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Trovati 1021 documenti.

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I Paar di Parre
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I Paar di Parre : protagonisti delle poste in Europa con i Tasso del Cornello (16.- 19. sec.) / Renata Carissoni ... [et al.]

Bergamo : Corponove, 2023

Una scuola per la valle
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Invernici, Angelo

Una scuola per la valle : l'Istituto Maria Consolatrice di Cepino nel novantesimo di fondazione (1933-2023) / di Angelo Invernici

[Sant'Omobono Terme] : Centro studi Valle Imagna, 2023

Abstract: Nel 1933 le suore di Maria Santissima Consolatrice furono chiamate per gestire la scuola materna di Cepino. Da allora la Congregazione ha organizzato diverse scuole e attività nell'Istituto che oggi porta il loro nome: Istituto Maria Consolatrice (IMC). Con il coraggio che nasce dalla consapevolezza di rendere un servizio alle famiglie della valle Imagna, sono stati aperti il collegio di probandato, la scuola media, la scuola elementare, la casa di riposo delle suore e, infine, l'istituto tecnico sperimentale. Numerose persone hanno sostenuto questa istituzione; innanzitutto le religiose che vi hanno lavorato e il clero della valle che le ha sostenute, quindi gli amministratori locali che hanno fatto la loro parte sul piano politico; non per ultimi, le famiglie, la popolazione della Valle Imagna e i numerosi studenti che hanno frequentato le aule dell'IMC. Oggi questa preziosa istituzione scolastica è mantenuta attiva dall'Opera Sant'Alessandro, che continua con lo stesso impegno e il medesimo spirito di servizio alla comunità.

Echi di una storia lontana
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Caroli, Egidio

Echi di una storia lontana : le vicende dei Caroli bergamaschi / Egidio Caroli

Bergamo : Corponove, 2023

Cronaca di Treviglio e dintorni al tempo dei nonni
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Facchetti, Marco

Cronaca di Treviglio e dintorni al tempo dei nonni / Marco Facchetti

[Treviglio : s.n., 2023]

La Cappella polifonica di Locate
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Gualandris, Domenico

La Cappella polifonica di Locate : più di un secolo di storia / Domenico Gualandris

[Ponte San Pietro : Cappella Polifonica di Locate, 2023

Quante storie quelli di Bonate!
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Prezzati, Adriano

Quante storie quelli di Bonate! / cronache dal paese acconciate da Adriano Prezzati

Bonate Sopra : [s.n.], 2023

Zogno nel Medioevo
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Pesenti, Giuseppe

