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La commedia degli errori
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

La commedia degli errori / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino; prefazione di Guido Fink

Milano : Garzanti, 2021

Abstract: Farsa del "doppio", "La commedia degli errori" (1594 circa) riprende liberamente i Menecmi di Plauto, portando le situazioni burlesche alle estreme conseguenze. Se il modello latino si limitava a una coppia di gemelli, Shakespeare accosta ai due gemelli protagonisti, continuamente scambiati l'uno per l'altro, i loro due servi, anch'essi gemelli e indistinguibili, moltiplicando gli effetti teatrali e gli elementi di comicità e confusione. Gran parte della commedia consiste nella personale "versione dei fatti" fornita dai diversi personaggi (ma nessuna è affidabile), in un febbrile susseguirsi di equivoci, scambi di identità e smascheramenti che finiscono con lo scardinare i ruoli familiari e sociali. Sullo sfondo di una Efeso di stregoni e incantesimi - un contesto esotico e fiabesco da vero e proprio romance - Shakespeare mette in scena l'altro, il doppio, il perturbante: è la scoperta di un motivo che riaffiorerà puntuale e ossessivo in tutta la sua opera, da quelle gallerie di specchi che sono le commedie giovanili come "I due gentiluomini di Verona" e "Pene d'amor perdute" fino al trionfo della metamorfosi nel "Sogno di una notte di mezza estate". Prefazione di Nemi D'agostino.

Enrico 6. Parte prima
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Enrico 6. Parte prima / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Carlo Pagetti

2. ed

Milano : Garzanti, 2021

Abstract: Dramma storico in tre parti, l' Enrico VI (1590-92) racconta il turbolento regno dell'ultimo sovrano della dinastia dei Lancaster, sul trono dal 1422 al 1471. La progressiva delegittimazione del potere regale domina la prima parte della trilogia, una sorta di preludio alla Guerra delle due Rose, che sarà al centro delle parti seconda e terza. Alla morte di Enrico v, un anno dopo il trionfo sui francesi ad Agincourt (1421), il trono è di fatto vacante, affidato a un imbelle Enrico vi fanciullo che ha ereditato la corona ad appena nove mesi. Mentre in patria si approfondiscono i dissensi interni all'aristocrazia, oltre Manica le sorti del conflitto franco-inglese vengono ribaltate dall'indomita Jeanne d'Arc, la Pulzella d'Orléans, dipinta da Shakespeare come un'amazzone sovversiva e spregiudicata che sconfigge il valoroso John Talbot, braccio armato del re d'Inghilterra, l'ultimo cavaliere senza macchia e senza paura. Il tempo degli eroi è finito e l' history play del giovane drammaturgo, più che tramandare gesta esemplari, scava nel grande verminaio della Storia e delinea un affresco a tinte fosche del sistema feudale inglese ormai al tramonto. Introduzione di Nemi D'Agostino.

Enrico 6. Parte seconda
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Enrico 6. Parte seconda / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Carlo Pagetti

Milano : Garzanti, 2021

Abstract: Nella seconda parte della trilogia dell' Enrico VI (1590-92) la nazione inglese precipita definitivamente nel caos. Persa la Francia, non resta alla nobiltà che spartirsi il suolo della madrepatria. Il dramma si apre con il fastoso matrimonio tra il giovane sovrano e Margherita d'Angiò (1445), e si chiude, dieci anni dopo, con la débacle delle forze reali di fronte agli yorkisti nella prima battaglia di Saint Albans. Dopo la morte violenta del saggio duca di Gloucester, zio di Enrico vi, figura paterna che aveva cercato di pilotare la rotta dello stato in difesa del debole sovrano, Riccardo di York esce finalmente allo scoperto, reclamando la corona per sé e per i figli. Divampa la lotta fratricida tra gli York e i Lancaster, entrambi discendenti dal ceppo dei Plantageneti, passata alla storia come Guerra delle due Rose: una guerra dove non esistono vincitori definitivi, dove tradimenti e voltafaccia stravolgono le alleanze, dove i campi di battaglia assomigliano a mattatoi, una festa di sangue in cui a regnare sovrana è la violenza più cieca e forsennata. Introduzione di Nemi D'Agostino.

