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La commedia degli errori
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

La commedia degli errori / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino; prefazione di Guido Fink

Milano : Garzanti, 2021

Abstract: Farsa del "doppio", "La commedia degli errori" (1594 circa) riprende liberamente i Menecmi di Plauto, portando le situazioni burlesche alle estreme conseguenze. Se il modello latino si limitava a una coppia di gemelli, Shakespeare accosta ai due gemelli protagonisti, continuamente scambiati l'uno per l'altro, i loro due servi, anch'essi gemelli e indistinguibili, moltiplicando gli effetti teatrali e gli elementi di comicità e confusione. Gran parte della commedia consiste nella personale "versione dei fatti" fornita dai diversi personaggi (ma nessuna è affidabile), in un febbrile susseguirsi di equivoci, scambi di identità e smascheramenti che finiscono con lo scardinare i ruoli familiari e sociali. Sullo sfondo di una Efeso di stregoni e incantesimi - un contesto esotico e fiabesco da vero e proprio romance - Shakespeare mette in scena l'altro, il doppio, il perturbante: è la scoperta di un motivo che riaffiorerà puntuale e ossessivo in tutta la sua opera, da quelle gallerie di specchi che sono le commedie giovanili come "I due gentiluomini di Verona" e "Pene d'amor perdute" fino al trionfo della metamorfosi nel "Sogno di una notte di mezza estate". Prefazione di Nemi D'agostino.

I due nobili cugini
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

I due nobili cugini / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione , traduzione e note di Demetrio Vittorini

2. ed

Milano : Garzanti, 2020

Abstract: Tragicommedia scritta a quattro mani con John Fletcher, I due nobili cugini (1613-14) rilancia il dramma storico all'antica ravvivandolo con elementi romanzeschi tipici del tardo Shakespeare. La favola classica, già nota al medioevo e trasformata da Chaucer nei Canterbury Tales in una storia di cavalleria, amicizia e amore cortese, ha per protagonisti i cugini Palamone e Arcite, eroici guerrieri tebani, amici inseparabili prima di diventare rivali in amore. Fatti prigionieri da Teseo, il duca di Atene, durante la sua spedizione contro Tebe, si innamorano della stessa donna e se la disputano in un torneo in armi chiamando in soccorso gli dei. Grazie al favore di Marte, che dà ad Arcite la vittoria delle armi, e di Venere, che assegna a Palamone la vittoria dell'amore, la contesa si chiude con il perdono e la riconciliazione tra i due amici. Ma senza lieto fine. «Mai la fortuna giocò partita più astuta: il vinto trionfa, il vincitore subisce il danno», commenta amaramente Teseo a proposito della sorte di Arcite, a cui sarà fatale dopo il duello una caduta da cavallo: agli uomini, trastullo degli dei, non è dato ribellarsi al destino ma solo accettarlo con dignità. Introduzione di Nemi D'Agostino.

Re Giovanni
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Shakespeare, William

Re Giovanni / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Silvano Sabbadini

2. ed

Milano : Garzanti, 2020

Abstract: Giovanni Senzaterra, che regnò dal 1199 al 1216, è senz'altro il più ambiguo e sfuggente di tutti i re messi in scena da Shakespeare: celebrato come precursore di Enrico VIII nel suo opporsi al potere del papato e vituperato come assassino pronto al delitto per difendere il trono contesogli dal nipote; raffigurato come tiranno e usurpatore del fratello Riccardo Cuor di Leone nel ciclo leggendario di Robin Hood ed esaltato come fondatore della democrazia, in quanto firmatario, nel 1215, di quella Magna Charta che segna simbolicamente la fine dell'assolutismo monarchico in Inghilterra. La sua ascesa e caduta offrono lo spunto a Shakespeare, nel dramma composto tra il 1595 e il 1597, per una messa in discussione del carattere sacrale della sovranità e per una critica della politica come brutale e cinica espressione di un gioco di potere.

Tito Andronico
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Tito Andronico / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Alessandro Serpieri

Milano : Garzanti, 2020

Abstract: Il generale Tito ha sconfitto in battaglia i goti e portato con sé a Roma come prigioniera la regina Tamora con i figli. Per onorare la memoria dei suoi uomini ha offerto in sacrificio il maggiore dei tre, Alarbo, scatenando l'odio implacabile della sovrana. Trascinati in una spirale di sangue e vendette, i due protagonisti si sfidano in una gara di ferocia e sadismo fino al macabro banchetto finale. Nella sua prima tragedia, pubblicata nel 1594, Shakespeare attinge alle fonti classiche - l'efferatezza del Tieste senecano, la sensualità della favola ovidiana di Procne e Filomela - per mettere in scena la lotta tra romani e barbari, rappresentata non come scontro di culture o di valori, bensì come conflitto tribale. Il Tito Andronico è dramma di passioni ancestrali, di ritualità primitive, di vincoli di stirpe sordi a ogni legge morale, efficacemente costruito su una suspense dell'orrore di forte risonanza simbolica e di grande impatto scenico: un'opera, come ha osservato il regista Peter Brook, inaspettatamente vicina alla sensibilità novecentesca del «teatro della crudeltà». Introduzione di Nemi D'Agostino. Prefazione, traduzione e note di Alessandro Serpieri.

