirono a ridiscendere la Montagna, scrive non solo la cronaca di quella tragedia ma intende anche fornire importanti informazioni sulla storia e sulla tecnica delle ascensioni all'Everest. Offre inoltre un esame provocatorio delle motivazioni che stanno dietro alle ascensioni ad alta quota, nonché una drammatica testimonianza del perché quella tragedia si poteva evitare.

Caterina
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Materiale linguistico moderno

Socci, Antonio

Caterina : diario di un padre nella tempesta / Antonio Socci

Milano : Rizzoli, 2010

Abstract: Settembre 2009, Caterina, ventiquattro anni, la figlia maggiore di Antonio Socci, è in coma dopo un arresto cardiaco. Attorno a lei e alla sua famiglia si crea una straordinaria catena di solidarietà e di preghiera, uno spettacolo di fede e amore offerto non solo dagli amici, ma anche dai numerosi lettori del blog di suo padre. Fra di loro molti sono atei e agnostici, eppure l'esperienza di Caterina spinge queste persone a riscoprire il significato e il valore della preghiera, a ritrovare il senso di una fede perduta o lasciata in disparte. Ma sono soprattutto i suoi genitori e gli amici più cari che, giorno dopo giorno, malgrado la durezza della prova a cui sono sottoposti, si affidano con ancora maggior certezza a Gesù Cristo. Il loro è un atto di fede che ottiene presto segni di speranza: il cuore di Caterina riprende a battere da solo e il suo respiro non ha più bisogno di macchine. Di lì a poco, in una sera del gennaio 2010, mentre sua madre le sta leggendo un divertente passo del Giovane Holden, Caterina si lascia andare a una bellissima e contagiosa risata. Da quel giorno, un po' alla volta, riprende conoscenza e intraprende un faticoso cammino di riabilitazione, sia pure pieno di incognite. In questo diario, Socci ci mostra che con la fede (nella presenza viva di Gesù fra noi) e la preghiera possiamo trovare un aiuto straordinario per superare i momenti più drammatici della vita.

Domani si parte... domani si parte
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Materiale linguistico moderno

Pelliccioli, Samuel

Domani si parte... domani si parte : storia di un ritorno alla vita / di Samuel Pelliccioli

3. ed.

Crema : Buca 18, 2013

Senza ritorno
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Doseth, Hans Christian

Senza ritorno / Hans Christian Doseth : con l'importante contributo di: Stein P. Aasheim ; traduzione di Iselin Boe ; edizione a cura di: Fabio Palma

Lecco : Alpine studio, 2010

Abstract: Nell’estate del 1984, Christian Doseth, Finn Dæhli, Stein Aasheim e Dag Kolsrud, quattro giovani scalatori norvegesi portarono la scalata himalayana a un livello così alto che fece compiere all’evoluzione alpinistica un balzo di oltre 15 anni!Con l’apertura di una via di 1600 metri sulla parete Est della Grande Torre di Trango, nel Karakorum, essi introdussero la filosofia del free climbing, insieme a quella dello stile alpino, in Himalaya.Pareti rocciose di pari dimensioni e difficoltà tecniche erano state scalate in altre parti del mondo, ma mai prima di allora a una simile altitudine. A due terzi della salita il sogno rischiò di infrangersi: il pilastro inferiore aveva richiesto più tempo del previsto, le scorte di cibo si stavano esaurendo e la progressione era troppo lenta. A malincuore, decisero che se avessero proseguito soltanto due di loro, col cibo rimanente avrebbero avuto maggiori possibilità di raggiungere la cima. Stein Aasheim e Dag Kolsrud tornarono indietro e seguirono dal campo base l’avanzata dei compagni. Dopo cinque giorni li videro espugnare l’inviolata parete est e poi iniziare la discesa. A metà del pilastro inferiore, Hans Christian Doseth e Finn Dæhli scomparvero improvvisamente alla vista. Più tardi i loro corpi furono individuati sul ghiacciaio ai piedi del pilastro, e prima che potessero essere recuperati furono seppelliti da una valanga. Il trionfo era finito in tragedia. Ma il ricordo della personalità e delle imprese di Doseth, da allora hanno continuato a ispirare molti scalatori. In Trango, Stein Aasheim racconta l’avventura, racconta l’amico: una storia vera che si legge come un romanzo, nelle cui pagine rivive un mito dell’arrampicata - Hans Christian Doseth, giovane, bello e vibrante, scomparso troppo presto e rimasto nella leggenda. E’ proprio tra le righe di questo libro che, nell’atto di scoprire un personaggio così ingiustamente dimenticato, affiorano i sentimenti umani più profondi che da sempre spinge l’uomo all’avventura verticale... esternando con sincerità disarmante sentimenti e pensieri che a volte non si riescono a rivelare nemmeno a se stessi.

