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Trovati 15 documenti.
Bruciata viva / Suad ; con Marie Thérèse Cuny ; traduzione di Luciana Crepax
Milano : Piemme ; Pickwick , 2013
Bruciata viva / Suad ; con la collaborazione di Marie-Thérèse Cuny
[Milano] : RBA, 2009
Casale Monferrato : Piemme, 2009
Abstract: Una ciotola per dosare il cibo da concedersi in una giornata: grande al massimo per una fetta di prosciutto, tre fagiolini e uno yogurt. E se il contenuto superava il bordo del recipiente, era una catastrofe. Un cucchiaino per mangiare tutto più lentamente e non finire prima dei genitori: restare a guardarli mentre continuavano a cenare sarebbe stata una tortura per lei, in perenne lotta contro la fame. E poi, le pietanze tagliate in pezzi minuscoli, da sparpagliare e appiattire bene sul piatto, in modo da far sembrare più abbondante quel poco che mandava giù. Tattiche, manie e inganni con cui Justine ha cercato per mesi di nascondere una verità evidente: l'anoressia, che nel giro di tre anni l'ha portata dai 76 ai 40 chili. E a un passo dalla morte. Un tunnel nel quale è caduta per sfidare gli sguardi impietosi e le battute sulla sua taglia forte. Un male che ha attecchito sulla base di piccole ossessioni e insicurezze, normali incomprensioni familiari, e sul desiderio di ribellarsi al ruolo di figlia e studentessa modello. Sui disagi, insomma, di un'adolescente come tante. Justine ha raccontato in un blog le tappe del calvario che ha segnato la sua vita dai 14 ai 17 anni: anoressia, bulimia, dall'illusione di onnipotenza sul proprio corpo al crollo fisico e psicologico, che l'ha costretta al ricovero e all'interruzione degli studi. E il suo diario sul web ha attirato l'attenzione di migliaia di persone, soprattutto giovani, diventando un vero e proprio caso in Francia.
Casale Monferrato : Piemme, 2008
Abstract: Una ciotola per dosare il cibo da concedersi in una giornata: grande al massimo per una fetta di prosciutto, tre fagiolini e uno yogurt. E se il contenuto superava il bordo del recipiente, era una catastrofe. Un cucchiaino per mangiare tutto più lentamente e non finire prima dei genitori: restare a guardarli mentre continuavano a cenare sarebbe stata una tortura per lei, in perenne lotta contro la fame. E poi, le pietanze tagliate in pezzi minuscoli, da sparpagliare e appiattire bene sul piatto, in modo da far sembrare più abbondante quel poco che mandava giù. Tattiche, manie e inganni con cui Justine ha cercato per mesi di nascondere una verità evidente: l'anoressia, che nel giro di tre anni l'ha portata dai 76 ai 40 chili. E a un passo dalla morte. Un tunnel nel quale è caduta per sfidare gli sguardi impietosi e le battute sulla sua taglia forte. Un male che ha attecchito sulla base di piccole ossessioni e insicurezze, normali incomprensioni familiari, e sul desiderio di ribellarsi al ruolo di figlia e studentessa modello. Sui disagi, insomma, di un'adolescente come tante. Justine ha raccontato in un blog le tappe del calvario che ha segnato la sua vita dai 14 ai 17 anni: anoressia, bulimia, dall'illusione di onnipotenza sul proprio corpo al crollo fisico e psicologico, che l'ha costretta al ricovero e all'interruzione degli studi. E il suo diario sul web ha attirato l'attenzione di migliaia di persone, soprattutto giovani, diventando un vero e proprio caso in Francia.
Casale Monferrato : Piemme, 2008
Abstract: È mezzanotte. Leila, giovane marocchina cresciuta in Francia, sta dormendo della piccola stanza che condivide insieme ai fratelli, quando la madre la sveglia. Le ordina di mettersi il suo vestito più bello e di preparare il tè per l'uomo seduto sul divano della sala: lo deve accogliere come fosse un re. Leila non lo conosce. Eppure tra pochi giorni quell'uomo diventerà suo marito. Perché così ha deciso suo padre e, se lei oserà ribellarsi, la punizione sarà terribile. Per Leila è l'inizio di un incubo. Suo marito la tratta come una schiava, la picchia, la umilia. Per tre volte Leila tenta il suicidio. Solo la nascita di suo figlio Ryad le dà la forza di ribellarsi. A costo di essere ripudiata dalla famiglia, Leila chiede la separazione.
Bruciata viva / Suad ; con Marie Thérèse Cuny ; traduzione di Luciana Crepax
Casale Monferrato : Piemme, 2007
Abstract: Suad, giovane cisgiordana, sta facendo il bucato nel cortile di casa quando sente sbattere una porta alle sue spalle. È il cognato, che le rivolge una frase scherzosa. Suad si volta per replicare ma all'improvviso il suo corpo è intriso di un liquido freddo che in meno di un secondo diventa fuoco. Bruciare viva, è questa la punizione inflittale dalla famiglia per aver commesso il peggiore dei peccati, essere rimasta incinta prima del matrimonio. Nonostante le ustioni di terzo grado che la ricoprono, Suad riesce a salvarsi. Con l'aiuto di un'organizzazione umanitaria, fugge in Europa. Da qui, con indosso una maschera che protegge e nasconde il suo viso deturpato, racconta al mondo la sua storia, sfidando la legge degli uomini e la loro sete di vendetta.
