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Trovati 32 documenti.
Torino : Einaudi, 2014
Abstract: Scritto tra la fine del 1829 e la prima metà del 1830, Il rosso e il nero è il secondo romanzo di Stendhal. L'autore ne corregge le bozze proprio durante le giornate della Rivoluzione di luglio, che liquida la Restaurazione e inaugura la monarchia borghese di Luigi Filippo. Di questo passaggio cruciale della storia francese Stendhal restituisce con crudele fedeltà non la cronaca (malgrado il sottotitolo del romanzo), ma lo spirito, muovendo dalla realtà della provincia per approdare a Parigi, dove da sempre si annodano e si sciolgono i destini politici della Francia. L'impietosa analisi storica non esaurisce tuttavia la complessità della vicenda e del suo protagonista. L'ostinata rivolta di Julien Sorel non è riducibile semplicemente all'acuto senso della propria inadeguatezza economica e sociale. La sua non è coscienza di classe, e II rosso e il nero non è il romanzo dell'ambizione e della scalata ai vertici della società: Stendhal non è Balzac. Julien Sorel affronta il mondo brandendo la propria inferiorità sociale come un'arma, ma il mondo creato dalla potenza del denaro lo disgusta, anche se tanto spesso deplora l'umile condizione in cui la sorte lo ha fatto nascere. Perciò rimpiange l'epoca napoleonica (di cui questo romanzo rafforza il mito, nato già all'indomani di Waterloo), convinto com'è che allora fosse possibile affermarsi soltanto grazie ai propri meriti. Edizione con nuova traduzione. Nota introduttiva di Emilio Faccioli.
Milano : Oscar Mondadori, 2014
Abstract: Il Rosso e il Nero, che al suo apparire, nel 1830, ha avuto il merito di inaugurare la grande stagione del romanzo realistico, narra la vicenda di Julien Sorel, giovane ambizioso figlio di un piccolo borghese della Franca Contea. Ispirato a due episodi di cronaca nera realmente accaduti e ambientato nella Francia di quegli stessi anni, il capolavoro di Stendhal è un affresco storico, politico e sociale di un'epoca di grandi mutamenti. Come scrive Erich Auerbach, in nessun romanzo precedente, e anzi in nessuna opera letteraria, le condizioni politiche e sociali del tempo sono intrecciate con l'azione in modo così preciso e reale; costruire e sviluppare la tragica esistenza di un uomo di umile stato, come qui Julien Sorel, traendone e sviluppandone le conseguenze e le ragioni fondamentali della più concreta storia del tempo, costituisce un fenomeno del tutto nuovo e di enorme importanza. Con uno scritto di Leonardo Sciascia. Introduzione di Erich Auerbach.
Milano : Feltrinelli, 2013
Abstract: La bruciante e tragica ascesa di Julien Sorel, giovane avventuroso, romantico e calcolatore, nella Francia della Restaurazione. Il protagonista del più celebre romanzo dello scrittore francese sfida se stesso e la società che vorrebbe conquistare: i suoi amori travolgenti e la sua arida sete di dominio, che di volta in volta gli consentono di affermarsi e lo portano alla distruzione, sono i segni distintivi di una letteratura che è riuscita a misurarsi con le più profonde e misteriose contraddizioni del cuore umano.
Il rosso e il nero : cronaca del 19. secolo / Stendhal ; traduzione di Margherita Botto
Torino : Einaudi, 2013
Abstract: Scritto tra la fine del 1829 e la prima metà del 1830, Il rosso e il nero è il secondo romanzo di Stendhal. L'autore ne corregge le bozze proprio durante le giornate della Rivoluzione di luglio, che liquida la Restaurazione e inaugura la monarchia borghese di Luigi Filippo. Di questo passaggio cruciale della storia francese Stendhal restituisce con crudele fedeltà non la cronaca (malgrado il sottotitolo del romanzo), ma lo spirito, muovendo dalla realtà della provincia per approdare a Parigi, dove da sempre si annodano e si sciolgono i destini politici della Francia. L'impietosa analisi storica non esaurisce tuttavia la complessità della vicenda e del suo protagonista. L'ostinata rivolta di Julien Sorel non è riducibile semplicemente all'acuto senso della propria inadeguatezza economica e sociale. La sua non è coscienza di classe, e II rosso e il nero non è il romanzo dell'ambizione e della scalata ai vertici della società: Stendhal non è Balzac. Julien Sorel affronta il mondo brandendo la propria inferiorità sociale come un'arma, ma il mondo creato dalla potenza del denaro lo disgusta, anche se tanto spesso deplora l'umile condizione in cui la sorte lo ha fatto nascere. Perciò rimpiange l'epoca napoleonica (di cui questo romanzo rafforza il mito, nato già all'indomani di Waterloo), convinto com'è che allora fosse possibile affermarsi soltanto grazie ai propri meriti. Edizione con nuova traduzione
Firenze ; Milano : Giunti, 2013
Abstract: Il rosso del sangue, della divisa francese e della passione. Il nero dell'oscurità, della tonaca e della morte. Due colori forti e contrastanti che tingono l'animo tormentato, arrivista e spregiudicato di Julien Sorel. Giovane precettore di origini umili, Julien entra in seminario coltivando amicizie potenti e allacciando torbide relazioni sentimentali che possano favorire la sua ascesa nella cinica società francese post-napoleonica. Ma sarà proprio questa sete insaziabile di passione e di successo a rivelarsi il suo peggior nemico.
Ed. integrale
Roma : Grandi tascabili economici Newton, 2010
Abstract: Il rosso e il nero, pubblicato nel 1830, narra della vicenda di Julien Sorel, giovane di umili natali, intelligente e sensibile, che cerca di farsi largo tra la mediocrità imperante nella Francia della Restaurazione sfruttando i favori e poi innamorandosi di due donne.