Enrico 6. Parte terza
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Enrico 6. Parte terza / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Carlo Pagetti

2. ed

Milano : Garzanti, 2021

Abstract: La terza parte della trilogia dell' Enrico VI (1590-92) muove dai postumi della battaglia di Saint Albans, in cui il re è stato sequestrato dai nemici, ripercorre la fase dell'accordo temporaneo fra le due dinastie nobiliari, che ha tenuto Enrico sul trono ma ha consegnato la successione alla famiglia York, e accompagna il lettore sul campo delle grandi e decisive battaglie della Guerra delle due Rose: quella di Wakefield (1460), dove Riccardo di York, a un passo dalla corona, viene catturato e ucciso dalla terribile nemica Margherita d'Angiò, moglie di Enrico vi e ultimo baluardo contro le pretese dinastiche degli York; e quella di Tewkesbury (1471), nella quale Enrico vi è definitivamente sconfitto da Riccardo di Gloucester. Piombata nell'anarchia, l'Inghilterra scivola inarrestabile verso la tirannide dello spietato Riccardo III, figura deforme e diabolica generata dalla guerra civile che giganteggia nell'ultima parte del dramma, mettendo in ombra la docile e rassegnata personalità di Enrico vi, e già incarna l' homo novus rinascimentale, l'ideologia del potere regale assoluto libero da ogni vincolo etico. Introduzione di Nemi D'Agostino.

I due nobili cugini
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

I due nobili cugini / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione , traduzione e note di Demetrio Vittorini

2. ed

Milano : Garzanti, 2020

Abstract: Tragicommedia scritta a quattro mani con John Fletcher, I due nobili cugini (1613-14) rilancia il dramma storico all'antica ravvivandolo con elementi romanzeschi tipici del tardo Shakespeare. La favola classica, già nota al medioevo e trasformata da Chaucer nei Canterbury Tales in una storia di cavalleria, amicizia e amore cortese, ha per protagonisti i cugini Palamone e Arcite, eroici guerrieri tebani, amici inseparabili prima di diventare rivali in amore. Fatti prigionieri da Teseo, il duca di Atene, durante la sua spedizione contro Tebe, si innamorano della stessa donna e se la disputano in un torneo in armi chiamando in soccorso gli dei. Grazie al favore di Marte, che dà ad Arcite la vittoria delle armi, e di Venere, che assegna a Palamone la vittoria dell'amore, la contesa si chiude con il perdono e la riconciliazione tra i due amici. Ma senza lieto fine. «Mai la fortuna giocò partita più astuta: il vinto trionfa, il vincitore subisce il danno», commenta amaramente Teseo a proposito della sorte di Arcite, a cui sarà fatale dopo il duello una caduta da cavallo: agli uomini, trastullo degli dei, non è dato ribellarsi al destino ma solo accettarlo con dignità. Introduzione di Nemi D'Agostino.

Re Giovanni
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Shakespeare, William

Re Giovanni / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Silvano Sabbadini

2. ed

Milano : Garzanti, 2020

Abstract: Giovanni Senzaterra, che regnò dal 1199 al 1216, è senz'altro il più ambiguo e sfuggente di tutti i re messi in scena da Shakespeare: celebrato come precursore di Enrico VIII nel suo opporsi al potere del papato e vituperato come assassino pronto al delitto per difendere il trono contesogli dal nipote; raffigurato come tiranno e usurpatore del fratello Riccardo Cuor di Leone nel ciclo leggendario di Robin Hood ed esaltato come fondatore della democrazia, in quanto firmatario, nel 1215, di quella Magna Charta che segna simbolicamente la fine dell'assolutismo monarchico in Inghilterra. La sua ascesa e caduta offrono lo spunto a Shakespeare, nel dramma composto tra il 1595 e il 1597, per una messa in discussione del carattere sacrale della sovranità e per una critica della politica come brutale e cinica espressione di un gioco di potere.

Tito Andronico
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Tito Andronico / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Alessandro Serpieri

Milano : Garzanti, 2020

Abstract: Il generale Tito ha sconfitto in battaglia i goti e portato con sé a Roma come prigioniera la regina Tamora con i figli. Per onorare la memoria dei suoi uomini ha offerto in sacrificio il maggiore dei tre, Alarbo, scatenando l'odio implacabile della sovrana. Trascinati in una spirale di sangue e vendette, i due protagonisti si sfidano in una gara di ferocia e sadismo fino al macabro banchetto finale. Nella sua prima tragedia, pubblicata nel 1594, Shakespeare attinge alle fonti classiche - l'efferatezza del Tieste senecano, la sensualità della favola ovidiana di Procne e Filomela - per mettere in scena la lotta tra romani e barbari, rappresentata non come scontro di culture o di valori, bensì come conflitto tribale. Il Tito Andronico è dramma di passioni ancestrali, di ritualità primitive, di vincoli di stirpe sordi a ogni legge morale, efficacemente costruito su una suspense dell'orrore di forte risonanza simbolica e di grande impatto scenico: un'opera, come ha osservato il regista Peter Brook, inaspettatamente vicina alla sensibilità novecentesca del «teatro della crudeltà». Introduzione di Nemi D'Agostino. Prefazione, traduzione e note di Alessandro Serpieri.