Zogno nel Medioevo : le chiese, le torri e i castelli / Giuseppe Pesenti

Bergamo : Corponove, 2023

Abstract: Una nuova ricerca storica durata più di dieci anni, ma in realtà iniziata assai prima, quando l'autore, da giovanissimo, partecipò alle scoperte archeologiche e paleontologiche degli anni '70 nel territorio di Zogno. Quanto più indietro nel tempo si spingono le conoscenze di un paese, tanto più ricca si fa la consapevolezza della civiltà, del carattere e della cultura di una popolazione. La conoscenza del latino favori la consultazione dei documenti medioevali scritti in latino. Scopo principale non è stato di scoprire fatti riguardanti personaggi illustri, comunque non trascurati, ma conoscere il modo di vivere, di pensare, le esigenze materiali e spirituali, il modo affrontare le difficoltà quotidiane, in altre parole il respiro di una comunità, che contribuì a far grande la storia. Non ci sono giunti scritti di epoca romana, pertanto le prime testimonianze scritte risalgono proprio al Medioevo. Quale ricchezza di palpitante verità, umanità, saggezza ed anche di prevaricazioni e ingiustizie, comunque sempre rispecchiante la vita reale. Per ogni ricercatore, gli atti notarili, al di là dello specifico motivo d'essere, rivelano un mondo. Così parentele, testamenti, compravendite, affitti e scambi di immobili di ogni tipo, di stoffe e di abiti, di animali, di attrezzi da lavoro, di mobili ed oggetti di arredo della casa stimati come valore in lire del tempo ma realmente pagati quasi sempre attraverso vari tipi di baratto, fanno la Storia. Particolarmente interessante scoprire che alcuni parroci di Zogno nella prima metà del XIV secolo, oltre che a celebrare funzioni religiose e amministrare sacramenti, allevavano mucche o pecore per incrementare la scarsa prebenda. Così è interessante sapere che molti abitanti avevano come nome proprio "Zonio" ossia il nome del paese. Ci sono poi contratti per prestazioni d'opera da svolgersi in territorio di Zogno, ma spesso relativi a zognesi che lavoravano anche fuori dalla Lombardia. Molto interessanti i testamenti, soprattutto di persone semplici, che fanno modesti doni (come animali da cortile), anche alla chiesa... per il sostentamento del parroco. Qualche sacerdote dona libri alla parrocchia. Atti notarili rivelano contrasti tra le famiglie, o contratti di matrimonio riguardanti la dote della sposa. Frequenti le promesse di pagamento di un debito giurando sui Sacri Vangeli. Vi sono accuse per furto di mobili o animali, per ferimenti o addirittura omicidi. Eccetto questi ultimi, molto spesso era il parroco, in presenza di testimoni, a fare da giudice e riportare la pace. Non mancano rogiti per sconfinamento di mucche al pascolo in altri comuni. Si susseguono fatti imprevedibili, curiosi, inimmaginabili. Da questi documenti e dai luoghi imprevedibili in cui sono stati redatti (pochi notai avevano studio) emergono informazioni storiche ed anche inedite su quattro tematiche: la chiesa più antica o originaria di Zogno e quella nuova, l'attuale; la presenza di numerosi fortilizi, torri e castelli in relazione con altre fortificazioni poco lontane; i nomi delle contrade più antiche e i toponimi; i primi ponti sul Brembo. La mole inimmaginabile degli interessantissimi dati raccolti, grazie anche a nuove tecniche fotografiche, ha suggerito di pubblicare, per ora, solo le notizie riguardanti le chiese e le fortificazioni, rimandando a una seconda pubblicazione le altre due tematiche, illustrando anche alcuni interessanti eventi di poco successivi al Medioevo. Ne è venuta una storia del Medioevo di Zogno, approfondita, inimmaginabile e sorprendente. Una storia civile e religiosa, una storia di uomini del Medioevo capaci di iniziative in ogni campo, di sfruttare con intelligenza le opportunità e le risorse del territorio, pronti a difenderlo schierandosi con le armi dietro a un capo carismatico anche a prezzo della vita. Una storia indicativa e condivisa dai paesi circonvicini. Raccontano anche le oltre centocinquanta illustrazioni a colori.

Bonate Sopra nel Medioevo
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Bernardinello, Stefano

Bonate Sopra nel Medioevo / [Stefano Bernardiniello]

Bonate Sopra : Comune, 2023

Storia, arte e fede del territorio del Waldman (Valdimania) in età longobarda...
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Rota, Zita

Storia, arte e fede del territorio del Waldman (Valdimania) in età longobarda... / Zita Rota

[S.l. : s.n.], 20123 (S.l. : Tecnograph stampa)

Storia di Bergamo
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Visentin, Claudio - Della Valentina, Gianluigi

Storia di Bergamo : dalle origini ai giorni nostri / Claudio Visentin, Gianluigi Della Valentina

