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Trovati 15 documenti.

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L'idea del fiume
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Materiale linguistico moderno

Najmi, Hassan

L'idea del fiume / Hassan Najmi ; traduzione di Sana Darghmouni ; prefazione di Rosita Copioli

Pisa : Astarte, 2023

Abstract: Un fiume reale può diventare il simbolo, l’idea, la persona? L’idea del fiume è una raccolta poetica tutta dedicata a un unico fiume, l’Abou Regreg che scorre tra Rabat e Salé, e che Hassan Najmi osserva, specialmente di notte, dal balcone. Come sottolinea Rosita Copioli nella Prefazione, dopo acqua, e notte, la parola balcone è la più frequente in questo libro: è infatti il punto di vista fisso, quello da cui inizia il processo della vista che si affaccia sul fiume, verso la foce di Salé, ma ciò che ne deriva è un movimento continuo, una vacillazione, un andare e venire, una dialettica di sistole-diastole del cuore.

A braccia aperte
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Materiale linguistico moderno

Gualtieri, Mariangela

A braccia aperte / Mariangela Gualtieri

Lanciano : Carabba, 2022

Diramazioni ; 4

Abstract: Questi versi sono stati scritti per l'arrivo in Italia di Amal, gigantesca bambina burattino alta tre metri e mezzo, animata e molto espressiva, partita dal confine tra Siria e Turchia e in viaggio per tutta Europa. La proposta fattami da Teresa Ludovico, regista del Teatro Kismet di Bari, era questa: scrivere versi per la prima tappa italiana di Amal, versi che avrebbe pronunciato la nonna, anch'essa gigantesca, fatta dai cartapestai baresi, in una festa cerimoniale di accoglienza che avrebbe coinvolto tutta la città. Si è trattato di un immenso festival itinerante che ha percorso più di ottomila chilometri, da Gaziantep a Manchester, con l'intento di tenere alta l'attenzione sui diritti dei bambini e dei rifugiati.

In disparte e altre poesie
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Materiale linguistico moderno

Najmi, Hassan

In disparte e altre poesie / Hassan Najmi ; traduzione di Sana Darghmouni

Pisa : Astarte, 2021

Abstract: Prefazione di Giuseppe Conte.

Da qua al Uaq
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Karaman, Ossama

Da qua al Uaq : racconti / Ossama Karaman ; traduzione di Diana Marchesi e Luca Calistri ; premessa di Pietro Floridia

Nardò : Besa muci, 2020

Abstract: L'amore non corrisposto, la discriminazione, l'abuso di potere e l'ingiustizia pervadono queste pagine componendo una narrazione che oscilla tra favola nera, fantasie infantili e allegorie di un mondo ottuso e privo di senso. La voce di Karaman si fa strada tra le crepe e si insinua, profonda e leggera al tempo stesso, nel cuore del lettore. Premessa di Pietro Floridia.

In guerra non mi cercate
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In guerra non mi cercate : poesia araba delle rivoluzioni e oltre / a cura di Oriana Capezio ... [et al.]

Firenze : Le Monnier università-Mondadori education, 2018

Il bandito del deserto
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al-Shanfara

Il bandito del deserto / al-Shanfara ; traduzione di Francesco Gabrieli

Milano : La vita felice, 2018

Abstract: Thabit bin Malik, più noto con il soprannome di al-Shanfara al-Azdi, o semplicemente come al-Shanfara, è una delle figure poetiche che maggiormente spiccano nella tradizione storico-letteraria dell'Arabia pagana, nei decenni immediatamente precedenti la missione profetica di Maometto (fine del VI sec., inizio del VII d.C.). Secondo tale tradizione, di cui non v'è ragione di mettere in dubbio la sostanziale autenticità, al-Shanfara, appartenente alla tribù degli Azd, avrebbe condotto una vita solitaria, raminga e avventurosa nell'Hegiaz meridionale e nello Yemen, da razziatore e bandito, respinto sia dalla sua tribù originaria, che lo mise al bando, sia da quella che l'aveva riscattato dopo che fu fatto prigioniero. La leggenda vuole inoltre che egli avesse giurato di vendicarsi dei torti subiti dai membri della tribù che lo aveva riscattato, rei di avergli negato il matrimonio con Qu'sus, figlia di un sayyid dei bin Salaman, uccidendo cento dei suoi antichi compagni. Sarebbe però morto dopo averne uccisi solo novantanove, anche se il suo teschio, insepolto e sporgente dal suolo, avrebbe causato la caduta e la morte del centesimo, permettendo così al poeta di compiere, postuma, la propria vendetta. Di questo Archiloco o Villon del deserto ci restano, disperse in varie fonti storico-letterarie, scarse reliquie: poco più di centonovanta versi in cui il poeta celebra la propria vita di rischio e d'avventura