Timone d'Atene
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Timone d'Atene / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Agostino Lombardo

Milano : Garzanti, 2020

Abstract: Timone non è un re né un principe. È solo il "favorito" della Fortuna, ma la sua dimora in Atene è una vera e propria corte in cui è riverito da poeti, pittori, mercanti e uomini d'arme: una folla di cortigiani e clienti ai quali elargisce sconsideratamente doni e amicizia, cieco di fronte all'adulazione e all'inganno che lo circondano. Solo quando la sorte gli volge le spalle e a causa della sua prodigalità si ritrova ridotto in miseria, scopre l'ingratitudine di coloro che aveva creduto amici. Il benefattore divenuto misantropo si ritira a vivere solitario e pieno d'odio in una caverna, dove trama la sua vendetta contro la città e il genere umano maledicendone l'insaziabile avidità. Ispirato a uno dei più celebri Dialoghi di Luciano , Timone d'Atene (1608) affida a una figura del mondo classico l'amara riflessione di Shakespeare sulla crisi di valori che, fra Cinquecento e Seicento, accompagna la nascita dell'uomo moderno: la realtà è un  deserto dell'anima e del cuore, dove domina, mostro solitario e invincibile, il dio dell'oro e della cupidigia. Introduzione di Nemi D'Agostino.

Otello
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Shakespeare, William

Otello / Wiliam Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Sergio Perosa

21 ed.

Milano : Garzanti, 2016

Abstract: Rappresentato per la prima volta nel 1604, Otello è la tragedia della gelosia: mostro che avvelena la mente e il cuore, creato dal nulla e sul nulla; strumento che il perfido Iago utilizza per corrompere l'animo del Moro insinuando in lui il sospetto che la dolce Desdemona lo abbia tradito con il fido Cassio. La storia vive di un complesso gioco di contrasti, ambiguità, ribaltamenti - realtà e apparenza, verità e menzogna, fedeltà e odio, luce e ombra - che si esalta nello scontro tra i due protagonisti maschili. Il nero e barbaro Otello è il soldato ingenuo e primitivo che conosce solo l'amore incondizionato o il furore scatenato e cade nella trappola per la troppa fiducia nell'onestà degli uomini, mentre il bianco Iago rivela l'anima nera e diabolica di chi si arroga il potere di plasmare la volontà altrui per piegarla al suo disegno, pura astuzia che si compiace tenebrosamente del male. In questo dramma di grandi sentimenti, di fulminee e cieche passioni che divampano e consumano gli individui, i vincitori, i sopravvissuti, sono i mediocri. Introduzione di Nemi D'Agostino.

Romeo e Giulietta
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Shakespeare, William

Romeo e Giulietta / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Silvano Sabbadini

Milano : Garzanti, 2016

Abstract: Con un colpo di mano prodigioso Shakespeare ha tratto da un exemplum moraleggiante della tradizione novellistica popolare la tragedia giovanile per eccellenza. Nel linguaggio della cultura popolare Romeo e Giulietta sono i sentimenti uccisi dai compromessi sociali, sono il rimpianto per la purezza che il diventare adulti ci ha fatto dimenticare, sono l'amore che nessuno è riuscito a vivere. Essi incarnano un mito, quello della tragedia del dolore innocente, con tutte le implicazioni ideologiche che comporta. E incarnano e continueranno a incarnare il mito dell'unione di Amore e Morte. Introduzione di Nemi D'Agostino.

Sogno d'una notte di mezza estate
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Shakespeare, William

Sogno d'una notte di mezza estate / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Marcello Pagnini

Milano : Garzanti, 2016

Abstract: Piccolo dramma che - come ha scritto Croce - "sembra nato da un sorriso tanto è delicato, sottile, aereo", è uno dei testi shakespeariani più frequentemente rappresentati. Il tema è l'amore, con le sue zone buie e le sue armonie conquistate faticosamente. Perfetta e poetica fusione tra il mondo fantastico delle allegorie rinascimentali e quello amoroso dei romanzi cavallereschi, ha una struttura complessa - sono quattro gli intrecci che si dipanano nei suoi cinque atti - e una stupefacente ricchezza di significazioni e interne implicazioni. I movimenti e le passioni degli innamorati che vi agiscono si avviluppano in nodi assurdi e si dipanano d'incanto, disegnando gli arabeschi d'un "sogno" apparentemente insensato, in realtà governato dal capriccio d'Amore. Introduzione di Nemi D'Agostino

La tempesta
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Shakespeare, William

La tempesta / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Agostino Lombardo

22. ed.