Pordenone : Biblioteca dell'immagine, 2022

Abstract: Un lungo viaggio, dalla Bergamo romana ai giorni nostri, attraversando i secoli medievali, la lunga dominazione veneziana, i francesi e gli austriaci, le battaglie per l'indipendenza, la partecipazione dei tanti volontari all'impresa di Garibaldi, per cui Bergamo è conosciuta come la Città dei Mille, fino all'età moderna; epoche che hanno dato uno specifico carattere ai bergamaschi e forma definitiva alla Città Alta con le sue imponenti mura, dal 2017 iscritte nella lista del Patrimonio dell'umanità UNESCO. E ancora lo sviluppo industriale novecentesco e le nuove sfide del mondo globale, inclusa la terribile pandemia del 2020. Una Storia di Bergamo che è quasi una rappresentazione teatrale, con un prologo, quattro atti e un epilogo. E al centro della scena i bergamaschi, le loro voci e vicende: l'operosità, l'attaccamento alla terra e alla tradizione, la solidarietà e l'arguzia... Perché, più di altre città di simili dimensioni, nella sua lunga storia Bergamo ha creato un particolare tipo d'uomo, già raffigurato nel Cinquecento nelle maschere della Commedia dell'arte e ancora ben vivo nel mondo del terzo millennio.

Strade e percorsi tra Alto Sebino, Val Cavallina, Val Borlezza e Valle Camonica dalla Preistoria al Medioevo
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Strade e percorsi tra Alto Sebino, Val Cavallina, Val Borlezza e Valle Camonica dalla Preistoria al Medioevo / a cura di Marco Albertario, Cristina Longhi

Quingentole : SAP, 2022

L'ultima cascina... a Torre Boldone
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Moretti, Isidoro

L'ultima cascina... a Torre Boldone / Isidoro Moretti

Torre Boldone : Circolo politico culturale Don Luigi Sturzo, [2022]

Mille libri su Gandosso, Gandosso su mille libri
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Villa, Lodovico

Mille libri su Gandosso, Gandosso su mille libri : bibliografia prima su Gandosso / Lodovico Villa ; [a cura della] Amministrazione Comunale, Parrocchia Gandosso

[Gandosso : s.n.], 2022

Antea
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Foppolo, Bonaventura

Antea : storia di una piccola comunità della Valle Brembana dal Trecento a oggi / Bonaventura Foppolo ; libro promosso dall'Associazione Km28 di Antea con il patrocinio e il contributo del Comune di San Pellegrino Terme

Bergamo : Corponove, 2022

Abstract: Copertina d'una bellezza così semplice e così perfetta da far pensare a un quadro di Morandi. Vi è già nello sguardo un sentimento e una sorpresa. 248 pagine per una piccola comunità distesa sul declivio di un monte sopra San Pellegrino Terme. Antea, l'antica Antìa, le cui prime tracce si trovano fra il XIII e il XIV secolo a Bergamo, dove operavano diverse persone di rango che si facevano chiamare "di Antìa". Così esordisce il professor Bonaventura Foppolo, nella sua presentazione. Tra le persone di rango di Antìa, Giovanni di Lanfranco, cittadino di Bergamo, proprietario dei castelli di Spirano e di Medolago e di grandi estensioni di terre in pianura