Timone d'Atene
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Shakespeare, William

Timone d'Atene / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Agostino Lombardo

Milano : Garzanti, 2020

Abstract: Timone non è un re né un principe. È solo il "favorito" della Fortuna, ma la sua dimora in Atene è una vera e propria corte in cui è riverito da poeti, pittori, mercanti e uomini d'arme: una folla di cortigiani e clienti ai quali elargisce sconsideratamente doni e amicizia, cieco di fronte all'adulazione e all'inganno che lo circondano. Solo quando la sorte gli volge le spalle e a causa della sua prodigalità si ritrova ridotto in miseria, scopre l'ingratitudine di coloro che aveva creduto amici. Il benefattore divenuto misantropo si ritira a vivere solitario e pieno d'odio in una caverna, dove trama la sua vendetta contro la città e il genere umano maledicendone l'insaziabile avidità. Ispirato a uno dei più celebri Dialoghi di Luciano , Timone d'Atene (1608) affida a una figura del mondo classico l'amara riflessione di Shakespeare sulla crisi di valori che, fra Cinquecento e Seicento, accompagna la nascita dell'uomo moderno: la realtà è un  deserto dell'anima e del cuore, dove domina, mostro solitario e invincibile, il dio dell'oro e della cupidigia. Introduzione di Nemi D'Agostino.

Riccardo 3.
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Riccardo 3. / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Vittorio Gabrielli

11. ed

Milano : Garzanti, 2015

Abstract: Dalla prima rappresentazione teatrale fino alle recenti produzioni cinematografiche, la "leggenda nera" di Riccardo III ha sempre goduto di una vasta fortuna. L'intelligenza sfavillante e demoniaca dell'usurpatore, la sua mostruosità morale, emblema di un mondo governato dalla violenza, dalla frode e dalla paura, mettono in ombra ogni altro personaggio di questo dramma della volontà di potenza. Shakespeare non giudica Riccardo né lo condanna, ma suggerisce un nesso tra la sua smodata malvagità e la sua deformità fisica. Contro quella "perfida natura" che l'ha "solo per metà sbozzato", Riccardo III ingaggia una sfida disperata: "Visto, dunque, che il cielo ha così formato il mio corpo/l'inferno perverta la mia mente sicché corrisponda ad esso". Introduzione di Nemi D'Agostino.

Cimbelino
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Cimbelino / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Giuseppe Maugeri

Milano : Garzanti, 2015

Abstract: "Cimbelino", rappresentato in vita dell'autore ma pubblicato solo postumo nel 1623, è un dramma romanzesco che curiosamente combina un episodio di storia britannica all'epoca della dominazione romana con una novella del Decamerone. Protagonista del dramma è la bella e innocente figlia di Cimbelino, Imogene, che si trova al centro di una complessa rete di forze che vorrebbero imporle le nozze con il figlio della matrigna. Solo dopo un'innumerevole serie di equivoci, travestimenti e colpi di scena, Imogene riuscirà a riabbracciare il marito segreto Postumo, a ricongiungersi con il padre e a propiziare una nuova alleanza tra romani e britanni. Introduzione di Nemi D'Agostino.

Sogno d'una notte di mezza estate
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Sogno d'una notte di mezza estate / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Marcello Pagnini

22. ed.

Milano : Garzanti, 2014

Abstract: Piccolo dramma che - come ha scritto Croce - "sembra nato da un sorriso tanto è delicato, sottile, aereo", è uno dei testi shakespeariani più frequentemente rappresentati. Il tema è l'amore, con le sue zone buie e le sue armonie conquistate faticosamente. Perfetta e poetica fusione tra il mondo fantastico delle allegorie rinascimentali e quello amoroso dei romanzi cavallereschi, ha una struttura complessa - sono quattro gli intrecci che si dipanano nei suoi cinque atti - e una stupefacente ricchezza di significazioni e interne implicazioni. I movimenti e le passioni degli innamorati che vi agiscono si avviluppano in nodi assurdi e si dipanano d'incanto, disegnando gli arabeschi d'un "sogno" apparentemente insensato, in realtà governato dal capriccio d'Amore. Introduzione di Nemi D'Agostino

Amleto
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Amleto / William Shakespeare ; introduzione, prefazione e note di Nemi D'Agostino

26. ed.