Milano : Garzanti, 2016

Abstract: Ultimo capolavoro del poeta, forse il più personale dei drammi di Shakespeare, "La tempesta" è pervaso da una visione rassegnata e insieme serena della vita. Sulla magica isola di Prospero, fantasia e realtà si compongono in un mondo dove il dolore e la violenza sono presenti ma esorcizzati da grazia e saggezza. Opera ricca e problematica, densa e polivalente, nella quale il distacco dalle passioni della vita e la perdita di illusioni permette "di comprendere molto e di accettare il resto", sfugge a ogni definizione che ne riduca il valore o ne attenui lo spessore. Introduzione di Nemi D'Agostino.

Amleto
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Amleto / William Shakespeare ; introduzione, prefazione, traduzione e note di Nemi D'Agostino

Milano : Garzanti, 2016

Abstract: Poche opere al mondo hanno interessato e continuano a interessare pubblico e studiosi come l'Amleto. Molti sono i versi citati da questa tragedia, molte le scene memorabili. Si può ben dire che la figura del protagonista, con l'abissale densità dei suoi spessori umani e della sua problematica psicologica e morale, sia una delle più alte creazioni del teatro. Nei suoi astratti furori, nella purezza arrogante, nella furia misogina, nell'idealismo puritano Amleto anticipa una sindrome tipica della cultura europea moderna: la crisi esistenziale. Introduzione, prefazione, traduzione e note di Nemi D'Agostino.

Re Lear
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Re Lear / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Agostino Lombardo

15. ed.

Milano : Garzanti, 2016

Abstract: Se la violenza e il potere sono i più evidenti tra i temi del "Re Lear" in cui sembrano rispecchiarsi le situazioni storiche e politiche del Novecento, non c'è invero momento o aspetto dell'opera che non si presti a una "lettura" in chiave di sentimenti e situazioni morali propri della nostra storia. Tutto ciò che lacera la nostra coscienza, tutti i segni delle nostre contraddizioni e nevrosi e terrori, tutti i lineamenti di questa "età dell'ansia", trovano qui una drammatica prefigurazione, tanto più efficace e dolorosa in quanto espressa in un linguaggio che riproduce, con la sua mescolanza continua di tragico e comico, quelle contraddizioni e ironie della realtà che hanno dato origine al teatro dell'assurdo.

Macbeth
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Macbeth / William Shakespeare ; introduzione, prefazione, traduzione e note di Nemi D'Agostino

Milano : Garzanti, 2016

Abstract: Come i grandi criminali, Macbeth è al di là dell'odio. Ha il potere di lusinga, d'inganno, di sommovimento e di fascino della dea Persuasione; è uomo di egoismo, di passione, di vanità, di desiderio: facendo leva sulla sua smodata tracotanza il fato lo ha sollevato sul palco tragico dei re, ma solo per trarlo in inganno, per dargli la vittoria e poi togliergli subito tutto. Simbolo della condizione umana, Macbeth è inumano e troppo umano, un essere pieno della malinconia dell'età non più guidata dagli dei e della delusione dell'uomo d'azione che raggiunge i suoi traguardi e ne vede il vuoto, il prezzo esoso, e coglie una delle tante facce del vero: la vita come assurdo. Introduzione, prefazione, traduzione e note di Nemi D'Agostino.

Riccardo 3.
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Riccardo 3. / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Vittorio Gabrielli

11. ed

Milano : Garzanti, 2015

Abstract: Dalla prima rappresentazione teatrale fino alle recenti produzioni cinematografiche, la "leggenda nera" di Riccardo III ha sempre goduto di una vasta fortuna. L'intelligenza sfavillante e demoniaca dell'usurpatore, la sua mostruosità morale, emblema di un mondo governato dalla violenza, dalla frode e dalla paura, mettono in ombra ogni altro personaggio di questo dramma della volontà di potenza. Shakespeare non giudica Riccardo né lo condanna, ma suggerisce un nesso tra la sua smodata malvagità e la sua deformità fisica. Contro quella "perfida natura" che l'ha "solo per metà sbozzato", Riccardo III ingaggia una sfida disperata: "Visto, dunque, che il cielo ha così formato il mio corpo/l'inferno perverta la mia mente sicché corrisponda ad esso". Introduzione di Nemi D'Agostino.