a metà del Trecento. Altri personaggi erano giudici, presbiteri, notai, il più noto dei quali era Castello de Castelli, l'autore della cronaca delle lotte tra guelfi e ghibellini dal 1378 al 1407. Già agli inizi del Duecento Antea era Comune autonomo, assorbito poi da San Gallo all'inizio della Signoria dei Visconti, nella cui orbita rimase durante la dominazione veneta e oltre, fino al 1928 quando Antea divenne parte del Comune di San Pellegrino, cittadina termale in un periodo di illustri ospiti come la regina. La storia di Antea, dopo il Trecento, non si è discostata da quella delle contrade limitrofe: i suoi abitanti erano poveri contadini, boscaioli, allevatori e tessitori di rozzi panni di lana. L'emigrazione verso la pianura e verso orizzonti più lontani (a Genova, nelle Americhe e in Francia) continuò fino a metà del XX secolo, senza tuttavia cambiare di molto la loro sorte. Li sosteneva la fede, che li ha portati a edificare nel Settecento una prima piccola chiesa e poi una più capiente, con uno sforzo economico enorme. Era forte, inoltre, lo spirito di comunità e il senso della famiglia che hanno consentito loro di sopravvivere alle malattie, ai lutti, alle carestie, condividendo i momenti di gioia ai matrimoni, ai battesimi e nelle feste religiose, soprattutto quelle dedicate alla Madonna della Salute. La presenza del cappellano ha costituito un elemento di coesione e di identità per gli abitanti di Antea e, quando è venuto a mancare, è stato sostituito dall'iniziativa dei giovani che continuano a mantenere e valorizzare le tradizioni e contemporaneamente si aprono ad ogni proposta di modernità. Sulla base della documentazione notarile e sui registri delle nascite, delle morti e dei matrimoni della parrocchia di San Gallo (tra il 1675 e il 1918) è stato possibile ricostruire le genealogie delle sei principali famiglie della contrada: Scanzi, Sonzogni, Orlandini, Foppolo, Avogadro, Galizzi. Alla memoria riaffiorano tanti momenti e ricordi felici, scrive il vicesindaco di San Pellegrino Terme, Vittorio Milesi, memorie «nate frequentando la Scuola Elementare, la coinvolgente ricorrenza dei festeggiamenti per la Madonna della Salute, che si rinnovano tuttora ogni 21 novembre, e la carismatica figura di un grande sacerdote, don Giuseppe Cadei, vero pastore per la comunità di Antea prima e di San Pellegrino Terme poi. Per questo speciale legame, Antea mi è rimasta nel cuore e sono grato al professor Bonaventura Foppolo per la professionale e appassionata ricerca dispiegata in pagine interessantissime che accendono i riflettori sulla sorprendente e straordinaria storia di questa nostra piccola e vivace comunità di antica storia. Confidiamo che riscoprire le proprie radici nella sorprendente storia di Antea, sia per le giovani generazioni (ben sorridenti sul retro di copertina), una occasione per meglio comprendere l'impegno, la capacità e il carattere di coloro che ci hanno preceduto. A noi tocca la responsabilità di conservare, migliorare e arricchire le nostre realtà per consegnarle a chi verrà dopo di noi.

