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The Canterville Ghost
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Materiale linguistico moderno

Wilde, Oscar

The Canterville Ghost = Il fantasma di Canterville ; The birthday of the infanta = Il compleanno dell’infanta / O. Wilde ; [primo racconto] traduzione di Mauro Formaggio ; [secondo racconto] traduzione di Annalisa Garavaglia

Roma : Gruppo editoriale L'Espresso, 2016

Abstract: Al di là dei diversi generi di appartenenza, le due short stories di Oscar Wilde qui presentate - rispettivamente una storia di fantasmi e una fiaba per bambini - mostrano una sostanziale affinità tematica. Nel primo racconto, The Canterville Ghost, Hiram B. Otis, ambasciatore degli Stati Uniti a Londra, si trasferisce con la numerosa famiglia nella dimora di Canterville Chase, infestata dalla presenza di un fantasma. Ma la moderna famiglia americana, forte delle sue certezze positiviste, non si lascia intimorire e risponde colpo su colpo. Con smagata ironia Wilde mette in scena una critica radicale sia del Vecchio sia del Nuovo Mondo, così miseramente simili nel vuoto esistenziale, nella noia, nell’oppressione delle alte sfere. Nel secondo racconto, The Birthday of thè Infanta, ambientato nella Spagna del Cinquecento-Seicento, si festeggia il dodicesimo compleanno dell’infanta. Un buffo nano si esibisce in danze e lazzi divertendo la fanciulla, al punto che questa gli dona una rosa bianca. Il nano già sogna un’intima amicizia con l’infanta, ma quando si vede riflesso in uno specchio capisce che la fanciulla voleva soltanto ridere di lui. Nella conclusione una terribile battuta dell’infanta sigilla un mondo senza amore. Anche qui Wilde scompagina le carte in tavola, rifiutandosi di ammannire ai bambini storie consolatorie, offrendo un ritratto amaro e feroce della società "perbene"

The Canterville ghost
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Materiale linguistico moderno

Wilde, Oscar

The Canterville ghost / O. Wilde ; traduzione di Mauro Formaggio

Roma : Gruppo editoriale L'espresso, c2010

Abstract: Quando nel 1886 Oscar Wilde pubblicò Il fantasma di Canterville sulla Court and Society Review, era un trentaduenne della buona società londinese, già molto noto sia in patria che in America non solo per le cose fin lì scritte, ma anche e soprattutto per il personaggio che egli incarnava. Si era infatti da qualche anno investito del ruolo di leader di un movimento estetico mai meglio definito, fondato sul culto della bellezza e in quanto tale era stato invitato a tenere un ciclo di conferenze negli Stati Uniti, ove il suo temperamento istrionico aveva avuto tutto l'agio di manifestarsi. Nasce così Il fantasma di Canterville, in cui Wilde sembra voler mettere in scena con aria sogghignante il godibilissimo scontro fra due diverse ottusità. Hiram B. Otis, ambasciatore degli Stati Uniti a Londra, acquista per abitarvi con la sua numerosa famiglia la grande dimora di Canterville Chase, da tempo disabitata per la molesta presenza di un fantasma che da trecento anni terrorizza i vari Lord e Lady Canterville lì avvicendatisi. Ma la spavalda famiglia americana, forte delle sue certezze positiviste e della sua fede nei ritrovati della modernità, non si lascia certo intimorire da simili sciocchezze, e si dispone a rispondere colpo su colpo...