Cimbelino
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Cimbelino / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Giuseppe Maugeri

Milano : Garzanti, 2015

Abstract: "Cimbelino", rappresentato in vita dell'autore ma pubblicato solo postumo nel 1623, è un dramma romanzesco che curiosamente combina un episodio di storia britannica all'epoca della dominazione romana con una novella del Decamerone. Protagonista del dramma è la bella e innocente figlia di Cimbelino, Imogene, che si trova al centro di una complessa rete di forze che vorrebbero imporle le nozze con il figlio della matrigna. Solo dopo un'innumerevole serie di equivoci, travestimenti e colpi di scena, Imogene riuscirà a riabbracciare il marito segreto Postumo, a ricongiungersi con il padre e a propiziare una nuova alleanza tra romani e britanni. Introduzione di Nemi D'Agostino.

Sogno d'una notte di mezza estate
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Shakespeare, William

Sogno d'una notte di mezza estate / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Marcello Pagnini

22. ed.

Milano : Garzanti, 2014

Abstract: Piccolo dramma che - come ha scritto Croce - "sembra nato da un sorriso tanto è delicato, sottile, aereo", è uno dei testi shakespeariani più frequentemente rappresentati. Il tema è l'amore, con le sue zone buie e le sue armonie conquistate faticosamente. Perfetta e poetica fusione tra il mondo fantastico delle allegorie rinascimentali e quello amoroso dei romanzi cavallereschi, ha una struttura complessa - sono quattro gli intrecci che si dipanano nei suoi cinque atti - e una stupefacente ricchezza di significazioni e interne implicazioni. I movimenti e le passioni degli innamorati che vi agiscono si avviluppano in nodi assurdi e si dipanano d'incanto, disegnando gli arabeschi d'un "sogno" apparentemente insensato, in realtà governato dal capriccio d'Amore. Introduzione di Nemi D'Agostino

Amleto
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Amleto / William Shakespeare ; introduzione, prefazione e note di Nemi D'Agostino

26. ed.

Milano : Garzanti, 2014

Abstract: La celeberrima tragedia di Shakespeare è una grande parabola morale, in cui le forze del bene e del male continuano la loro eterna lotta, coinvolgendo l'uomo in un turbine inarrestabile di dubbi e di passioni che lo porterà alla morte, insieme alle persone amate, ai peggiori nemici, per tenere fede al suo giuramento di vendetta e di giustizia.

Enrico 5.
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Enrico 5. / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Andrea Cozza

4. ed.

Milano : Garzanti, 2006

Abstract: Se in altri drammi storici di Shakespeare gli eventi bellici fanno da sfondo all'azione scenica, in Enrico V sono la sostanza stessa del dramma, che costringe a domandarsi: esiste una guerra che possa dirsi giusta? Shakespeare mette in scena, accanto alla guerra "epica" delle sonanti disfide e delle bandiere al vento, quella degli uomini costretti a farla: fango e pioggia, fame e fatica, attese snervanti, spreco insensato, miseria e squallore. La battaglia finale di Agincourt, momento decisivo e climax del dramma, è resa realisticamente in modo frammentato e confuso: nessuno capisce come veramente stiano andando le cose. Nemmeno il re, che non sa di aver vinto.

Riccardo 2.
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Riccardo 2. / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Andrea Cozza

3. ed.

Milano : Garzanti, 2005

Abstract: Inghilterra, 1939. L'ultimo sovrano per diritto divino, Riccardo II, viene deposto e assassinato. Intorno alla figura dell'ultimo discendente di Riccardo Cuor di Leone e Guglielmo il Conquistatore si crea ben presto un alone di mistero: Shakespeare si propone di rappresentare quell'atmosfera, cercando per essa un'adeguata giustificazione psicologica e una solenne espressione poetica. La leggenda di re Riccardo viene narrata nel quinto dei "chronicle plays" shakespeariani, la cui composizione risale al 1595-1596. Testo originale a fronte. Introduzione di Nemi D'Agostino. Prefazione, traduzione e note di Andrea Cozza.

Enrico 6., parte terza
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Materiale linguistico moderno

Shakespeare, William

Enrico 6., parte terza / William Shakespeare ; introduzione di Nemi D'Agostino ; prefazione, traduzione e note di Carlo Pagetti

Milano : Garzanti, 1999

Abstract: La terza parte dell'Enrico VI appare robustamente saldata all'opera precedente, in quanto riparte dai postumi della battaglia di St. Albans. Percorre velocemtne il momento dell'accordo innaturale e temporaneo che tiene Enrico sul trono quasi si trattasse d'un vitalizio, ma consegna la successione alla famiglia York per poi portare lo spettatore sul campo di Wakefield, dove Riccardo di York, a un passo dalla corona viene catturato e ucciso dalla sua terribile nemica Margherita e da Clifford, una specie di doppio del figlio deforme e feroce di York, che milita tra le file dei Lancaster e vuole vendicare la morte del padre.