Milano : Garzanti, 2014

Abstract: La celeberrima tragedia di Shakespeare è una grande parabola morale, in cui le forze del bene e del male continuano la loro eterna lotta, coinvolgendo l'uomo in un turbine inarrestabile di dubbi e di passioni che lo porterà alla morte, insieme alle persone amate, ai peggiori nemici, per tenere fede al suo giuramento di vendetta e di giustizia.

Enrico 5.
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Enrico 5. / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Andrea Cozza

4. ed.

Milano : Garzanti, 2006

Abstract: Se in altri drammi storici di Shakespeare gli eventi bellici fanno da sfondo all'azione scenica, in Enrico V sono la sostanza stessa del dramma, che costringe a domandarsi: esiste una guerra che possa dirsi giusta? Shakespeare mette in scena, accanto alla guerra "epica" delle sonanti disfide e delle bandiere al vento, quella degli uomini costretti a farla: fango e pioggia, fame e fatica, attese snervanti, spreco insensato, miseria e squallore. La battaglia finale di Agincourt, momento decisivo e climax del dramma, è resa realisticamente in modo frammentato e confuso: nessuno capisce come veramente stiano andando le cose. Nemmeno il re, che non sa di aver vinto.

Riccardo 2.
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Riccardo 2. / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Andrea Cozza

3. ed.

Milano : Garzanti, 2005

Abstract: Inghilterra, 1939. L'ultimo sovrano per diritto divino, Riccardo II, viene deposto e assassinato. Intorno alla figura dell'ultimo discendente di Riccardo Cuor di Leone e Guglielmo il Conquistatore si crea ben presto un alone di mistero: Shakespeare si propone di rappresentare quell'atmosfera, cercando per essa un'adeguata giustificazione psicologica e una solenne espressione poetica. La leggenda di re Riccardo viene narrata nel quinto dei "chronicle plays" shakespeariani, la cui composizione risale al 1595-1596. Testo originale a fronte. Introduzione di Nemi D'Agostino. Prefazione, traduzione e note di Andrea Cozza.

Enrico 6., parte seconda
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Enrico 6., parte seconda / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Carlo Pagetti

Milano : Garzanti, 1999

Abstract: Questa Parte seconda segue il testo dell'in-folio del 1623 ed è il dramma intermedio della trilogia dedicata al lungo e sfortunato regno dell'ultimo sovrano della dinastia Lancaster. La vicenda si apre con il fastoso matrimonio tra il sovrano e Margherita d'Angiò e si chiude dieci anni dopo, con la rotta delle forze regali nella prima battaglia di Saint Albans. Il nucleo narrativo sembra dividersi in due tronconi drammatici: dall'atto I al III si assiste alla progressiva emarginazione di Gloucester, alla sua caduta in disgrazia e al suo assassinio. L'atto V vede l'esplosione della guerra civile tra le due casate dei Lancaster e degli York, ma è caratterizzato anche dalla discesa in campo d'una generazione più giovane, quella di Clifford, sostenitore di Enrico, e quella dei figli di Riccardo di York, tra i quali emerge un cucciolo mostruoso, ammasso di rabbia, turpe bubbone malformato che diventerà a sua volta re con il nome di Riccardo III.

Enrico 6., parte terza
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Shakespeare, William

Enrico 6., parte terza / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Carlo Pagetti

Milano : Garzanti, 1999

Abstract: La terza parte dell'Enrico VI appare robustamente saldata all'opera precedente, in quanto riparte dai postumi della battaglia di St. Albans. Percorre velocemtne il momento dell'accordo innaturale e temporaneo che tiene Enrico sul trono quasi si trattasse d'un vitalizio, ma consegna la successione alla famiglia York per poi portare lo spettatore sul campo di Wakefield, dove Riccardo di York, a un passo dalla corona viene catturato e ucciso dalla sua terribile nemica Margherita e da Clifford, una specie di doppio del figlio deforme e feroce di York, che milita tra le file dei Lancaster e vuole vendicare la morte del padre.

Enrico 6., parte prima
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Enrico 6., parte prima / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Carlo Pagetti

Milano : Garzanti, 1995

Abstract: L'Enrico VI, parte prima appare nel grande in-folio del 1623 che raccoglie le opere di Shakespeare. Pur conservando una sua autonomia narrativa, esso forma, con la seconda e la terza parte dell'Enrico VI, una trilogia che ricostruisce il lungo e infelice regno del figlio di Enrico V, il vincitore dei francesi ad Agincourt, morto prematuramente nel 1422. Enrico VI viene incoronato re a soli nove mesi e resiste sul trono con alterna fortuna fino al 1471, quando il suo assassinio nella Torre di Londra pone fine alla supremazia della dinastia Lancaster.