Milano : Rizzoli, 2009
Abstract: Il punto di partenza è offerto da un fatto di cronaca: tra il 28 e il 31 dicembre 1827 La Gazette des Tribunaux pubblica, in quattro puntate, il resoconto del processo ad Antoine Berthet, un ex seminarista che nella chiesa di Brangues, piccola città dell'Isère, aveva sparato, durante una funzione religiosa, a M.me Michould de la Tour, madre dei ragazzi di cui era stato, per qualche tempo, istitutore. La condanna a morte fu eseguita a Grenoble il 23 febbraio 1828. Più tardi Stendhal dichiarerà con spavalda civetteria, di non aver inventato proprio nulla. In realtà - anche se la cronaca giudiziaria gli fornisce uno spunto più significativo di quanto non si riconosca abitualmente - Stendhal ha inventato tutto. (dall'introduzione di Mario Lavagetto)
26. ed.
Milano : Garzanti, 2008
Abstract: Il punto di partenza è offerto da un fatto di cronaca: tra il 28 e il 31 dicembre 1827 La Gazette des Tribunaux pubblica, in quattro puntate, il resoconto del processo ad Antoine Berthet, un ex seminarista che nella chiesa di Brangues, piccola città dell'Isère, aveva sparato, durante una funzione religiosa, a M.me Michould de la Tour, madre dei ragazzi di cui era stato, per qualche tempo, istitutore. La condanna a morte fu eseguita a Grenoble il 23 febbraio 1828. Più tardi Stendhal dichiarerà con spavalda civetteria, di non aver inventato proprio nulla. In realtà - anche se la cronaca giudiziaria gli fornisce uno spunto più significativo di quanto non si riconosca abitualmente - Stendhal ha inventato tutto. (dall'introduzione di Mario Lavagetto)
La badessa di Castro / Marie-Henri Beyle (Stendhal)
[Marina di Massa] : Edizioni clandestine, 2003
4. ed.
Torino : Einaudi, 2007
Abstract: La bruciante e tragica ascesa di Julien Sorel, giovane avventuroso, romantico e calcolatore, nella Francia della Restaurazione. Il protagonista del più celebre romanzo dello scrittore francese sfida se stesso e la società che vorrebbe conquistare: i suoi amori travolgenti e la sua arida sete di dominio, che di volta in volta gli consentono di affermarsi e lo portano alla distruzione, sono i segni distintivi di una letteratura che è riuscita a misurarsi con le più profonde e misteriose contraddizioni del cuore umano.
La badessa di Castro / Stendhal (Marie-Henri Beyle)
Torino : M. Valerio, 2005
Abstract: Il testo di Stendhal, La badessa di Castro, è qui proposto in un'edizione speciale per ipovedenti, composto in caratteri ben visibili di corpo 18.
Torino : Einaudi, stampa 2005
Abstract: La bruciante e tragica ascesa di Julien Sorel, giovane avventuroso, romantico e calcolatore, nella Francia della Restaurazione. Il protagonista del più celebre romanzo dello scrittore francese sfida se stesso e la società che vorrebbe conquistare: i suoi amori travolgenti e la sua arida sete di dominio, che di volta in volta gli consentono di affermarsi e lo portano alla distruzione, sono i segni distintivi di una letteratura che è riuscita a misurarsi con le più profonde e misteriose contraddizioni del cuore umano.
Ed. integrale
Roma : Newton & Compton, 2004
Santarcangelo di Romagna : Rusconi libri, stampa 2004
Abstract: Partendo da un caso realmente accaduto, Stendhal narra la tragica sorte di Giuliano Sorel: giovane ambizioso che diviene dapprima precettore dei figli del sindaco di Verrières e poi l'amante della moglie, la signora di Rênal. In seguito assume l'incarico di segretario del marchese de la Môle e si innamora della figlia, Matilde. Quando tutto sembra che vada per il meglio, si viene a sapere della passata tresca con la signora di Rênal, Giuliano uccide colei che lo ha denunciato e viene condannato a morte, sempre amato dalla fedele Matilde.
Milano : Mondadori, 2003
Il rosso e il nero / Stendhal ; traduzione di Ugo Dèttore
Milano : BUR, 2003
Abstract: L'avventura sociale di Julien Sorel, povero e intelligente, ma orgoglioso calcolatore, esponente di un'inquieta sensibilità romantica, che lotta per raggiungere le vette del potere e della ricchezza. Sullo sfondo, la Francia postnapoleonica, in cui imperano la grettezza e l'immobilismo e convivono intrighi di palazzo, tirannia delle convenzioni sociali e piccole meschinità.
Milano : Mondadori, 2003
23. ed.
Milano : Garzanti, 2002
Abstract: Il punto di partenza è offerto da un fatto di cronaca: tra il 28 e il 31 dicembre 1827 La Gazette des Tribunaux pubblica, in quattro puntate, il resoconto del processo ad Antoine Berthet, un ex seminarista che nella chiesa di Brangues, piccola città dell'Isère, aveva sparato, durante una funzione religiosa, a M.me Michould de la Tour, madre dei ragazzi di cui era stato, per qualche tempo, istitutore. La condanna a morte fu eseguita a Grenoble il 23 febbraio 1828. Più tardi Stendhal dichiarerà con spavalda civetteria, di non aver inventato proprio nulla. In realtà - anche se la cronaca giudiziaria gli fornisce uno spunto più significativo di quanto non si riconosca abitualmente - Stendhal ha inventato tutto. (dall'introduzione di Mario Lavagetto)
[S. l.] : Gallimard, 2000
Milano : Biblioteca universale Rizzoli, 2000