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Palermo : Museo Pasqualino, 2021
Abstract: Con "Il riso di Demetra" (1985), Giuseppe Martorana, professore ordinario di Storia delle Religioni presso l'Università degli studi di Palermo, esplorava le forme di religiosità al femminile in Sicilia, individuando tracce di continuità e persistenza che dai culti locali anellenici conducevano fino a forme di devozione cristiana. I contributi raccolti in questo volume intendono rendere omaggio alla sua memoria e riprendere criticamente i temi delle sue ricerche, indagando le narrazioni e le modalità di rappresentazione del sacro e del divino che coinvolgono l'elemento femminile, lungo un arco cronologico che dall'età del bronzo giunge all'età contemporanea e attraversa uno spazio geografico che dal Vicino Oriente conduce fino alla Grecia peninsulare e alla Sicilia. Tra le questioni sollevate, vi sono le minacce legate al mondo femminile; la consapevolezza del potenziale di rischio che alle donne è attribuito; l'agentività ad esse riconosciuta nello svolgimento dei rituali e nella partecipazione agli stessi; il ruolo del femminile nella tradizione narrativa. Ricorrenti sono inoltre i tentativi di ricostruzione degli spazi riservati al femminile, all'interno di culti specifici. Insieme a questi temi si avanzano riflessioni sulle continuità e sulle risemantizzazioni di elementi pertinenti a una religiosità antica al femminile osservabili in pratiche rituali tutt'ora vigenti. Un filo rosso attraversa questi i saggi: il necessario inquadramento storiografico di categorie e nozioni abusate come quella di "Grande madre", di "religione mediterranea", di "sostrato", insieme a un ripensamento della categoria, fluida e sfuggente, di "sacro".