Autoritratti
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Pennati, Roberto

Autoritratti : dal corpo malato al corpo bambino / Roberto Pennati

Bergamo : [s. n.], stampa 2010 (Bergamo : Litostampa Istituto grafico)

La corona dell'Himalaya
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Materiale linguistico moderno

Wielicki, Krzysztof

La corona dell'Himalaya / Krzysztof Wielicki ; introduzione di: Mario Corradini

Lecco : Alpine Studio, 2010

Nel mare ci sono i coccodrilli
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Materiale linguistico moderno

Geda, Fabio

Nel mare ci sono i coccodrilli : storia vera di Enaiatollah Akbari / Fabio Geda

Milano : Dalai, 2010

Abstract: Se nasci in Afghanistan, nel posto sbagliato e nel momento sbagliato, può capitare che, anche se sei un bambino alto come una capra, e uno dei migliori a giocare a Buzul-bazi, qualcuno reclami la tua vita. Tuo padre è morto lavorando per un ricco signore, il carico del camion che guidava è andato perduto e tu dovresti esserne il risarcimento. Ecco perché quando bussano alla porta corri a nasconderti. Ma ora stai diventando troppo grande per la buca che tua madre ha scavato vicino alle patate. Così, un giorno, lei ti dice che dovete fare un viaggio. Ti accompagna in Pakistan, ti accarezza i capelli, ti fa promettere che diventerai un uomo per bene e ti lascia solo. Da questo tragico atto di amore hanno inizio la prematura vita adulta di Enaiatollah Akbari e l'incredibile viaggio che lo porterà in Italia passando per l'Iran, la Turchia e la Grecia. Un'odissea che lo ha messo in contatto con la miseria e la nobiltà degli uomini, e che, nonostante tutto, non è riuscita a fargli perdere l'ironia né a cancellargli dal volto il suo formidabile sorriso. Enaiatollah ha infine trovato un posto dove fermarsi e avere la sua età. Questa è la sua storia.

Saigon e così sia
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Fallaci, Oriana

Saigon e così sia / Oriana Fallaci ; prefazione di Ferruccio de Bortoli

Milano : Rizzoli, 2010

Abstract: Saigon e così sia, dal titolo di un famoso articolo di Oriana Fallaci pubblicato da L'Europeo nel maggio 1975, raccoglie per la prima volta in volume i reportage dal Vietnam del Nord e dalla Cambogia (1969-1970), alcune celebri interviste ai protagonisti di quel conflitto e lo straordinario resoconto della caduta di Saigon. Come scrive Ferruccio de Bortoli nella Prefazione, è l'ideale continuazione di Niente e così sia, un diario preciso, un racconto fedele. Che comincia con una delusione, cocente. Con la sensazione, dolorosa (quando Oriana sbarca ad Hanoi), che quel Paese avvolto in 'un silenzio disumano' fosse molto diverso dall'immagine eroica e antimperialista che ne aveva gran parte dell'Occidente, e che aveva sedotto anche lei. Quest'opera molto attesa, alla cui preparazione la Fallaci aveva messo mano più volte, ancora nei mesi precedenti la sua scomparsa, completa l'eccezionale testimonianza della guerra nel Sud-Est asiatico. È il governo comunista di Ho Chi Minh a invitare Oriana, nel 1969, dopo i reportage dal Vietnam del Sud pubblicati da L'Europeo e tradotti nel mondo intero. La Fallaci incontra il generale Giap, parla con le giovani donne impegnate nella difesa antiaerea, intervista due prigionieri americani. Così come nel Sud aveva condannato la politica estera della Casa Bianca, qui sarà la prima a esprimere posizioni critiche su un regime immobile, cupo, chiuso a chiave in muraglia ideologica.

Tu passerai per il camino
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Materiale linguistico moderno

Pappalettera, Vincenzo

Tu passerai per il camino : vita e morte a Mauthausen / Vincenzo Pappalettera

Milano : Mursia, stampa 2010

Abstract: Tu passerai per il camino è stata la minaccia che per anni i kapò e gli aguzzini nazisti hanno ripetuto ai prigionieri del campo di Mauthausen. Un riferimento esplicito e crudele ai forni crematori, una frase che è diventata sinonimo di morte. Vincenzo Pappalettera aveva venticinque anni quando fu deportato. Vent'anni dopo la liberazione ha raccontato in questo libro l'orrore di quei giorni. Per chi è morto, per i molti che non sanno e i troppi che non vogliono sapere, per gli increduli in buona e mala fede e per le generazioni future.