Bruciata viva / Suad ; con la collaborazione di Marie-Thérèse Cuny
13. ed
Casale Monferrato : Piemme, 2005
Abstract: Suad, giovane cisgiordana, sta facendo il bucato nel cortile di casa quando sente sbattere una porta alle sue spalle. È il cognato, che le rivolge una frase scherzosa. Suad si volta per replicare ma all'improvviso il suo corpo è intriso di un liquido freddo che in meno di un secondo diventa fuoco. Bruciare viva, è questa la punizione inflittale dalla famiglia per aver commesso il peggiore dei peccati, essere rimasta incinta prima del matrimonio. Nonostante le ustioni di terzo grado che la ricoprono, Suad riesce a salvarsi. Con l'aiuto di un'organizzazione umanitaria, fugge in Europa. Da qui, con indosso una maschera che protegge e nasconde il suo viso deturpato, racconta al mondo la sua storia, sfidando la legge degli uomini e la loro sete di vendetta.
Casale Monferrato : Piemme, c2006
Casale Monferrato : Piemme, c2006
Abstract: È mezzanotte. Leila, giovane marocchina cresciuta in Francia, sta dormendo della piccola stanza che condivide insieme ai fratelli, quando la madre la sveglia. Le ordina di mettersi il suo vestito più bello e di preparare il tè per l'uomo seduto sul divano della sala: lo deve accogliere come fosse un re. Leila non lo conosce. Eppure tra pochi giorni quell'uomo diventerà suo marito. Perché così ha deciso suo padre e, se lei oserà ribellarsi, la punizione sarà terribile. Per Leila è l'inizio di un incubo. Suo marito la tratta come una schiava, la picchia, la umilia. Per tre volte Leila tenta il suicidio. Solo la nascita di suo figlio Ryad le dà la forza di ribellarsi. A costo di essere ripudiata dalla famiglia, Leila chiede la separazione.
Milano : Cairo, 2006
Abstract: Ogni anno due milioni di bambine sono sottoposte ad infibulazione. 130 milioni di donne nel mondo hanno subito questa mutilazione. A sette anni Khady è stata privata per sempre del piacere di amare. La tradizione narra che l'infibulazione aumenti la fertilità femminile, garantisca la purezza e la verginità delle ragazze e la fedeltà delle spose. I fatti dicono altrimenti: l'infibulazione mette in pericolo la vita delle donne che la subiscono e le priva per sempre del piacere. La testimonianza di Khady è quella di una bambina che a sette anni ha vissuto questo incubo e che, divenuta donna, ha trovato il coraggio di battersi per salvare altre bambine da questo orrore.
Milano : Tascabili Bompiani, 2006
Abstract: Avevo 12 anni, ho preso la mia bici e sono partita per andare a scuola... Comincia così, con semplicità sconvolgente, il racconto di Sabine Dardenne, sopravvissuta a ottanta giorni di prigionia nel covo sotterraneo di Marc Dutroux, il mostro di Marcinelle. Rapita il 28 maggio del 1996, condotta nel soffocante cunicolo della cantina della casa degli orrori, Sabine ha ancora con sé la cartella di scuola, l'unico, fragile legame con il mondo esterno e la sua infanzia rubata. Ed è nei fogli dei suoi quaderni che Sabine trova la forza per non impazzire, scrivendo lettere disperatamente lucide alla madre e annotando l'incubo delle violenze, delle sevizie, delle minacce subite.
Milano : Cairo, 2006
Abstract: Punjab, Pakistan, 22 giugno 2002. Per decisione della jirga, il tribunale del villaggio, Mukhtar subisce uno stupro di gruppo in segno di riparazione alla presunta offesa arrecata dal fratello dodicenne a una donna della potente tribù dei Mastoi. Seguono giorni di silenzio e umiliazione, finché in lei scatta la ribellione che la porterà a denuciare i suoi violentatori e a chiedere giustizia. La sua battaglia personale si trasforma presto in una battaglia sociale, per strappare le bambine pakistane all'umiliante schiavitù che ha già soffocato le loro madri e le loro nonne.
Milano : Bompiani, 2004
Abstract: Avevo 12 anni, ho preso la mia bici e sono partita per andare a scuola... Comincia così, con semplicità sconvolgente, il racconto di Sabine Dardenne, sopravvissuta a ottanta giorni di prigionia nel covo sotterraneo di Marc Dutroux, il mostro di Marcinelle. Rapita il 28 maggio del 1996, condotta nel soffocante cunicolo della cantina della casa degli orrori, Sabine ha ancora con sé la cartella di scuola, l'unico, fragile legame con il mondo esterno e la sua infanzia rubata. Ed è nei fogli dei suoi quaderni che Sabine trova la forza per non impazzire, scrivendo lettere disperatamente lucide alla madre e annotando l'incubo delle violenze, delle sevizie, delle minacce subite.
Bruciata viva / Suad ; con la collaborazione di Marie-Thérèse Cuny
Casale Monferrato : Piemme, 2004
Abstract: Suad, giovane cisgiordana, sta facendo il bucato nel cortile di casa quando sente sbattere una porta alle sue spalle. È il cognato, che le rivolge una frase scherzosa. Suad si volta per replicare ma all'improvviso il suo corpo è intriso di un liquido freddo che in meno di un secondo diventa fuoco. Bruciare viva, è questa la punizione inflittale dalla famiglia per aver commesso il peggiore dei peccati, essere rimasta incinta prima del matrimonio. Nonostante le ustioni di terzo grado che la ricoprono, Suad riesce a salvarsi. Con l'aiuto di un'organizzazione umanitaria, fugge in Europa. Da qui, con indosso una maschera che protegge e nasconde il suo viso deturpato, racconta al mondo la sua storia, sfidando la legge degli uomini e la loro sete di vendetta.
Milano : TEA, 2001
Abstract: Una tempesta costringe Louise, Bernard e la piccola Gaella ad abbandonare la loro barca a vela. Per 15 giorni il destino si accanisce: sulla zattera, senza cibo e con poca acqua piovana.