Non sono fiabe da Mille e una notte
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El-Dabbas, Faten

Non sono fiabe da Mille e una notte / Faten El-Dabbas

[S.l.] : Zambon, 2018

Abstract: Le fiabe da Mille e una Notte hanno trasformato l'Oriente in un luogo del sogno, dei colori variopinti, dei vestiti, dei tesori e dei canti. E soprattutto della giustizia. Alla fine, alla narratrice di talento Sheherazade, il sultano concede la grazia affinché possa continuare a raccontare ogni sera le storie iniziate la sera precedente. "Ora, che cosa ne è del mio Oriente? Come percepisco la mia patria da lontano? L'Occidente come percepisce me come tedesca di origine palestinese? Mi concede la grazia? E la concede ai miei compatrioti? Concede questa grazia, mostrando la comprensione e trasformandola poi in senso di giustizia, quando gli racconto le storie che non sono fiabe da Mille e una Notte', ma la realtà?" si chiede Faten El-Dabbas

Specchi dell'assenza
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Materiale linguistico moderno

Bayrakdar, Faraj

Specchi dell'assenza / Faraj Bayrakdar ; traduzione e cura di Elena Chiti

Novara : Interlinea, 2017

Abstract: «La scrittura in carcere è stata un atto di resistenza» dichiara Faraj Bayrakdar, il poeta siriano che è stato arrestato più volte dal regime di Hafez Assad subendo il completo isolamento dal 1987 al 1993, senza carta né inchiostro per scrivere. In questa raccolta immagina specchi che «potevano / essere acqua pura / puro silenzio / o almeno puro pianto» ma le circostanze li hanno trasformati in «pietra / e il tintinnio del tempo e del luogo / aveva una macchia che somiglia a sangue». Eppure, anche nell'assenza dal mondo e nella crudezza della detenzione, il poeta pensa che «un uccello / basta / perché non cada il cielo». Con la stessa fede incrollabile nell'uomo e nella parola, Bayrakdar, rilasciato nel 2000 e residente in Svezia dal 2005, continua a scrivere e a lottare contro il regime degli Assad, per una Siria libera e democratica.

Il luogo stretto
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Bayrakdar, Faraj

Il luogo stretto / Faraj Bayrakdar ; traduzione dall'arabo e cura di Elena Chiti

3. ed.

Roma : Nottetempo, 2016

Abstract: Arrestato per affiliazione al partito comunista nella primavera del 1987 dai servizi segreti di Hafez Assad e condannato solo nel 1993 a quindici anni di reclusione dopo averne già passati sei in isolamento, il poeta e giornalista siriano Faraj Bayrakdar ha imparato a memoria le sue poesie "come facevano i nostri antenati prima della diffusione della scrittura". Dopo più di sei anni gli vennero concesse visite a cadenza mensile d'un quarto d'ora. Cominciò allora a passare alla figlia versi scritti su cartine di sigaretta, e questo libro nacque cosi. Rilasciato nel 2000, alcuni anni or sono è stato tra coloro che hanno guardato con sincero entusiasmo alla primavera araba, che ha speranzosamente definito "autunno dei tiranni". Spesso la storia smentisce i poeti, eppure l'unica via che conduce fuori da ogni "luogo stretto" passa sempre per "la lingua all'apice del chiarore" di versi come quelli di Faraj Bayrakdar.

Il giocatore d'azzardo
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Darwish, Mahmud

Il giocatore d'azzardo / Mahmud Darwish ; traduzione dall'arabo di Ramona Ciucani

Messina : Mesogea, 2015

Abstract: "Il giocatore d'azzardo" è il lungo poema che fa parte dell'ultimo libro scritto da Mahmud Darwish "poeta di Palestina" o "poeta e palestinese", come amava definirsi. Scritte nei due anni che precedono la sua morte, le poesie comprese in questa raccolta sono considerate a pieno titolo il coronamento dell'opera di Darwish. Di chiara ispirazione autobiografica, i versi ripercorrono la vita di un bambino nato da una famiglia modesta in Galilea e tutti i 'casi della storia' in cui è riuscito a sfuggire a morte sicura diventando un uomo che, giunto alla maturità, sente vicina la fine e l'affronta con lucidità