In guerra con i lupi di Toscana
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Materiale linguistico moderno

Morali, Enrico

In guerra con i lupi di Toscana : 1915-1918 : Carso-Altopiano dei Sette Comuni M. Grappa / Enrico Morali ; a cura di Cesare Morali e Paolo Pozzato

Bassano del Grappa : Itinera progetti, 2010

Seppellite il mio cuore a Wounded Knee
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Materiale linguistico moderno

Brown, Dee

Seppellite il mio cuore a Wounded Knee / Dee Brown ; traduzione di Furio Belfiore

Milano : Mondadori, 2010

La bottega del pianoforte
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Materiale linguistico moderno

Carhart, Thaddeus

La bottega del pianoforte / T. E. Carhart ; traduzione di Ira Rubini

2. ed.

Milano : Ponte alle Grazie, 2010

Abstract: Nei pressi della Rive Gauche, un amante della musica scopre una bottega con una semplice scritta sulla vetrina: Desforges Pianos: outillage, fournitures. Al suo interno, su una piccola mensola coperta di feltro rosso, sono esposti gli arnesi per riparare pianoforti: chiavi, caviglie, corde, parecchi campioni di feltro e vari componenti provenienti dalle viscere di un piano. Assalito dal desiderio di fare musica, prende a frequentare il negozio e diventa amico di Luc, il giovane restauratore. La bottega diventa un punto di riferimento quotidiano, dove provare una varietà pressoché infinita di pianoforti, ritrovare la voglia e il coraggio di ricominciare a suonare, e un'occasione per scoprire la meccanica, la storia e i segreti di questo straordinario strumento. Ma non solo: la bottega diventa il simbolo di un sapere e di uno stile di vita che sono andati perduti, un luogo magico dove riflettere e assaporare una saggezza che va oltre la musica.

Quello che le mamme non dicono
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Materiale linguistico moderno

Santamaria, Chiara Cecilia

Quello che le mamme non dicono / CHiara Cecilia Santamaria

Milano : Rizzoli, 2010

Abstract: Lei ha 27 anni e crede nel mojito, nella carriera, nel suo uomo e nei viaggi improvvisati. La nana ha cinque settimane e abita la sua pancia. Scoprirlo è uno shock, fare la mamma sembra un'attività totalizzante, incompatibile con libertà, sogni, ambizioni. L'autrice decide di affrontare la situazione armandosi di buoni propositi, ma soprattutto di ironia. Qui si sostiene che è buono e giusto conservare la parte migliore di sé - quella divertente, folle, avventuriera - anche dopo un figlio. Che l'istinto materno a volte arriva e altre volte è in ritardo. Ma anche che esistono momenti neri che nessuno racconta, che dopo un mese di neonato ne servirebbero tre di psicoterapia, che ogni tanto è normale rimpiangere il prima. Dimenticate la mammina che chiama il figlio angioletto anche se non dorme da quindici settimane, quella che considera il parco giochi una botta di vita e decanta le gioie delle vacanze coi nonni. Preparatevi a scoprire tutta la verità riguardo alla vita col pupo, e anche gli esilaranti retroscena di pappe, giochi e ninne nanne. Un libro dedicato alle donne che si sentono troppo giovani per fare figli, a quelle che ci pensano ma non sanno cosa le aspetta, a quelle che già ne hanno e certe volte, con tutto l'amore del mondo, vorrebbero fuggire alle Bahamas.

L'albero dei mille anni
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Materiale linguistico moderno

Calabrese, Pietro

L'albero dei mille anni : all'improvviso un cancro, la vita all'improvviso / Pietro Calabrese

Milano : Rizzoli, 2010

Abstract: Non ci pensiamo mai, ma la vita può deragliare improvvisamente. Bastano due parole. È successo il 19 maggio 2009 a Pietro Calabrese, una carriera luminosa nel giornalismo e un'esistenza piena. Nel suo caso le due parole sono state addensamento polmonare, pietoso eufemismo per significare che è entrato di diritto nella costellazione del cancro (quale acutezza nella battuta di Woody Allen: Oggi le due parole che è più bello sentirsi dire non sono 'ti amo' ma 'è benigno'). In questo libro tanto lucido quanto toccante Calabrese racconta il suo cammino, giorno per giorno, dopo quel fulmine a ciel sereno. Un cammino che passa per l'altalena dello sconforto e della speranza, per le notti sotto l'assalto molesto dei pensieri e per il ricordo sognante di quando la notte invece - si parlava d'amore, per il tempo che diventa sospeso e per il calore benefico delle persone care (già, e adesso chi lo dice agli amici?). Ed è un cammino che passa inevitabilmente per la brutalità delle cure e per un corpo devastato in cui non ti riconosci più. Eppure, a un certo punto, fa una svolta radicale e diventa un cammino di crescita e di consapevolezza nuova. Raggiunta durante una chiacchierata con un amico sotto un baobab africano, il monumentale albero dei mille anni. Da lì Pietro, scoprendo una verità semplice e rivoluzionaria ma nascosta, lancia a tutti un messaggio salvifico, scritto con la penna del grande giornalista ma pensato con la mente e con il cuore dell'uomo.