Bergamo che non ti aspetti
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Remuzzi, Giuseppe

Bergamo che non ti aspetti / Giuseppe Remuzzi

Azzano San Paolo : Bolis, 2022

Abstract: “.. Bergamo che non ti aspetti più che un libro è un quaderno di appunti scritti in tempi diversi: qualcuno ha una valenza (quasi) storica, altri incrociano la storia di Bergamo, altri ancora hanno un taglio più personale, come i ricordi di scuola, i tanti momenti della vita in ospedale, i riferimenti alla ricerca. Dopo, c’è un po’ di tutto: Kilometro Rosso, la quarta corsia dell’autostrada e si finisce con l’Atalanta. ..” (dall’Introduzione di Giuseppe Remuzzi)

L'attacco che mai avvenne
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L'attacco che mai avvenne : Orobie 1915-18 : la linea Cadorna fra trincee, ambiente, natura, persone e fatti / [a cura di] Club Alpino Italiano, Sezione di Bergamo, Sottosezione Alta Valle Seriana e Valle di Scalve, Club Alpino Italiano, Alta Valle Brembana, Sezione di Piazza Brembana, Centro Storico Culturale Valle Brembana, Felice Riceputi

Bergamo : Corponove, 2022

Abstract: La Grande Guerra colpì duramente anche la provincia di Bergamo, con oltre 12 mila caduti e più di altrettanti feriti e invalidi. Le furono però risparmiate le tragedie dell'occupazione militare e il conseguente abbandono delle case e del lavoro. L'unica presenza concreta della guerra fu la Linea Cadorna, ideata come estremo baluardo a difesa dei passi orobici nella prospettiva di un possibile attacco alla Lombardia attraverso la Svizzera e la Valtellina. Attacco che fortunatamente mai avvenne, come sintetizza il titolo, per cui le fortificazioni rimasero inattive e da allora si sono conservate fino ai nostri giorni. Il libro ricostruisce nei dettagli la storia di queste fortificazioni, inserendola nel più ampio contesto delle connotazioni ambientali del crinale orobico. È frutto di un lavoro collettivo nel quale si sono distinti i soci del CAI e del Centro Storico Culturale Valle Brembana che, utilizzando il cospicuo materiale rinvenuto con attente ricerche in diversi archivi, confrontando testi e relazioni di varie epoche e osservando sul posto le aree in oggetto, hanno saputo delineare dettagliatamente la storia delle trincee, inquadrandola nella grande storia della Prima Guerra Mondiale e attualizzandola con la descrizione analitica della realtà geografica attuale. Come in un complesso mosaico, si alternano pagine di riferimenti storici, descrizioni, relazioni, rilievi, studi geologici e memoriali, integrati da immagini d'epoca e corredati da un ricco apparato iconografico che ambienta le opere militari nel contesto paesaggistico. Dopo una panoramica sullo stato di fatto, il libro propone una descrizione geologica dell'area interessata dalle trincee, con l'inquadramento storico generale e la descrizione delle opere militari realizzate nei vari settori, mediante la trascrizione di documenti originali, la pubblicazione dei progetti, delle mappe e delle relazioni militari dell'epoca. Entra poi nel dettaglio delle fortificazioni sul territorio bergamasco, descrivendole analiticamente e proponendo accurati rilievi geometrici di tutte le strutture esistenti. L'appendice propone testimonianze e memoriali, delineando le figure di alcuni protagonisti. Ampio l'inserto fotografico, così come gli approfondimenti storico-geografici sul contesto montano del confine italo-svizzero, sulla viabilità minore e su alcuni valichi bergamaschi. Per la ricchezza dei contenuti e per la molteplicità dei temi trattati, il libro può considerarsi una guida alla conoscenza integrale delle zone interessate dalla presenza della Linea Cadorna, che sono tra le più belle delle nostre montagne. Quest'opera - scrive Walter Belotti, presidente del Museo della Guerra Bianca in Adamello - va ad arricchire l'ampio mosaico della Grande Guerra, in particolare sul fronte lombardo, che si estendeva per 170 chilometri, dal Lago di Garda al Passo dello Stelvio, proseguendo poi fino al Varesotto con un complesso di opere militari, comunemente chiamato "Linea Cadorna", mentre il vero appellativo è OAFN (Opera Avanzata Frontiera Nord). La denominazione sottintende la paternità al generale Luigi Cadorna che però, in qualità di Capo di Stato Maggiore, dispose solo le fasi finali di questo complesso di opere fortificate permanenti, semipermanenti e campali. La costruzione iniziata nell'estate del 1915 prese maggiore impulso dopo la Strafe-expedition della primavera del 1916 sotto la direzione del tenente generale Ettore Mambretti. Nel libro si focalizza l'attenzione sul settore orobico evidenziando le peculiarità dei molteplici e imponenti lavori compiuti per la costruzione di questo rilevante sistema difensivo che doveva proteggere l'Italia da un eventuale attacco Austro-ungarico violando la neutralità della Confederazione Elvetica Portare alla conoscenza di un pubblico più vasto i manufatti sparsi sul territorio bergamasco, è certamente la strada giusta affinché tutte queste eccellenze storiche entrino a far parte di un patrimonio a disposizion...

Millecinquecentoventidue
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Millecinquecentoventidue : miracolo a Treviglio / a cura di Erminio Gennaro

[S.l. : s.n.], 2022 (s.l. : Graficaeffe2.it)

Indagini sulla Vita Severini (BHL 7656)
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Gritti, Elena

Indagini sulla Vita Severini (BHL 7656) : Romani e popolazioni germaniche nel norico tardo antico / Elena Gritti ; prefazione di Alfredo Buonopane

Almenno San Bartolomeo : Fondazione Lemine, 2022

Bergomum, Pergamum, Bergamo
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Personeni, Dario

Bergomum, Pergamum, Bergamo : realizzazioni grafiche di un toponimo attraverso i secoli / Dario Personeni

Bergamo : Archivio Bergamasco, 2022

Lavorànt de tera et testor de pano de lana
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Crotti, Gianpiero

Lavorànt de tera et testor de pano de lana : Ranica e ranichesi del 15. e 16. secolo / Gianpiero Crotti

Bergamo : Corponove, 2022