Veli di passione
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Materiale linguistico moderno

El_ Hage, Nada

Veli di passione / Nada El Hage ; traduzione e cura di Valentina Colombo

Novara : Interlinea, 2014

Abstract: Quale testimonianza giunge da Beirut, una città martoriata? Dolore, ma anche, o meglio, l'ultimo cui si aspira (al-mubtaghi) e il fine ultimo (al-muntahi): è Dio, inizio e termine di tutte le cose, principale oggetto della ricerca della poetessa libanese Nadia El Hage, compiuta in una mistica solitudine. Attraverso versi ricchi di luci e colori la giovane autrice eleva la propria chiamata vibrante e assetata di Dio e lo fa con una delle voci più autentiche e uniche della letteratura araba contemporanea.

A chi porti la rosa?
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Materiale linguistico moderno

Samhan, Islam

A chi porti la rosa? / Islam Samhan ; a cura di Valentina Colombo

Novara : Interlinea, c2009

Abstract: Per la prima volta viene tradotto il libro sottoposto a fatwa di Islam Samhan, il poeta giordano condannato a morte per aver viaggiato nelle metafore, come scrive Valentina Colombo, che qui lo propone in Italia con il testo originale a fronte: il labbro inferiore è più bello del viso / di un dio / che si pavoneggia della sua saggezza. In questo libro uno dei più promettenti poeti del mondo arabo contemporaneo ha scritto poesie d'amore che talvolta ricordano e ricalcano alcune sure del corano o si rivolgono a dio stesso: per questo samhan è stato incarcerato e messo sotto processo. a chi porti la rosa? / la tua innamorata verrà portata via dal bombardamento di qui a poco / diventerà una manciata di polvere / non rischiare la vita in nome dell'amore!

Ecco il mio nome
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Materiale linguistico moderno

Adonis

Ecco il mio nome / Adonis ; a cura di Francesca Corrao

Roma : Donzelli, 2009

Abstract: Diremo la verità:/ noi siamo l'assenza/ non ci ha generato un ciclo né la polvere/ siamo schiuma che evapora dal fiume delle parole/ ruggine in ciclo e le sue costellazioni/ ruggine nell'esistenza! Adonis

Ti minaccio con una colomba bianca
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al-Masri, Maram

Ti minaccio con una colomba bianca / Maram al-Masri ; cura e traduzione di Bianca Carlino ; postfazione di Davide Rondoni

Genova : Liberodiscrivere, 2008

Boqala
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Kacimi, Mohamed

Boqala : canti delle donne d'Algeri / Mohamed Kacimi ; illustrazioni di Rachid Koraïchi ; traduzione italiana di Fulvia De Luca

Roma : Donzelli, 2008

Abstract: Ad Algeri, a Cesarea, a Béjaïa o a Collo, le donne sono solite riunirsi per praticare la boqala, un rito di divinazione e di poesia. Le sedute si svolgono di notte e vi sono ammesse solo le donne. Dopo il tè o il caffè, la padrona di casa porta un boccale (boqala) riempito con l'acqua di sette sorgenti o di sette fontane. Ogni donna vi deposita un gioiello, un anello, una spilla o un orecchino. La più anziana prende il boccale e lo fa girare sette volte sotto un braciere, dove brucia dell'incenso, recitando formule d'incantesimo. A questo punto, chiede a ciascuna donna di pensare a una persona cara o a una situazione che la preoccupa. Dopo essersi concentrata, recita una boqala, una breve poesia di quattro o cinque versi. La poesia le può venire dalla memoria secolare degli avi o anche dalla semplice improvvisazione del momento. Poi le donne chiedono a una vergine di prendere a caso un gioiello dal boccale. La proprietaria del gioiello estratto dall'acqua, insieme a tutto il gruppo, deve trovare nei versi quegli elementi che possono essere illuminanti per la sua vita, i suoi amori, o che possono annunciarle partenze, gioie, sofferenze. La poesia è là per predire alla donna il suo avvenire. E siccome è una poesia spesso vaga e immaginifica, ciò rende possibile qualunque futuro. Ancora vitale, la boqala presenta mille variazioni. Anonima e orale, è una poesia essenzialmente urbana e femminile.